Recensione – Complicated Love – Anna Esse

Era di questo che aveva bisogno? Di frottole? Di belle favolette da raccontare poi a mia madre una volta tornato a casa? No, forse per Mark andava bene, ma non per me. Con me, non sarebbero bastate le chiacchiere, avrebbero preteso i fatti e quelli non ero in grado di fornirglieli.

Scheda Tecnica

Trama

Nato in una famiglia troppo impegnata a gestire il lutto che li ha colpiti, Edward è costretto a crescere da solo nell’indifferenza più totale. Questo fa scattare in lui un forte desiderio di lasciare quanto prima il tetto famigliare per trasferirsi a New York, dove vive il suo migliore amico Mark, per cui prova da sempre una grande attrazione. Lui è l’unico in grado di domarlo. Sa come prenderlo e, soprattutto, riesce a soddisfare la sua sete di affetto e attenzioni.
La sera del suo diciannovesimo compleanno, sotto insistenza di Mark, Edward entra per la prima volta in un locale gay dove s’innamorerà a prima vista di Adam, un giovane barman che lavora lì. Ma l’amore è complicato, si sa, e quello tra due uomini, può esserlo ancora di più quando il destino, i rimorsi e i drammi legati a un lontano passato, ci mettono lo zampino.
Edward dovrà fare i conti con la sua curiosità, che pagherà a caro prezzo. Il suo immenso desiderio di rendersi utile, gli si ritorcerà contro ritrovandosi, suo malgrado, coinvolto in avvenimenti di un passato lontano ma che condizioneranno il suo presente, sconvolgendolo.

Recensione

Quante volte abbiamo pensato che l’amore fosse sfortunatamente complicato, difficile da interpretare e pieno zeppo di cambi di rotta? Personalmente, fin troppe volte e mi segue a ruota Anna Esse insieme ai protagonisti della sua storia “complicata”. Veniamo a noi.

La storia ruota principalmente sul personaggio di Edward, distaccato per scelta dalla propria famiglia, lontano da ogni responsabilità, si fionda nella grande mela dove tutti i sogni si realizzano, ma a caro prezzo. Preso dalla sua giovanissima età e voglia di sperimentare ogni forma di divertimento, decide di fiondarsi nel puro intrattenimento e il destino porterà alla primissima rivelazione. Al suo diciannovesimo compleanno, il suo migliore amico conduce Edward in un locale composto solo da gay. E voi direte…ma perché esistono locale che fanno le distinzioni? Purtroppo viviamo ancora nell’età della pietra, dove dobbiamo etichettarci per avere un ruolo…ma passiamo oltre perché verità va oltre. Quella stessa sera, il fanciullo conosce Adam e capisce che la sua omosessualità non è solo un capriccio del momento ma radicato in lui. Il sentimento che lega i due giovani e pieno di complicati dettagli da stabilire, rincorrere ed evidenziare. Tra passato, presente e una forte emozione che vuole sfociare in un futuro, Edward dovrà scoprire cosa si cela dietro il cuore e non sempre le risposte possono piacerci.

L’autrice ha deciso di costruire un personaggio molto “giovane”…tra atteggiamenti incoscienti, egoismi blandi e pensieri fin troppo immaturi…avrete la sensazione che Edward tendi ad allontanarsi dal lettore, piuttosto che esser capito. Il suo carattere tanto estroverso, potrebbe avvicinarci molto ai più giovani (target al quale consiglio l’opera) ma storcere il naso a chi l’adolescenza è rimasta solo nello spirito.

L’amore tra due persone, che siano dello stesso sesso oppure opposti, provoca sempre diverse complicazioni caratteriali, comportamentali e della semplice esperienza di vita. Tra amici e battibecchi vari, avrete modo di capire il cuore dei due ragazzi. Sicuramente la storia poteva essere più “equilibrata” perché avendo due “ritmi” tanto discordanti, può risultare controproducente. L’inizio lento e strascinato, poteva essere snellito a favole della seconda parte più “ricca” di dinamiche, colpi di scena e costruzione dei personaggi. E a sua volta, spalmare le diverse argomentazioni nel tempo, avrebbe reso meno “eccessivamente problematico” la seconda parte. Un editing potrà aiutare ad eliminare e rimescolare le carte in tavola. Ho trovato onorevole l’obiettivo dell’autrice e reputo che la storia in sé parti da una buona base, ma sicuramente ha bisogno di una guida. Un pubblico giovane potrà assaporarlo senza problemi, presi dalle diverse emozioni…noi grandicelli, tendiamo a mettere il puntino sulle i dove necessario. Anche una miglioria nell’impaginazione e nella sillabazione, gioverebbe nella sua completezza. Un libro che consiglio, con le dovute specifiche, ma dal valore tangibile. Un grande incoraggiamento all’autrice e mi butterò subito sulla sua seconda opera, L’altra me, quanto prima.

Alla prossima dalla vostra CAPPELLAIA MATTA.

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