Recensione – Dopo un milione di parole – Ilaria Mann

Coincidere è il mio verbo preferito, quando si tratta di persone.
È solo questo che mi spinge a insistere, a non cedere, nonostante sia ancora in tempo a fermare questo gioco pericoloso.

Scheda Tecnica

Trama

“Coincidere è il mio verbo preferito, quando si tratta di persone.”
Uno scrittore di romance molto famoso.
Una barista, autrice esordiente di erotici.
Un incontro solo di teste e di parole.
Un contest di scrittura in cui si sfidano per gioco.
Non si conoscono, non si sono mai visti, ma a volte, per innamorarsi, bastano solo un milione di parole.

Carlo ha un matrimonio fallito alle spalle e predilige una vita solitaria, nella sua tenuta alle porte di Milano, dove scrive romantiche storie d’amore, ambientate in Giappone. Da dieci anni sulla cresta dell’onda, ogni suo libro è una garanzia, un successo assicurato.
Aria vive a Capri, a chilometri di distanza da Carlo, ma ha letto tutti i suoi libri e partecipa ad un giveaway in diretta radiofonica, dove ha finalmente la possibilità di parlargli, per la prima volta.
Aria è una barista dai capelli rosso fuoco, che con uno pseudonimo pubblica romanzi ad alto tasso erotico.
Misteriosa e diffidente, quanto basta per incuriosire Carlo, che indaga.
Ogni dettaglio raccolto su di lei la spinge a cercarla. A scriverle.
A proporle una sfida in un contest di scrittura creativa.
E la sfida accenderà la passione.

Biografia

Ilaria Mann nNata nel pieno dei vivaci e colorati anni 80 e nella solare e fantasiosa Italia Meridionale: tutte caratteristiche che mi sono rimaste inevitabilmente cucite addosso.
Scrivere non è la mia professione, ma sono cresciuta con pane e libri, scritti da altri e da me.
Dal 2020 racconto storie. Ovviamente d’amore.

Recensione

Benvenuti fanciulli in questa recensione super frizzantina e dalla voglia di sana leggerezza. Ecco il mio stato d’animo dopo la lettura dell’opera di Ilaria Mann, primissimo approccio verso la sua scrittura ma collaudata scrittrice self dopo ben tre opere dal giusto successo. Consapevole di ricercare una storia dai toni amoreggianti, sono stata felicissima di accettare la collaborazione con l’autrice e conoscere così la sua rinomata scrittura, descritta da molti come particolare. Via con la recensione…ok, voleva sembrare uno stacchetto pubblicitario ma credo sia uscito malissimo…e va beh!!!

Aria. Perché non sei mai banale? Per una volta, almeno. Così non ne rimarrai sempre sorpreso. Così potrei facilmente dimenticare quello che dici e scrivi.

Uno dei motivi principali della mia scelta nell’approcciarmi a questo libro, è stata la scelta di Ilaria di trattare due temi molto attuali e ben articolati. Iniziamo da quello primario: il lavoro. Entrambi i protagonisti vengono descritti come amanti della scrittura al punto da riuscire ad ottenere grandi successi sotto due punti di vista diversi. Da una parte abbiamo Carlo, rinomato autore con casa editrice, gallina dalle uova d’oro e scapolone super richiesto, cerca costantemente di smuovere sentimenti d’amore attraverso tutte le sue opere e ammaliare tra descrizioni e approcci al limite del miele dolce. Noi approviamo!!! Dall’altra parte abbiamo una imprenditrice intraprendente che dal suo bancone pieno di fumanti caffè, visiona con occhio attento la magnifica vista di Capri. Da buona super Wonder Woman, nasconde un grande segreto che solo pochi eletti conoscono: la donzella è una acclamata autrice di libri erotici nel mercato dell’auto-pubblicazione.
Questi mondi così tanto differenti (apparentemente) saranno un buon campo di battaglia per argomentare l’infinito pregiudizio presente nell’ambiente. Tra le credenziali di “professionalità” e “credibilità”, l’autore self non giova di grande stima e il bollino della casa editrice sulla copertina, risuona ancora come certificato di qualità dell’opera…mai pensieri furono sbagliati. Più volte gongolavo soddisfatta dall’approccio scelto da Ilaria Mann, perché non ha cercato di “difendere” nessuno dei due mondi ma solamente mostrare la verità dei fatti…super apprezzato.

