Recensione – #SempreSoloCiao – Eva K.

In punta di piedi sei entrato nella mia vita, in punta di piedi sto cercando di uscire dalla tua.

Scheda Tecnica

Trama

#SempreSoloCiao”, si collega al precedente libro “Volevo solo un bacio”. Secondo della trilogia è più specifico e, si inoltra maggiormente, nelle dinamiche del Bdsm. Scava più a fondo anche nel rapporto tra Silvia e Massimiliano, una storia tra amanti che vivono questo mondo parallelamente alla loro quotidianità. Ogni racconto è narrato a metà tra sogno e realtà, le frasi nascono di getto e sono figlie di ciò che colpisce l’autrice. Le immagini da cui trae ispirazione, prendono vita e diventano espressioni verbali dei sensi. Per chi non avesse letto il primo libro, questa trilogia nasce perché Eva, curiosando sui social, casualmente, si imbatte in due profili che interagiscono tra loro. Un uomo e una donna, un Dominatore e la sua Slave, nascosti dietro a un’identità fittizia. I due si scambiano giornalmente foto più o meno esplicite, frasi a volte piccanti, a volte sentimentali. Un giorno questi scambio cessa, ed Eva elabora uno dopo l’altro i racconti, che danno vita alla raccolta “Silvia e Lord” un titolo che racchiude in sé l’essenza della storia.

Recensione

Proprio come una storia del quale non ti meriti una fine, ecco che ci viene in soccorso quel seguito che desideriamo. Ed è proprio per questo motivo che oggi parliamo del seguito delle dinamiche tra Silvia e Lord, congelati in un limbo sospeso. Ho aspettato parecchio a leggerlo, causa momenti tristemente personali e la poca propensione ad un bel libro erotico, ma come mi risveglia Eva K. mai nessuno. Facciamo un veloce recap, attraverso la precedente recensione:

Puoi dirmi quello che ti senti di dire, è giusto che in un modo o nell’altro, tuteli te stesso, a me però, è concesso di provare e sentire, ciò che voglio.

Proprio rievocando questo rapporto condiviso dal piacere derivato dal BDSM, vi ricordo che la pratica comprende il rapporto di due o più partner, utilizzando pratiche e/o strumenti atti a produrre dolore umiliando il/la sottomessa/o per arrivare alla passione reciproca. Silvia e Lord fanno parte di questo schema, riproducendo su di loro, pratiche atte al raggiungimento del piacere.

A chissà dove, a chissà quando, a chissà come Lord.
Un saluto che, ogni volta, sembra un addio, che racchiude la certezza che apparteniamo, e che nulla potrà dividerci.

Palesemente rimarcato in questo volume, i ruoli primordiali sono diventati sempre più tangibili ed evidenti, tanto da instillare dei dubbi e incertezze sulla posizione di Silvia. Ricordiamoci che Lord è pur sempre un uomo sposato. Tutte le dinamiche ricordano costantemente quanto Silvia sia una persona marginale nella vita di Lord, prettamente delegata alla parte illogica della coppia, carnale e disinibita. Il comandare sulle fragilità della donna, marcheranno quel territorio ulteriormente.

Il mio orgoglio mi impedisce di obbedirti, ma visto il tono di voce, so che dovrei evitare di rispondere.
Adesso sei effettivamente scocciato.

Proprio per questo rapporto bivalente, cominceremo a intravedere lo spacco che si sta creando tra i due. Piccoli tassellini che dimostrano l’anaffettivo sentimento del Lord, troppo preso dalle sue cose ma apparentemente diligente al cospetto di Silvia. Proprio per questo motivo, il rapporto tende a forzare le cose, l’atto intimo è pieno di foga, passione carnale ma non intima (c’è molta differenza) e installando continue “certezze” nel cuore della protagonista, ampiamente smentite subito dopo attraverso atti freddi e calcolatori. Come finirà?

“Io ho ancora voglia!” Dico, poi faccio una piccola pausa. “…tanta!”
Butti di nuovo la testa indietro. Ridi rumorosamente. “Vedremo di risolvere allora.”

Continuo a confermare la bravura nella penna di Eva K. e la sua voglia di evadere piccolo “pilastri” della letteratura del genere. Non si tratta di un libro superficiale e meramente carnale, anzi, proprio attraverso l’atto, capiamo cosa succede e chi veramente risulta preda e predatore. Ve lo consiglio caldamente.

Alla prossima dalla vostra CAPPELLAIA MATTA.