Come in un rituale, del quale conosciamo solo noi le regole, finisco per ritornare dove sono stata felice: tra le pagine di un libro di Eveline Durand. Dal sapore di nostalgie, sfogliando le pagine della serie steampunk (del quale vi lascio i link diretti), mi sono imbattuta nella prima storia tratta dal volume unico White&Black – L’amore a colori, gentilmente regalato dalla dolce autrice. In particolare, vorrei soffermarmi sulla prima parte dedicata ai fanciulli Alex e Lorena.
Recensione – Collezione Privata – Eveline Durand
Benvenuti fanciulli in questa recensione molto triste per me, perché non voglio abbandonare questa storia che ha rapito il mio cuore e quello del mio gruppo di lettura. Sono felicissima di aver conosciuto un’autrice come Eveline, sia per la copia cartacea e sia per l’infinita pazienza tra scleri e curiosità. Veniamo a noi, vi devo…
Recensione – Anima di Stagno – Eveline Durand
Mi ero incamminata su un sentiero ripido e sconosciuto, lungo una strada che non ammetteva ripensamenti. In cuor mio speravo che al risveglio fosse tutto frutto di un suggestivo incubo, ma la parte più avventurosa di me era euforica al pensiero che mi stessi avvicinando alla verità. Scheda Tecnica Titolo: Anima di StagnoAutore: Eveline DurandEditore:…
Scheda Tecnica

- Titolo: White&Colore
- Sottotitolo: L’amore a colori
- Volume completo di due storie
- AUtore: Eveline Durand
- Editore: Delrai Edizioni
- Data pubblicazione: 16 settembre 2022
- Genere: contemporary romance, age gap
- Copertina flessibile: 480 pagine
- Cartaceo: 15,67 euro
- Ebook: 4,99 euro
Trama
Lorena e Alex. Veronica e Flavio.
Il bianco di Alessandro Vallieri è accecante, impossibile da ignorare. Alex è un giovane albino di trent’anni che ama stare nel suo seminterrato e affianca la carriera d’ingegnere informatico alle notti trascorse a giocare davanti al Pc. Durante queste fughe dalla realtà conosce Lorena, che di anni ne ha diciannove e vive nella sua stessa città. Bastano poche parole scambiate in quel mondo virtuale ad accendere la scintilla tra i due.
Il nero di Flavio Valleri è un buco appeso al petto. La maschera che si è creato ha un nome spaventoso, difficile da pronunciare. Per non pesare sulla famiglia e proteggere il fratello affetto da albinismo, si è sempre mostrato imperturbabile, quasi superficiale, con le sue battute dissacranti e il suo vivere spensierato. A riempire il vuoto che lo schiaccia, ci pensa l’arrivo di un ciclone di ragazza, menefreghista e all’apparenza trasandata. Veronica è la nipote della sua paziente più anziana, e ha due vizi: dire sempre ciò che le passa per la testa e cambiare di continuo colore di capelli.
Due storie vivide. Quattro vite a colori che passano dal bianco più puro al nero più abissale.
Recensione
White Colors – Tutti i colori del bianco parla proprio della mancanza di “colore” nel cuore di Alex, “letteralmente” primo di ogni forma di pigmento perché nato albino. Questa sua condizione lo porta alla veneranda fase dei trent’anni, alla totale esclusione dalla vita al di fuori delle quattro mura di casa. Finendo per odiare tutto di se stesso, il ragazzo si ritrova a retrocedere ogni rapporto con le persone, al di fuori di pochi amici, famigliare e il mondo online. Giocatore incallito, si ritroverà a conoscere ed apprezzare, la spumeggiante Lorena. Giovincella tutto pepe, il suo animo battaglierò farà breccia nelle barriere di Alex, ormai troppo abituato ad essere semplicemente ignorato. Come finirà?
Una delle peculiarità dell’autrice, è la sua voglia di spaziare i temi che tratta, cercando di narrare mille sfumature umani, semplicemente scrivendo. Oltre che concentrarsi sull’effettivo ruolo del “virtuale” nel mondo reale e quale limite non superare per evitare di diventarne succubi, si focalizza molto sul contatto “umano” delle persone e quando non possiamo fare a meno. La semplice “condivisione” di sguardo e la chiacchierata a ruota libera, sono piccoli campanellini di unione che aiutano ad allontanare paure ed insicurezze. Sottovalutare le problematiche altrui, è il primo campanellino d’allarme. Ok, non possiamo essere empatici con ogni individuo sulla faccia della terra, ma imparare a dare il beneficio del dubbio è il primo passo.
Quando abbassava la guardia, quando quelle ciglia bianche baciavano le sue guance, magari durante il sonno, mi sorprendevo ad ammirarlo senza tenere conto del passare del tempo.
Due mondi tanto diversi, quanto paralleli, dimostrano che il “colore” della pelle è solo un nostro limite, facilmente bai passabile. Abbiamo tanto da raccontare, non fermiamoci solo alla prima pagina, come una stories di 15 secondi che sarà bella e brillante quanto vuoi, ma sostituita da un’altra e un’altra e un’altra ancora. Cosa rimane? La persona.
Essere albino non era nemmeno il peggiore dei miei problemi; ci pensava la mia naturale tendenza alla misantropia a provocare la maggior parte dei danni.
Vi consiglio di dare una possibilità a questa storia, perché oltre alla bellissima nota “rosa”, può lasciarvi veramente qualcosa. Eveline rimane sempre una mia certezza, grazie per le tue splendide storie. Ti adoro!!!
Alla prossima dalla vostra CAPPELLAIA MATTA.