Altro elemento fondamentale della storia, che richiama tantissimo le due vite diverse, è la nascita di un dialogo tra le parti, attraverso un maledettissimo schermo sterile. I social faranno a gara nell’ascoltare tutti i pettegolezzi, confronti e confessioni di due persone che possiedono passati diversi ma stesso cuore, senza perdere di vista l’inconveniente della distanza. Ilaria si è proprio divertita a far sclerare il lettore insieme ai protagonisti perché raccontando tutto in prima persona, con i POV alternati, è facilissimo entrare nella loro testa e cimentarsi a sperimentare la brezza di creare storie e conoscer (in parte) l’emozione viscerale di ogni singola scena e peso delle parole. Lo stesso titolo sarà un bellissimo escamotage che sarà meta di tante piccole risate e bollenti spiriti…ahhhhhh non poter parlare mi uccide ogni volta ahahah.

Quando certe emozioni ti prendono, quando certe sensazioni si impossessano di te ci sono solo due cose da fare, ignorarle o assecondarle. Non esiste altro metodo, non è possibile cancellarle né fare finta che non stia succedendo nulla. Ci ho pensato un po’ e alla fine l’unica cosa che mi sembra sensato fare è assecondarle.

Quante possibilità ci sono che la distanza possa distruggere un rapporto? È possibile capire cosa si prova basandosi solo ed esclusivamente su conversazioni in chat e chiamate a suon di battutine? In verità me lo chiedo molto spesso anch’io, perché in passato ho provato questa sensazione e capire il punto di vista di Ilaria Mann ha saputo confermare e smentire alcuni miei pensieri. Un legame può superare tutto? Quanto dovrebbe essere profondo il nostro richiamo perenne d’amore? È possibile cancellare le proprie cicatrici per vivere di nuovo?

Tutto questo è molto altro, viene narrato in Dopo un milione di parole, appassionante storia contemporanea che si avvicina a tutti i lettori senza troppe pretese. Come riferito alla stessa autrice, di base alcune elementi possono risultare già sentiti e risentiti ma Ilaria sa come emozionare anche con le certezze più viscerali. Non essendo un romanzo troppo sdolcinato, posso consigliarlo alle persone che sono a dieta di dolci e desiderano un po’ di pepe piccante. Anche se l’intimità sarà alta, tranquilli che la vostra sanità mentale rimarrà al proprio posto ahahah. Lo so, lei scrive libri erotici…e quindi? Bisogna essere borderland per diventare spinti? Allora fatevi una cultura con questo libro perché dimostra che anche le parole sono il miglior afrodisiaco in circolazione. Poi volete mettere un viaggio andata e ritorno tra Milano e Capri, low cost? Avete bisogno di altre motivazioni?

Per una abituata sempre ad essere presente a se stessa e ad avere la testa sulle spalle è come lanciarsi con il deltaplano, senza l’istruttore.

L’unica nota esterna, ma prettamente personale, è derivante dalla scelta dell’autrice di impostare la propria scrittura tra botta e risposta “senza contorno”…vi spiego meglio…i dialoghi vengono sviluppati in più occasioni nello stesso paragrafo senza illustrare il “tono” con il quale una persona si rivolge e soprattutto in caso di grandi discorsi, perdere il “volto” di chi sta parlando. Questa tecnica è possibile in casi molto mirati perché un lettore forte (come la rompiscatole qui presente) necessita di conoscere ogni piccola sfumatura del volto e del tono, scelto per il personaggio narrante per dare colore allo stesso, e di conseguenza una dimensione più concreta. Ovviamente alcuni di voi desiderano questo distacco tra le parti, ma la lettura è anche questo…un continuo discutere dei gusti altrui ahahah sennò che barba ahahah. Ps. occhio alla sillabazione del cartaceo, oltre ad essere antiestetico, crea spiacevoli voragini tra le parole, facilmente modificabili con una buona impaginazione. Come l’aggiunta dei simboli chiamati caporali, oltre a differenziare immediatamente i dialoghi dai pensieri, rende leggibile il tutto.

Ottima idea regalo per rapporto qualità/prezzo, semplice lettura per i nuovi esploratori dei libri (digitali o cartacei che siano) e viaggiatori ardentemente legati alle emozioni. Aggiungiamo il divarico tra self e casa editrice…volete altri motivi per leggere questo libro? Su su, ad acquistare la vostra copia.

Alla prossima dalla vostra CAPPELLAIA MATTA.

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