Autori tra le righe – @laragazzacalabrese1988

Scheda Tecnica

  • Nome autore: Maria Caparelli
  • Titolo opera: Le lacrime di Halley
  • Genere: Racconti brevi
  • Data di pubblicazione: 7 Ottobre 2018

Trama

Il libro comprende dieci racconti brevi che affrontano varie tematiche    come il bullismo, l’immigrazione, il razzismo, la malattia, il rispetto degli animali. Tutto ruota intorno alla speranza e alla rinascita interiore. Alla fine di ogni racconto breve c’è una poesia e un’illustrazione.

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Domande

  • Che cosa vuoi dirci di te come persona, oltre che come autore/autrice?

Proverò a parlavi un po’ di me. Sono laureata in biologia che amo come la scrittura. Sono una persona testarda, molto, nonostante sia un difetto mi ha aiutato a non mollare e a lottare per i miei sogni. Sono molto sensibile e vivo tutto in modo amplificato, ribelle e sempre controcorrente.
Sono una sognatrice, una di quelle persone che si perde guardando un cielo stellato o semplicemente guardando dietro la finestra della mia stanza, dove ho trascorso i miei ultimi anni.

  • Che cosa ti ha spinto a scrivere questa storia?

Avevo bisogno di dare voce alla mia scrittura, di credere che potevo creare qualcosa che fosse in grado di emozionare ma senza farlo attraverso un romanzo, perché non mi sentivo pronta allora, non ero all’altezza. Le ho scritte per emozionare, per regalare qualcosa di bello a chi le leggesse.

  • Qual è il messaggio del tuo libro?

La speranza è il filo conduttore di tutto il libro. La vita è dura, anche se si cade e ci si fa male non bisogna mai mollare. Ognuno di noi è una farfalla. Tutti da bruco diventano una bellissima farfalla, ognuno di noi ha un paio di ali. È un libro che vuole dire che siamo tutti uguali, non esistono le differenze, che ognuno di noi ha diritto alla felicità.

  • Che cosa vorresti trasmettere al lettore?

Per prima cosa che si emozionasse nel leggere questi racconti brevi, ma vorrei che ogni lettore riuscisse a cogliere l’insegnamento che c’è dietro ogni racconto.

  • Come mai hai scelto questo genere?

È stato un caso. Io scrivo romanzi di fantascienza e di narrativa in generale ma non me la sono sentita di pubblicare uno dei miei romanzi, ho preferito farmi conoscere attraverso i racconti brevi meno impegnativi rispetto ad un romanzo.

  • Che cosa ritieni abbia di particolare il tuo libro?

Non spetta a me dirlo ma ai lettori. Non sono capace di rispondere a questa domanda.

  • Perché hai scelto di parlarmi di questa storia e non di altre che hai pubblicato?

Questo è il secondo libro che ho pubblicato. L’altro tratta di poesie, un genere che non viene letto molto. Le storie brevi sono un po’ più apprezzate così ho preferito parlare di questo libro e poi perché è stato molto faticoso pubblicarlo.

  • C’è un personaggio particolare in cui ti identifichi di più? Se sì, perché?

C’ è un po’ di me in ogni racconto breve. Ma se dovessi sceglierne uno direi: Halley. L’ultima storia breve che richiama il titolo del libro è autobiografica in parte, racconta di un episodio che mi ha segnato molto nella vita.

  • Quando scrivi un romanzo sai già come andrà a finire la storia oppure parti da un’idea generale e poi ti lasci trasportare dal racconto stesso?

Immagino l’inizio e la fine, quello che sta nel mezzo lo scrivo spontaneamente senza alcuna fatica. Scrivo lasciandomi trasportare.

  • Cosa rappresenta per te la scrittura? E a che età hai iniziato a scrivere?

La scrittura mi ha salvato da me stessa. La scrittura è un viaggio in cui mi sento libera. Il primo romanzo l’ho scritto a tredici anni.

  • Stai già lavorando ad un nuovo romanzo?

Ho appena concluso un romanzo e sto già pensando ad un altro. Ma credo di dovermi fermare un attimo e decidere cosa fare, perché molti romanzi sono chiusi nel mio computer.

  • Devi consigliare il tuo libro a un nuovo lettore. Cosa gli diresti?

Non posso dirgli di scegliere il mio piuttosto che un altro. La scelta di un libro è una questione di alchimia, scegliamo un libro perché ad impatto ci regala qualcosa. Gli direi solo di ricordarsi che lui è il custode dei libri. In fondo un libro nel momento esatto in cui è pubblicato non ci appartiene più ma è di coloro che lo leggono.

Domanda plus

  • Ti lascio libero/a di aggiungere tutto quello che vuoi sui tuoi romanzi e il lavoro che c’è stato dietro, o il tuo amore per la lettura e la scrittura.

Vorrei solo aggiungere che i miei libri sono pubblicati in self-publishing. La scelta è dovuta al fatto che non me la sono sentita di inviare un manoscritto ad un editore, l’essere insicura non  mi ha aiutato. Ho ripreso a scrivere dopo più di dieci anni. A tredici anni, dopo aver scritto il mio primo romanzo, un professore mi disse che non avevo talento. Non avrei dovuto ascoltarlo ma a quell’età si è ancora più insicuri. Dopo aver incontrato il grande amore della mia vita, qualcosa in me si è riacceso e ho ripreso a scrivere. Ora sono disposta a lottare per i miei sogni e spero di vedere un giorno il mio libro nelle librerie italiane.

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