Recensione – Storia di un ospite – Diego Galdino

Avevo deciso, allora, di restare nell’ombra per qualche secolo e di continuare a spostarmi da una parte all’altra della Terra, mettendo qua e là il mio zampino per accelerare ogni tanto il processo evolutivo e tecnologico dell’umanità.

Scheda Tecnica

  • Titolo: Storia di un ospite
  • Autore: Diego Galdino
  • Editore: ‎ Bertoni Editore
  • Data pubblicazione: 20 maggio 2022
  • Genere: Fantascienza
  • Copertina flessibile: 196 pagine
  • Cartaceo: 15,20 euro

Trama

Nell’ottanta avanti cristo Lexys precipita sulla terra con una capsula di salvataggio. Ha l’aspetto degli umani, ma è mentalmente superiore ed il suo corpo non invecchia. Si prefigge un obiettivo, conquistare il pianeta Terra. Giulio Cesare, Napoleone, Hitler, saranno stati umani davvero? Fin dove si è spinto Lexys? E se ci fosse una famiglia che da secoli si tramanda la missione di fermarlo? Cosa si cela dietro ai fasti e alla fine degli uomini più conosciuti della storia dell’umanità? E se Lexys fosse ancora tra noi?

Recensione

Benvenuti fanciulli in questa nuova recensione dedicata all’opera più insospettabile nel panorama fantascientifico, che riesce ad ammaliare tutti i cuori con le sue storie dolci e forti, arrivando a gamba tesa nel suo esatto opposto. Vi presento, proprio il giorno della sua uscita “ufficiosa” in tutti gli store online e librerie fisiche, Storia di un ospite pubblicato da Diego Galdino con la Bertoni Editore.

Mai avrei immaginato di ritrovarmi qui a condividere con voi questo momento, perché raramente si trovano autori capaci di cimentarsi in generi diversi e uscirne vincitori. Motivo per il quale, avevo una grande ansia/aspettativa in merito. Di cosa tratta Storia di un ospite?

Nelle più remote terre, un alieno si trova catapultato lontano da casa, senza possibilità di ritorno e propositivo nei confronti del suo destino, questa entità decide di amalgamarsi al genere umano e diventare un ospite costante nella nostra storia. Ripercorrendo i nostri capi saldi, notiamo quanto le somiglianze delle cose, portano alla riflessione concreta e introspettiva della mano “calcolatrice” di qualcosa di più grande di noi.

Dovevo perciò smettere di essere Napoleone Bonaparte per mettermi alla ricerca di un altro uomo che mi avrebbe consentito di realizzare il progetto che non ero riuscito a portare a termine nemmeno in quella seconda occasione.

Storia di un ospite è un viaggio, tra passato e presente, senza esclusioni di colpi e di effettive indagini per comprendere al meglio, cosa muove e spinge colui che vive alle spese delle nostre vite. E senza allontanarsi dall’obiettivo primario, giungerà all’orecchio un colpo di scena accattivante che porterà dinamicità al tutto.

Come anticipato prima (senza entrare troppo nel dettaglio per evitare spoiler), Diego ha saputo incastrare tanti “momenti” storici decisivi e importanti per noi, dando una nuova visione e “idea” di come sono andate effettivamente le cose. In verità, desidero torturare l’autore di domande, per saperne di più…che ne dite?

«Figliolo, tu pensi che nell’universo noi siamo gli unici esseri viventi?»
Giova, allora, aveva sorriso e, alzato lo sguardo, aveva osservato con attenzione quella miriade di puntini luminosi che facevano da cornice alla luna, la quale sembrava tanto vicina da poter essere toccata con un dito.
«Perché, padre, hai per caso visto qualcuno che scendeva dal cielo?»

Cosa ne penso di questo libro? Trovo accattivante la volontà di accompagnare il lettore tra cenni storici e riferimenti tangibili, senza mai risultare pesante o tediante. Fino a prova contraria, si tratta di un libro di piacere, e non un manuale scolastico dove alla fine dovete rispondere alle domande per passare l’esame. Ho accettato e sostenuto questo “tono” usato dall’autore. Troverete stimolante il mix di storia, indagine e complotti, dal ritmo calzante e veloce (tramite capitoli super brevi). Sicuramente la nota fantascientifica, è presente…tanto…all’interno dell’opera e se questa prospettiva non vi solletica, nessun problema. Ma se avete pensato, almeno una volta nella vita che non siamo soli, è un libro perfetto per voi. Complimenti a Diego per questa bellissima storia e grazie per non averci tediato con un mattone ahahah non vedo l’ora di sapere cosa farai uscire dal cilindro la prossima volta.

Alla futura recensione dalla vostra CAPPELLAIA MATTA.

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