Sulle tracce di un enigmatico carteggio, Lucinda Riley ci trasporta in un mondo di pericolosi segreti, intrighi di Stato e sconvolgenti colpi di scena, in cui lasciarsi andare all’amore, a volte, è un rischio troppo grande.
Scheda Tecnica

- Titolo: La lettera d’amore
- Autore: Lucinda Riley
- Editore: Giunti
- Data pubblicazione: 11 giugno 2014
- Genere: Rosa, Narrativa
- Copertina flessibile: 560 pagine
- Cartaceo rigido: 16,05 euro
- Edizione tascabile: 12,35 euro
- Ebook: 7,99 euro
- Kindle Unlimited: disponibile
Trama
Ci sono segreti facili da smascherare e altri che restano sepolti per una vita intera. Come quello di Rose, l’anziana signora che Joanna, giovane reporter del Morning Mail, conosce durante la cerimonia di commemorazione del famoso attore Sir James Harrison. Pochi giorni dopo, Joanna riceve un plico contenente una vecchia lettera d’amore e un biglietto dalla grafia tremolante, ma è ormai troppo tardi per chiedere qualsiasi spiegazione: Rose è morta e la sua casa completamente svuotata, come se la donna non fosse mai esistita.
Quando anche l’appartamento di Joanna viene messo sottosopra, la giornalista capisce che ha tra le mani una storia scottante, e la sua unica via d’uscita è scoprire la verità sui misteriosi amanti della lettera. Chi erano realmente? E perché è così importante che nessuno sappia di loro?
Recensione
“La voce premurosa della nipote gli fece capire di essere ancora sulla Terra. Era sicuro di starsene lì impalato per un motivo, di avere qualcosa di urgente da fare, e che aveva rimandato fino all’ultimo istante…”
Salut Etoile, oggi vi parlo di uno dei libri più belli letti in questo 2022 ma anche di uno dei più belli, secondo me, di Lucinda Riley: La lettera d’amore che, a dispetto del titolo, non è un romance ma lo definirei più un thriller anche se alla trama gialla si intrecciano varie trame rosa. Appena aperto ho avuto la sensazione che fosse “lento” e i personaggi non mi sono stati subito simpatici ma… pagina dopo pagina non solo il ritmo è aumentato ma la trama si è fatta così intrigante e misteriosa che non riuscivo a staccarmi dalle pagine.
“Fuori Joanna, dentro Samantha. Semplice come bere un bicchier d’acqua. Era riuscita soltanto a fissarlo, con gli occhi accesi dalla sorpresa. Lui sveva continuato a parlare: “All’inizio pensavo che fosse solo un’infatuazione, ma è ovvio che de una donna qualsiasi mi fa questo effetto, non posso certo impegnarmi con te. Perciò faccio solo quello che è giusto. L’aveva guardata, quasi implorandolo di ringraziarlo per la sua nobiltà d’animo.”
Chi abbiamo qui? Joanna, giovane giornalista di cronaca appena mollata dal suo ragazzo, Simon il suo super figo miglior amico, il funerale di un famosissimo attore quasi centenario, una vecchietta stramba e una lettera misteriosa, il tutto calato nella Londra anni ’90: mi pare che gli ingredienti ci siano tutti!
“Per la prima volta Joanna guardò alla sua sinistra e vide un’anziana signora. China sotto il peso degli anni, la donna le arrivava a malapena alle spalle. Si sosteneva alla panca e la mano in cui stringeva il libretto tremava vistosamente. Era l’unica parte del corpo visibile, il resto era avvolto in un mantello nero che le arrivava alle caviglie. Il viso era nascosto da una veletta nera.”
Mentre gli altri libri della Riley sono divisi in capitoli ambientati nel presente ed altri nel passato, questo romanzo non alterna punti di vista ed epoche, è narrato sempre in terza persona e sempre al presente. La particolarità e che personaggi apparentemente lontani fra loro anni luce sono, in realtà, tutti collegati o, comunque, lo diventano nel corso della storia… creando una serie di intrighi pazzeschi. I colpi di scena non si contano, io stessa, che sono una tipa abituata a questo genere, ho avuto difficoltà ad anticipare le mosse dell’autrice, solo verso la fine sono riuscita “ad arrivarci prima” ma di poco. Quindi no, non è un libro che annoia, sì è pieno di suspense! Rigo dopo rigo vi affezionerete ai vari personaggi che sono descritti così bene, anche se con poche parole, da sembrarvi veri e questa era una delle caratteristiche principali della Riley.
“Qualsiasi cosa pensasse di lui, Marcus sapeva di aver sempre fatto del suo meglio. Gli era mancata tantissimo la madre, nei due anni successivi alla morte. Perderla gli aveva provocato un dolore quasi fisico, concreto. Non era mai riuscito a sfogarsi, perfino la parola “mamma” lo portava alle lacrime, e il difficile contesto di una scuola privata maschile non gli aveva permesso di cedere ai sentimentalismi. Perciò si era chiuso in se stesso e aveva lavorato sodo. Per lei, per sua madre. Ma se n’era accorto qualcuno, per caso? No, erano tutti troppo impegnati a preoccuparsi per la sua sorellina. E quando aveva deciso di tentare la fortuna come produttore a Los Angeles, scegliendo dei film che a sua madre sarebbero piaciuti perché dicevano qualcosa sul mondo, aveva ottenuto soltanto fallimenti”.
Ciò che mi piace tanto è che, come nella vita reale, nessun personaggio è piatto, hanno tutti una duplice chiave di lettura, un volto privato ed uno pubblico e tanti segreti in fondo all’armadio.
“Proteggere il proprio cuore dalle delusioni era saggio, ma poteva dirsi davvero “vita”, un’esistenza passata a fuggire?”
Questa frase quasi riassume il senso intrinseco di questo romanzo ma non posso svelarvi altro perché, altrimenti, parte lo spoiler e noi non vogliamo! Vi dico solo che se vi appassionano gli intrighi, l’azione, i colpi di scena, le storie legate alla monarchia (ebbene sì) ma anche quelle d’amore (ma non sdolcinate)… non potete perdervi questo romanzo! Nonostante le sue 500 e più pagine, lo divorerete in pochi giorni!
Bella recensione, grazie! Di Lucinda <Riley ho letto solo "La casa ddelle farfalle" e Delitti a Fleat House", e mi sono piaciuti entrambi! Tutti gi altri suoi libri li ho in lista, e non vedono l'ora di essere acquistati!
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