Recensione – L’imprevisto che aspettavo – Luana Papa

Arrivi al mondo con la forza di un leone ma quando inizi a camminare, capisci che se vuoi vivere, non puoi fare a meno del rischio.

Scheda Tecnica

Trama

Alcune volte, purtroppo, accadono cose per cui non si può più tornare indietro. Per cui non si può più essere quelli di una volta. Ed è difficile, per quanti sforzi facciamo, provare a voltare pagina. Il problema è che quando si rompe qualcosa, per esempio il cuore, nulla potrà essere come prima. La vita è una cosa strana, quando aspetti che accada qualcosa di bello, sembra che il tempo si dilati e poi, quando arriva, non sai come affrontarlo. Rimani immobile e seppur provi a non aver paura, averne è inevitabile. Il problema subentra quando passi la tua intera vita a programmare perché i piani, non includono gli imprevisti. E Grace Jones lo sa bene. Lei che ha il cuore gonfio per tutti i pugni in faccia che la vita le ha riservato è immersa nella sua routine, quando si ritrova a dover affrontare un viaggio improvviso in una piccola città lontana dalla sua Chicago. Grace, dovrà affrontare tutto ciò che riguarda il suo passato e non solo. Quando la ragazza pensa di aver preso la decisione giusta, qualcuno bussa alla sua porta; Kilian Scott. Occhi verdi, tatuaggi e imprevedibile, proprio come l’amore e la vita. Il segreto sta nel capire che non sono i momenti che programmiamo a sconvolgerci la vita, ma gli imprevisti.

Recensione

Benvenuti fanciulli in questa nuova recensione dedicata all’ultima creatura di Luana Papa, conosciuta già attraverso il libro più bello letto nel 2020 Il mio posto nel mondo, un pilastro rimasto nel mio cuore ancora oggi, ricordando con grande ardore il primissimo approccio con la scrittura dell’autrice. Ammaliata da questo vecchio pensiero, ho intrapreso questo “imprevisto” che aspettavo ahahah ok, dopo il gioco di parole con il titolo, iniziamo subito a parlare dei protagonisti.

Ci troviamo circondati dal malessere di Grace, rimasta colpita da un bruttissimo ricordo del passato, che trascina ogni sua scelta e parola perché rimasta ferita nel cuore e nel fisico. Anche se ogni figura familiare a lei, cerca di smuovere, niente e nessuno riesce a donare neanche un sorriso. La vita va avanti e rimanere fermi nello stesso punto, a lungo andare, logora senza volerlo. Proprio in questo “limbro” ritroviamo una Grace alle prese con l’ennesima sfida personale: gestire una casa da mettere in vendita, che racchiude tutti i ricordi del suo passato intoccabile. Ma la scelta di vendere, apparentemente concreta, risulta fin troppo in bilico per lei, causando una serie di ripensamenti e ritorni, da far male all’empatia anche della persona più fredda.

«Non lo so, so solo che l’amore resta. Comunque sia andata, l’amore resta. E tu devi farti forte grazie al sentimento che vi ha uniti e che vi unirà per sempre».
L’amore restava.
Ma il dolore? Anche.
Niente del genere si può cancellare.

Ecco che compare la figura di Kilian Scott, giornalista del posto, alle prese con la curiosità intrinseca nei paesini piccoli: sapere tutto di tutti. Incollando come segugio, Kilian si impunta nel conoscere ogni piccolo segreto di questa ragazza sola soletta, alle prese con una casa malmessa da mettere in vendita. Cosa ne uscirà fuori?

Ho trovato questa storia, dal sottofondo toccante, una buona fonte di riflessione. Sottovalutiamo tremendamente la nostra vita, senza soffermarci sul tempo così precario e imprevedibile, tale da farci sognare ma puntualmente metterci i bastoni tra le ruote. Comprendiamo quanto le persone possono soffrire da una mancanza e quanto sia necessario vivere al massimo delle possibilità, per non perdere le occasioni che allieteranno il nostro cuore in ogni momento. Questo per sottolineare che “L’imprevisto che aspettavo” non è una lettura facile, e richiede il cuore sgombro da ogni distrazione per leggerlo al meglio, evitando di distrarsi dalla quotidianità chiassosa.

Mi chiedo perché.
Avevamo ancora tanto da darci.
Avevamo tanto da fare.
Tanto da vivere.
Ma è andata così. È andata.
Non si può tornare indietro.
Lui non può tornare indietro.

Rispetto al precedente libro, mi sono sentita molto meno legata ai protagonisti. Da mettere in conto che durante la lettura, non stavo vivendo un periodo particolarmente facile personale, quindi lo scorrere delle pagine è risultato più “pesante” perché la mia mente era già appesantita di suo. Influendo il mio umore, quel minimo di distacco ha reso tutto più distante. Questo non ha escluso le mie lacrime da emotiva empatica del caso ahahah perché Luana si mette sempre di impegno per farti piangere ahahah tra qualche refusino di passaggio, è una lettura che consiglio a coloro che vogliono la speranza di andare avanti, attraverso una storia d’amore non convenzionale e lontana dalle comfort zone attuali. É pur sempre un libro emotivo, quindi occhio.

Alla prossima dalla vostra CAPPELLAIA MATTA.

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