Salut etoile, oggi parliamo di un romanzo che desideravo leggere da molto: “merçi, monsieur Dior” di Agnès Gabriel. Partiamo da in presupposto: io amo Dior! Il mio rossetto preferito è il suo 999 e profumo sempre di Miss Dior, per me non è un semplice marchio, è felicità! Proprio per questo motivo sono stata subito attratta da questo titolo. Dior è stato uno dei più grandi stilisti al mondo, un uomo che ha amato profondamente le donne e la loro femminilità, così profondamente da rivoluzionare la moda con il suo New Look. Il libro ha per protagonista Celestine, una ragazza che, in fuga dal suo passato, finirà a fare la governante in casa Dior, esperienza che la cambierà nel profondo.
Scheda Tecnica

- Titolo: Merçi, Monsieur Dior
- Autore: Agnès Gabriel
- Editore: Giunti
- Collana: La Musa
- Data pubblicazione: 10 agosto 2021
- Genere: Narrativa di genere
- Copertina flessibile: 388 pagine
- Cartaceo: 14,15 euro
- Ebook: 9,99 euro
Trama
1946. In fuga da un fidanzamento infelice e dalle ristrettezze della vita di provincia, Célestine lascia la Normandia per cercare fortuna a Parigi. Qui è accolta dalla sua migliore amica Marie, che lavora come cameriera e la guida attraverso la città che sta risorgendo dagli orrori della guerra. Fingendo di fare shopping nelle lussuose Galeries Lafayette, le due sognano una vita diversa. Finché Célestine non si imbatte in un annuncio per un posto da segretaria: non immagina certo che di lì a poco si ritroverà nel sontuoso palazzo dello stilista Christian Dior, in crisi per la presentazione della sua prima collezione. La naturale grazia di Célestine incanta Dior, dandogli l’ispirazione per la nuova linea. In poco tempo la ragazza diventa la sua più stretta collaboratrice, la sua più intima confidente e infine la sua musa. In una città in cui la gente, dopo le privazioni della guerra, ha un disperato desiderio di ritrovare la bellezza, le creazioni di Christian Dior sbocciano come fiori, presentando uno stile e un’idea di femminilità completamente nuovi e incantando le parigine con la loro raffinatezza. In questo nuovo mondo sfavillante, Célestine conosce l’affascinante Jean-Luc, giornalista del Figaro, ma non sa che nel frattempo qualcuno sta tramando nell’ombra e potrebbe mettere a rischio il suo legame con Monsieur Dior…
Collana
Le Muse è la collana che ospita romanzi dedicati a figure di donne indimenticabili e carismatiche, che hanno ispirato intere generazioni.
Artiste vitali e ribelli, brillanti imprenditrici, muse ispiratrici di uomini geniali, queste donne hanno vissuto con intensità e passione ogni istante della loro vita tra ambizioni, sogni e tragedie. Una serie di figure straordinarie che diventano protagoniste di romanzi appassionanti e allo stesso tempo accurati nella ricostruzione storica degli eventi che le hanno riguardate tra cadute e ascese, tra tormenti ed estasi.
Perché la vita vera può essere più avvincente della letteratura.
Recensione
“Un vestito deve essere robusto e pratico, e deve tener caldo, recitava il motto della zia Madeline. Da quando i tessuti venivano razionati, era sempre stata molto attenta a risparmiare le stoffe, a modificare i vecchi abiti e rammendarli senza sosta. Con i metri di georgette o di jersey che Monsieur Dior usava per un unico modello, Madeline avrebbe sicuramente cucito almeno cinque o sei capi”.
Il libro è ambientato durante il periodo austero del dopoguerra, epoca in cui da un lato si viveva ancora di privazioni e, dall’altro, si era alla ricerca di tutto ciò che durante il conflitto mondiale era mancato: gioia, spensieratezza, libertà. Celestine è una giovane ragazza a cui la guerra ha rubato metà famiglia e la malasorte l’altra metà e che, dopo un fidanzamento fallimentare, decide di tentare la fortuna a Parigi.
“Solo tre mesi prima aveva lasciato il suo paesino in Normandia, e ora faceva parte di un mondo che non avrebbe immaginato neppure in sogno. Il destino era bendisposto nei suoi confronti”.
