Recensione – Come il vento e la pioggia – Stefania D’Angeli

«Che cos’è l’amore? Com’è innamorarsi davvero di qualcuno? Com’è guardare questo schifo di mondo e ridere perché tu ci stai volando sopra?»

Scheda Tecnica

Trama

Inizio del millennio. Le vite dei giovani del Vicolo dei Salici si intrecciano indissolubili. Alessandra, ragazza madre innamorata da sempre di Michele. Giada, tanto bella e sfrontata quanto disillusa. Daniele, playboy immaturo. Loretta, che sfida senza paura i pregiudizi della gente. Beatrice, che sogna il grande amore, sebbene la sua migliore amica, Monica, per un grande amore sia impazzita. Thd e i suoi murales. Yuri e Stefano, e il rock che amano suonare. Il ritratto di un gruppo di amici che, tra musica, amore, scelte a volte sbagliate e un destino dal sapore amaro, si scontrano con la difficoltà di crescere, mantenendo la speranza di poter ricominciare. Anche dopo aver perso tutto.

Recensione

Buongiorno fanciulli in questa nuova recensione dal sapore pieno di ricordi per i più “veterani” di noi, cresciuti a Tre metri sopra il cielo e graffiti con dediche amoreggianti sul muro, ma un dolce richiamo a tutte quelle generazioni sperdute e senza una guida. Sicuramente starete pensando…“ma di cosa sta farneticando la Cappellaia Matta?”…vi parlo di un libro che richiama la mia dolceamara adolescenza, senza tralasciare ogni piccolo cuore amareggiato dalla vita fin troppo presto.

Come il vento e la pioggia racconta la storia di un gruppo di ragazzi, contestualizzato all’inizio del nuovo millennio, a suon di musica, amicizie, amori celati e tanta…troppa…innocenza. Gli stessi amici che vivono separatamente situazioni diverse e medesimi problemi, tutto quello che un cuore giovane non riesce a sopportare…le responsabilità. Completamente soli, in balia del loro istinto e testa, conosciamo personalità diverse e contesti diversi.

Utilizzando l’ordine indicato dalla trama, vi racconto i personaggi che possiedono maggiore valenza e spessore. Da una parte abbiamo Alessandra, una ragazza diventata madre per caso, innamorata persa del suo unico e vero amore Michele che non riesce a capire quanto il suo ruolo è importante per la giovane. Consapevole di non essere sola, grazie ai suoi amici, cerca di rimboccarsi le maniche e cerca lavoro, per alimentare questa “nuova” famiglia piombata nella sua vita, allontanata dal nucleo famigliare proprio per la sua “nuova” vita.
Abbiamo Giada, tanto bella quanto distante da tutto e tutti, distaccata a causa dei pregiudizi delle persone, viene snobbata perché troppo audace e sicura. Ironico, vero? Ci ricordano sempre di essere indipendenti, sicure di noi, senza paure e poi…quando una ragazza ha il coraggio di seguire la sua strada come un toro, senza farsi mettere mai i piedi in testa…non va bene. Ah giusto, è la vita.
Sosia al maschile di Giada, abbiamo Daniele, ragazzotto tutto donne e divertimento, non riesce mai a legarsi con trasporto, correndo ad una velocità sempre costante e mai veramente vera.
Beatrice, enigmatica gattara, reduce da un brutto episodio nella sua vita, dedica anima e corpo alla sua comitiva cercando di seguire ogni problema e sostenere per evitare di perdere ancora qualcuno di molto importante per lei…e l’amore?
Thd, Yuri e Stefano, sono il trio di musicisti per caso, che proprio per un destino burlone, si ritrova sempre nello stesso locale a suonare, fare festa e litigare tra amici.

Una comitiva ampia, variegata ma così simile tra loro. Generazioni diverse, stesso spirito. Proprio come cerca di fare Stefania D’Angeli, è difficile escludersi dal cerchio, tanto presi da uno o più personaggi, seguiamo la corrente degli eventi e comprendiamo il senso unico di ogni singolo problema…siamo lasciati soli, trascinati dal vento, pieni di lacrime che seguono la pioggia incessante dei nostri dilemmi. La paura di non farcela, l’istinto di ribellione, l’insicurezza nel dichiararsi e l’incessante voglia di evasione, sono solo alcuni dei punti toccati dall’autrice, ricordandoci che la vita fa giri immensi ma torna sempre da noi, sotto forma di karma.

Cosa penso di questo libro? Sicuramente la generazione presa in considerazione, è tanto vicina alla mia età (31 anni se volete fare i curiosi ahahah) ed empatizzare diventa super facile, ma confermo che questo libro può avvicinare anche i più giovani attuali. Toccando temi così sensibili, ho molto apprezzato il taglio scelto dall’autrice: ritmo calzante e il linguaggio semplice, aiuta a saltare da testa a testa dei personaggi, capendo ogni stato d’animo ogni volta che cambiamo punto di vista. Sicuramente i personaggi sono tanti e molti vengono analizzati di più di altri, ma facilmente riuscite a comprendere il filo conduttore. Lasciati senza un minimo di speranza, i più giovani tendono ad escludersi, perdersi e sentirsi inutili perché poco responsabili, lasciati allo sbaraglio tendono a non pensare e agire anche contro loro stessi. Tra droghe, tentati suicidi e molta ma molta autocommiserazione, troverete l’opera toccante, forte e vera, anche nella sua forma più semplice. Niente al caso, tutto possiede un senso. Sicuramente non troverete una lettura leggera e le lacrime sono assicurate, ma imparerete una grande lezione che potrebbe cambiare la vostra prospettiva delle cose. Ovviamente la “velocità” scelta dall’autrice, ha reso frettoloso il finale e lasciato un pochetto in disparte qualche figura di meno spicco, ma non si perde sicuramente il senso delle cose perché chiare e tangibili. Fateci un pensierino.

Alla prossima dalla vostra CAPPELLAIA MATTA.

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