Recensione – Perfect Love – Simona La Corte

Voglio amare ed essere amata, ma per riuscirci ho bisogno di circordarmi di persone che mi rispettano.

Scheda Tecnica

Trama

Michael Harper è un uomo cinico e disilluso che ha scelto di vivere nella villa di un amico per ritrovare se stesso, con il violino come unico compagno e le onde dell’oceano a scandire le giornate solitarie. Ma l’arrivo di una ospite inattesa scombina l’equilibrio interiore che ha faticato a conquistare.
Kelly Sharp ha accettato l’invito di Hanna a trascorrere un mese a Lagoon State Beach e qui conosce Michael, con il quale è costretta a condividere l’appartamento per una serie fortuita di circostanze.
L’immediata attrazione tra i due si trasforma in una dirompente passione, ma la clessidra del tempo inizia il conto alla rovescia e la vacanza di Kelly giunge al termine.
Michael non è pronto a lasciarla andare; tuttavia, deve fare i conti con il passato, soprattutto se da quest’ultimo si ripresenta la sua ex moglie.
Non appena la marea sembra essersi placata, il destino si diverte a giocare ancora con le loro vite, trascinandoli alla deriva di un viaggio in cui l’amore da solo può non bastare.
Riusciranno, Kelly e Michael, a fronteggiare un’altra tempesta?

Recensione

Benvenuti fanciulli in questa nuova recensione dedicata alla dolce Simona La Corte che, attraverso il suo libro, inaugura e festeggia l’International Kissing Day con Perfect Love dove, un singolo bacio, ha creato tutta la storia. Galeotto fu quel bacio ahahah e le marachelle che contornano tutte le successive azioni. Veniamo a noi.

Per essere il mio primissimo approccio alla scrittura dell’autrice, ammetto che il titolo Perfect Love è stato un bel monito e grande precursore per tutte le mie future aspettative, perché consapevole del significato di una parola così piena di significato e implicite complicazioni. Perfect Love non si auto-incorona “manuale per trovare l’amore”, ma un richiamo ad aprire il cuore e lasciarsi andare alle sensazioni più antiche e vere di noi. Di cosa si tratta?

I protagonisti di questa storia, anche se invasi da situazioni diametralmente opposti, seguono una linea parallela molto simile. Da una parte abbiamo Kelly Sharp, donna formosa e accattivante, che decide di prendere baracca e infinite valige, per un mese di puro relax presso l’abitazione del fidanzato della sua migliore amica, che Simona al mercato comprò ahahah a Lagoon State Beach, Kelly si è prefissata di staccare completamente la spina e ritrovare se stessa, dopo il turbolento scontro con il suo ex, e relativo posto di lavoro. Sola, senza una vera occupazione, la fanciulla desidera solo ripartire da lei, capire cosa desidera veramente e andare avanti. . . ma . . . delle dolci note malinconiche di un violino tanto armonico, quanto pungente, ci porta direttamente a Michael Harper. Vicino di casa, volutamente solitario concentrato solo sul lavoro e la melodia di quel strumento così piccolo, quanto forte; decide di trascorrere le sue giornate senza il contatto di nessuno (tranne l’amico in comune alla donzella, oltre un pianerottolo condiviso con le stessa) perché scottato da un passato che bussa puntualmente alla sua porta.

Il primissimo incontro tra i due protagonisti, verrà sancito proprio dal un vorace, quanto veloce, bacio che sconvolgerà le loro vite, quanto noi lettori. Sicuramente la primissima sensazione di fretta, causato dalla velocità con il quale Simona metterà le carte in tavola, potrà spaventare il lettore ma vi assicuro che questo “immediato scossone” non solo crea grandi aspettative, ma finisce per cambiare un pochetto quello schema ormai consolidato del genere. Non immaginavo di appassionarmi così tanto, perché nella sua brevità, ho riscontrato tutti gli elementi che desidero in un libro: un vero vissuto delle controparti, pepe che sta bene su tutto e quel senso simbolico nei confronti del sentimento per eccellenza. Come anticipato all’inizio, l’obiettivo dell’autrice è principalmente rimescolare ogni certezza che inizialmente porrà all’attenzione del lettore, e mettere in dubbio costantemente qualsiasi cosa. Un po’ come la cara e vecchia vita, cinica e dispettosa, ci insegna: nulla viene regalato, tutto va conquistato.

Essendo ambientato in questo periodo caliente, mi invoglia ulteriormente a consigliarlo come lettura sotto la spiaggia dove puntualmente sbirciate il vicino perché siete diventate tutte rosse dopo una scena super hot ahahah dai che vi vedo ahahah. Ovviamente quella sensazione di cottarella estiva, credo sia voluto dalla stessa autrice per rievocare bei ricordi ad ognuno di noi, e dimostrarci che non è un periodo a fare la differenza ma il cuore che ci mettiamo nelle cose. Anche se, può sembrare di sapere già come andrà la fine di questa storia, vi assicuro che cambierete idea perché i colpi di scena sono tanti e variegati. Ottimo “tono” nelle parti più passionali e amerete la scrittura pulita e diretta, che Simona adotta dall’inizio alla fine. . . sicuramente è un bellissimo modo per approcciarsi alla sua scrittura per la prima volta, come me. E altrettanto sicuramente, sono consapevole delle ulteriori possibilità che potrà sperimentare Simona La Corte e vi consiglio caldamente di leggere Perfect Love anche per il suo prezzo super competitivo.

È ricordatevi fanciulli viandanti. . . l’amore perfetto non esiste. . .ma perfetto per noi, nella sua complessità, sì.

Alla prossima dalla vostra CAPPELLAIA MATTA.

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