Recensione – L’anello mancante – Amina Havet

«Non sei stata proprio tu a dirmi che dovevo affrontare le mie paure invece di usarle come una scusa per continuare a scappare?» le ricordò.

Scheda Tecnica

Trama

Sono passati cinque anni dal loro ultimo incontro, eppure Cristopher non ha dimenticato il peso dell’anello che gelosamente custodisce su di una catenina. In molti credono che il ragazzo sia stato lasciato all’altare e che quel gioiello nasconda una straziante storia d’amore, ma in pochi conoscono la verità. Sarà proprio con loro che Cristopher, dopo tanti tentennamenti, deciderà che la sua fuga è ormai giunta al termine. Lasciandosi coinvolgere ancora una volta dalle superstizioni di Claretta, le bravate di Edward e gli occhi severi dell’elementale dell’aria, Cristopher tenterà di liberarsi dal maleficio lanciato da Calliope così come dal sogno premonitore che lo ha allontanato da Sophie, ma farlo significherà apprendere il vero motivo per cui la strega lo perseguita e il perché quella creatura infernale, non deve assolutamente riuscire a compiere la sua vendetta. In una magica New York popolata da gente comune, streghe, spiriti, creature fantastiche e cacciatori di streghe, Cristopher e i suoi compagni riscopriranno il valore della fiducia affrancata dai silenzi e le paure che per troppo tempo li hanno tenuti lontani, realizzando che la vera maledizione può dimorare in ognuno di loro, e che solo l’amore che non conosce condizioni può liberarli davvero da ogni vincolo negativo che pesa sulla loro coscienza.

Recensione

Benvenuti fanciulli in questo lunedì che porta con sé, un senso di tristezza perché inizia la settimana ma quel retrogusto di gioia perché arriva il mese più spaventosamente dedicato alle streghe, magia e pozioni di ogni sorta. Non possiamo esimerci dal anticipare l’arietta autunnale e paurosa, senza citate la seconda opera di Amina Havet, seguito delle tracce Sull’Orlo del Vespro. Libro citato proprio il 31 ottobre dell’anno scorso (casualità?!?! Io non credo), ritorniamo come una litania perenne, a parlare del suo seguito, lasciato in sospeso dopo la divisione del gruppetto magico. Ovviamente se non avete avete letto il primo volume, prima recuperate tutto e poi tornate a conoscere la storia. Breve rinfrescata:

Eravamo rimasti allo scioglimento del gruppetto di protagonisti conosciuti e amati nella prima parte di questa serie, desiderosi di allontanarsi da quel senso di pericolo che circonda le loro vite. Da una parte abbiamo un Cristopher che, dopo cinque anni da quel maledetto addio, si ritrova pieno di paranoie e dubbi su ogni piccolo segnale strane. Lasciare ogni cosa, dopo l’incontro decisivo con il suo destino/maledizione, porta con sé un costante senso di inadeguatezza. Ma il conto salato torna sempre e un giocherellone Edward non può lasciare solo il suo amichetto tutto pelo nero e broncio, anche senza il suo consenso ahahah e quando mai Edward chiede il permesso ahahah e travolto da una Claretta sempre superstiziosa, ma titubante, il protagonista capisce che questa pausa, è durata troppo poco per essere vera…la guerra sta per tornare. Dopo cinque anni lontani, la squadra non sarà più la stessa, e tra incomprensioni e nuovi equilibri, bisogna imparare a ritrovare i giusti spazi. Ovviamente, senza perdere di vista la cosa più importante, tenere il più lontano possibile la strega da un piccolissimo oggetto innocente. Cosa può andare storto?

Cristopher conosceva l’importanza di mantenere un cuore puro e si sentì in colpa quando capì che l’incontro di cinque anni prima aveva inesorabilmente cambiato il destino della ragazza.

Cosa ne penso di questo libro? Avete presente quella sensazione che si prova quando ti mancano troppo quei personaggi, rimasti nella tua mente dopo un colpo di scena importantissimo? Ebbene, proprio come una serie tv preferita o quel seguito che tanto aspettavi, io mi sono ritrovata super carica a proseguire le avventure di un povero Cristopher circondato da una cricca strana (proprio come dice lui) e variegata ahahah non si capisce chi sta messo peggio tra un Edward pieno di sé ma lontano anni luce dagli specchi, una Claretta paranoica e dalla forza di mille cuochi per la quantità industriare di cibi che prepara, lo stesso Cristopher con quella sensazione di sbagliare sempre tutto, e l’aggiunta di (spoiler) scontrosamente perfetta, non potete evitare di affezionarvi a qualcuno. Essendo impostato con un ritmo fresco e immediato, l’autrice tende a non perdersi in troppi “spiegoni” e ricollegarsi alle cose successe, aggiungendo nuovi dettagli ed episodi. Ogni cosa possiede il giusto peso e non vi sentite annoiati a dover leggere cose che già sapete, perché….rullo di tamburi….tutto possiede una linearità che quello che fomenta non è il colpo di scena in sé, ma l’emozione che proverete.

I personaggi sono costruiti in modo tale da seguire almeno uno dei difetti/pregi umani: egoismo, la tenacia, le paranoie e la voglia di risposte, sono solo alcune delle cose che potrete percepire. Senza perdere mai il vero obiettivo, la forza dell’amicizia che si coalizza e lavora in squadra. Amo questa serie perché la sua semplice e lineare, quanto cristallina forma, arriva alla pancia dei lettori e riuscite a leggerlo senza mai fermarvi, perché vi prende (cosa per niente scontata per me). Continuo a consigliarla proprio a quelle persone che vogliono iniziare a leggere il genere, senza stancarsi in inutili pipponi e vogliono entrane nell’azione e nella magia con la pura consapevolezza che tutto può succede, e anche tu (un giorno) potresti trasformarti in un gatto nero ahahah Non vedo l’ora di chiudere il cerchio perché mi piacciono troppo queste storie. Grazie Amina che riesci a farmi staccare la mente dai mille problemi, per entrare nella testa di pazzi scatenati come i tuoi protagonisti. Ti adoro. Super consigliato.

Alla prossima dalla vostra CAPPELLAIA MATTA.