L’opera, narrata in terza persona dal punto di vista di Celestine, è molto delicata, quasi una fiaba moderna. Grazie a lei conosciamo il Christian privato, non il grande couturier ma l’uomo desideroso di una casa accogliente, che si lasciava ispirare dalla corolla di un fiore, che amava mangiare i patti della sua infanzia, gentile, premuroso, accorto, buono, insomma un uomo che giorno dopo giorno si guadagna non solo la fiducia ma l’eterna lealtà di Celestine e di tutti i suoi dipendenti.
“Ma ora, a Parigi, poteva decidere da sola cosa fare e cosa no. E voleva assaporare quella libertà ancora per qualche tempo”.
Il libro ci parla di Dior in maniera leggera, senza annoiare con nozioni o descrizioni soporifere, insieme a Celestine scopriamo la sua prima linea di moda, lo stile, i colori ma anche il ritmo frenetico della sua Maison e, di tanto in tanto, fanno capolino altri nomi che hanno fatto storia ma che all’epoca erano degli sconosciuti, come Yves Saint-Laurent, ma anche altri artisti destinati a fare storia: Charles Aznavour o Yves Montand.
“Cèlestine lo seguì con lo sguardo, sorridendo. Il capo capiva le donne e aveva un modo tutto suo di lusingarle. Quale maniera migliore per iniziare la giornata, se non con un complimento di Monsieur Dior?”
L’autrice ha trovato delle soluzioni fantasiose per descriverci nel preciso come veniva cucito un abito o come si svolgeva una sfilata, cosa per niente semplice. Questo romanzo è un vero omaggio ad un uomo che oltre ad essere stato un grande artista, è stato prima di tutto un grand’uomo e una bellissima persona.
“Celestine era diventata parte di quel meccanismo ma, insieme a Madame Luling e al trio creativo, era l’unica che non conosceva solo il couturier, ma anche il Christian Dior privato, i cui occhi brillavano quando gli serviva un cosciotto d’oca […] la giovane poteva dunque affermare a giusto titolo di conoscere entrambi gli aspetti di un uomo e di un artista unico. “
Il libro però non gira interamente intorno alla figura carismatica del nostro stilista preferito, l’autrice ci mostra la vita del tempo, la Parigi del tempo, attraverso la vita e le scelte della protagonista scopriamo cosa pensavano le donne in quel periodo, come molte di loro fossero alla ricerca di emancipazione, Celestine compresa, come la società stesse cambiando profondamente. Le descrizioni hanno un che di magico anche se alcune le ho trovate un po’ lunghe, i personaggi sono tutti caratterizzati molto bene, tanto che sembra quasi conoscerli. È una storia che emoziona, vi avviso che qualche lacrima scenderà ma spesso saranno lacrime di gioia e di commozione. Vengono affrontati tanti temi anche attuali, come ad esempio l’omosessualità dello stilista e le leggi contrarie di quel periodo, ponendo sempre l’accento sull’ingiustizia di non potersi amare liberamente.
” -Be’, ho conosciuto alcuni amici di Monsieur Dior… Sono venuti a cena e hanno anche pernottato in Rue Royale- […]
– Non puoi restare da lui – rispose Marie con un tono che non ammetteva repliche.
-Ma perché? Credimi, non riesco a immaginare capo più affabile – provò a tranquillizzarla Celestine. – E anche i suoi visitatori sono estremamente gentili con me e hanno un’aria rispettabile. […] Se tutti gli uomini fossero amabili come gli amici del padrone, ci sarebbero molte meno donne infelici -. “
È un libro che mi ha colpita molto, che mi ha conquistata dal primo rigo e lo consiglio di cuore.
@raffaella_iannecebonora_author
Recensione – Mademoiselle Coco e il profumo dell’amore – Marly Michelle
“Aveva imparato che l’ordine cistercense considerava il cinque un numero dal valore simbolico, l’incarnazione pura e perfetta delle cose. Le rose avevano cinque petali […] L’essere umano aveva cinque sensi e le cinque stigmate di Cristo venivano ricordate in ogni preghiera. […] Il cinque rappresentava anche il numero dell’amore e di Venere, la somma indivisibile…