Che succede quando un uomo straordinariamente attraente si innamora di una donna straordinariamente normale?”
Scheda Tecnica

- Titolo: La turista italiana
- Autore: Maria Tina Bruno
- Genere: Narrativa
- Editore: POPedizioni
- Data pubblicazione: 2019
- Copertina flessibile: 480
- Cartaceo: € 16,50
- Ebook: € 4,90
Trama
Un biglietto d’addio. Un uomo svanito nel nulla. Una donna che non sa darsi pace.
Per sfuggire a un dolore profondo, Claudia decide di partire per Creta. Dove l’attende Alekos, un meraviglioso maschio innamorato di tutte le donne. Tutte. Perché i suoi occhi, quando ne guarda una, non gli mostrano la realtà ma l’essenza: non donne belle o brutte, ma semplicemente donne. Esseri viventi composti da una materia che per lui è purissima e speciale, come i diamanti.
L’incontro tra un uomo straordinariamente attraente e una donna straordinariamente normale.
Il racconto di un viaggio e di un luogo, Creta.
La paura di amare, il timore di lasciarsi andare, la forza necessaria per essere felici.
Claudia riuscirà ad affrontare ciò che la vita le sta offrendo?
O si sentirà soltanto una straniera?
Recensione
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Benvenuti fanciulli in questa recensione che rivela un colpo di scena imprevedibile: anche la più ghiotta e onnivora lettrice, può avere impressioni errate. Mi spiego meglio. La turista italiana è un titolo che possiede in libreria da più di un anno e non si tratta di una lettura recente ma, personalmente, di una rilettura avvenuta più di un mese fa. Dovete sapere che la sottoscritta, legge principalmente ad “umore” e difficilmente il suo istinto sbaglia. Però, può capitare di iniziare un libro nel momento sbagliato, proprio come in questo caso. Vuoi per il tema trattato, vuoi per il proprio stato d’animo, le primissime pagine non avevano catturato la mia attenzione. Essendo un periodo particolarmente felice per me, approcciarmi a Claudia reduce da una perdita tragica e sentita per lei, ha reso difficoltoso il primissimo approccio. Aspettate…con questo non voglio dire che in questo momento della mia vita, sia depressa o sulla buona strada…un po’ perché non è giusto citare malattie così difficili da gestire, un po’ perché non posso lamentarmi…ma sicuramente, la maggiore età (come giustificare maldestramente 31 anni) ha reso la mia prospettiva diversa e più profonda…ecco la mia nuova versione: EMPATICA 2.0 , La Vendetta.
Quindi, ci ritroviamo tutti qui riuniti perché il mio secondo approccio all’opera, ha ricevuto l’effetto sperato e soprattutto…AVEMUS recensione. Mi scuso in anticipo con la casa editrice e i miei tempi biblici, ma preferivo di gran lunga “leggere” l’opera nella sua interezza, piuttosto che scopiazzare la recensione. E dopo questa premessa non necessaria ma importante per me, vi racconto cosa ne penso di questo libro.
Claudia è una donna che possiede tutto dalla vita, compensata dal suo lavoro di successo e una casa completamente vuota…ebbene sì, il suo roseo presente ha una grossa macchia nera come l’inchiostro posto sulla lettera d’addio del suo fidanzato Marcello che decide di scomparire e dichiarare la sua volontà di togliersi la vita. Destabilizzata da questo shock, sottolineato dalla mancata e concreta idea del vero motivo di tale gesto, Claudia si trascina nella quotidianità fatta da sospiri, freddezza e incapacità di andare avanti. Questo suo malessere, oltre a negarli spiragli di vita, decide di affossare ancora di più il cuore, trascinando anche il fisico, verso il secondo passaggio della vera depressione: l’alcool. La semplicità del gesto, rende tutto molto più semplice e sopportabile ma annulla piano piano, ogni forma di speranza. La sua salvezza sarà proprio un viaggio verso Creta, con la sua casa amica Francesca. Proprio qui conosciamo Alekos, una delle guide più attraenti sulla piazza ma apaticamente lontano anni luce da ogni forma di atteggiamento prevedibile delle persone. Grazie a questa bella e affascinante “distrazione”, la cara Claudia sostituisce (o tenta di provarci) il vizio dell’alcool, con una nuova forma di assuefazione: l’attrazione fisica.
Cosa ne penso di questo libro? Se inizialmente il tema trattato, ha posto un paletto nella mia testa, ho scoperto che quello stesso filo logico ha saputo rapirmi completamente. La turista italiana è un richiamo alle seconde possibilità che solo noi possiamo donarci e l’effettivo coraggio di afferrarle viene esclusivamente dalla voglia di star bene. La perdita di una persona cara, spaventa, congela tutto il nostro essere, ma rivela anche le nostre peggiori paure e insicurezze, sfociando puntualmente nella versione peggiore di noi: i nostri punti deboli. Lo stesso abuso di sostanze dannose, si rivela un buon deterrente attuale e coinvolge sia coloro che del dolore conoscono la consistenza, e sia per coloro che quel dolore sono riusciti ad inglobarlo nel proprio io, perdendo la propria essenza. L’autrice Maria Tina Bruno, ha scelto di parla attraverso la “possibilità” e sperare nel giusto spirito del lettore. Sicuramente la scrittura ricca di descrizioni e dai dialoghi più strutturati, non rende la lettura adatta ad un pubblico giovane. Con questo non voglio insinuare che i più giovani siano stolti ma difficilmente riescono a trattenere l’attenzione alta, per più di tot pagine senza soffermarsi sui social e vedere le news del momento. La velocità avrebbe sicuramente accelerato le cose, ma di contro poteva eliminare tanti passaggi importanti. Consiglio la lettura alle persone che si creano il proprio “tempo” per leggere, assimilare e pensare…crescere con i libri è molto costruttivo ma necessita di volontà. Consigliato.
Alla prossima dalla vostra CAPPELLAIA MATTA.