La poetessa Anne Carson una volta ha detto: “L’unica regola del viaggio è non tornare come sei partito, torna diverso”.
Scheda Tecnica

- Titolo: Diario di un lavoratore stagionare
- Sottotitolo: Tratto da un disagio vero
- Autore: Giulia Antonia Cordasco
- Editore: Dialoghi
- Data pubblicazione: 11 novembre 2021
- Genere: Narrativa contemporanea, Autobiografico
- Copertina flessibile: 116 pagine
- Cartaceo: 13,30 euro
Trama
Estate 2019. Giulia racconta in prima persona la sua surreale esperienza di lavoratrice stagionale presso uno stabilimento balneare di lusso in Italia. Gli eventi vengono narrati in chiave ironica, attraverso un diario quotidiano in cui sono riportati i dialoghi e i messaggi scambiati coi colleghi, ma anche le considerazioni personali dell’autrice riguardo ciò che sta vivendo. La vicenda inizia a maggio con la risposta all’annuncio di lavoro, i preparativi e l’arrivo in struttura. I primi dissapori si materializzano a giugno quando, alle porte della stagione balneare, la poca chiarezza su chi assumerà il ruolo di vicedirettore renderà difficoltosa a Giulia l’integrazione nel team già confermato. A luglio la situazione degenera. L’incapacità del direttore di organizzare il lavoro e la sua mancanza di professionalità, unite all’improduttiva invadenza del proprietario, causano continui problemi. In più i due, sempre più arroganti, scaricano i loro errori sui dipendenti, che si pugnalano alle spalle senza apparente ragione. L’appendice finale racchiude alcuni utili consigli per i lavoratori, stagionali e non, basati sulle esperienze dirette dell’autrice.
Recensione
Quante volte avete pensato: non vedo l’ora che arrivi l’estate per andare al mare? Anche solo prendere baracca e burattini, prenotare in un posto dove sarai servito e riverito, rilassandoti in ogni modo? Bene, visione e incrociamola direttamente da coloro che, quel paradiso, lo percepiscono solo sui depliant promozionali.
Partiamo di tutte quelle persone che, nel bene o nel male, lavorano in quel luoghi che aprono i battenti pochi mesi l’anno, sperando di fare il “tutto esaurito” con il minimo sforzo. Giulia racconta in prima persona, una precisa fascia di giovani che desidera ardentemente lavorare, ma non riescono a trovare un impiego decente, senza perdere la dignità.
La vita di un giovane catapultata nel classico posto di lavoro stagionale: orari improponibili, ferie inesistenti, straordinari non retribuiti, titolari dal carattere poco raccomandabile e dalle promesse epiche tali da svoltarti la vita, insieme ad altrettante mille sfortune che racconta Giulia nel suo libro.
Sotto forma di diario, sicuramente più edulcorato rispetto al ristretto schema del medesimo, conoscerete ogni singolo aneddoto e situazione dei giovani di oggi. In base allo stile intrapreso, l’autrice non desidera lanciare un comunicato polito per essere eletta a sindaco provinciale, ma portare alla luce cose che ognuno di noi sa in cuor suo, di conoscere fin troppo bene e preferisce rimanere nel silenzio per non avere problemi. Giulia da voce alla sua storia, come altre mille storie, rendendola unica ma rappresentativa per tutti. Si prova grande empatia, dispiacere, come anche…confronto e prospettiva con la propria vita lavorativa.
Consigliato a coloro che desiderano soffermarsi un attimo e pensare…e se Giulia potrà essere un richiamo al cambiamento…ben venga, anche perché le medesime situazioni capitano saltuariamente su tutti i posti di lavoro. Meno part-time + speranza.
Alla prossima dalla vostra CAPPELLAIA MATTA.