Recensione – It ends with us – Collen Hoover

È stata una fortuna.
Sì, piango.
Ma mi riprenderò. È nella natura umana guarire le vecchie ferite prima di costruire un nuovo strato di pelle.
Tutto qui.

Scheda Tecnica

  • Titolo: It ends with us
  • Sottotitolo: Siamo noi a dire basta
  • Autore: Collen Hoover
  • Editore: Sperling & Kupfer
  • Data pubblicazione: 1 marzo 2022
  • Genere: Contemporary romance
  • Copertina rigida: 330 pagine
  • Cartaceo: 15,10 euro
  • Ebook: 9,99 euro

Trama

È una sera come tante nella città di Boston e su un tetto, dodici piani sopra la strada, Lily Bloom sta fissando il cielo limpido e sconfinato. Per lei quella non è una sera come tante. Poche ore prima, ha partecipato al funerale del padre, un uomo che non ha mai rispettato, che le ha strappato l’infanzia e Atlas, il suo primo amore. Mentre cerca di dimenticare quella giornata tremenda, viene distratta dall’arrivo di Ryle Kincaid, un affascinante neurochirurgo totalmente concentrato sulla carriera e sull’evitare qualunque relazione. Eppure, nei mesi successivi, Ryle sembra non riuscire a stare lontano da Lily e alla fine cede ai sentimenti e all’attrazione che prova per lei. Dopo una vita non sempre facile, la ragazza ha tutto quello che desidera: il negozio di fiori che ha sempre sognato di aprire e un fidanzato che la ama. Tuttavia, qualcosa non torna: Ryle a volte è scostante e inizia a mostrare un lato pericoloso, in particolare quando Lily rincontra per caso Atlas. Pur non sentendosi al sicuro con Ryle, Lily si rende conto in fretta che lasciare chi ci fa del male non è mai semplice. Troverà allora il coraggio di dire basta?

Recensione

Quanto possono dover le aspettative? Direi parecchio perché, nel mio caso, hanno alterato l’esperienza vissuta con questo libro. Consapevole del mio pensiero diverso, vi annuncio che l’opera in questione ha saputo trasmettermi diverse sensazioni, ma non ha preso il mio cuore come desideravo. Primissima esperienza con la scrittura di Collen Hoover, ho deciso di iniziare dalla primissima traduzione intrapresa dalla Sperling & Kupfer, seguendo l’andamento delle pubblicazioni perché incuriosita dalla scelta della stessa.

Con una trama piuttosto “spoilerosa” da sola, conosciamo la vita di Lily nel momento più “strano” della sua vita: l’imminente scomparsa del padre. La stessa ragazza, non nasconde il suo profondo odio e disprezzo per questa figura genitoriale, troppo violenta con la madre e senza scrupoli altrui per apparenza e finta perfezione sociale. Lily cresce con l’esigenza di evitare ogni forma di fiducia nel genere umano, maschile…anche se…nel suo passato, un lato positivo è soprattutto cicatrizzato con lei. Un’amara voglia di amare, decide di affidarsi all’estroso neurochirurgo Ryle: uomo ligio al suo lavoro, ambizioso nella carriera, schivo nelle relazioni…ma la fragilità di Lily, inizieranno ad entrare nella pelle del fanciullo.

Tutti gli esseri umani sbagliano. A determinare il carattere di una persona non sono gli errori che commette, ma il modo in cui li considera e li trasforma in insegnamenti anziché in giustificazioni.

Una storia apparentemente “già scritta”, inoltra come tematiche la violenza domestica e il rapporto tra il “dire” e il “fare”. Un filo fin troppo sottile, facilmente giudicabile esternamente ma difficile da concretizzare nel vivo, pone il giusto accento al “silenzio” celato da mille scuse e infinite giustificazioni, rimanendo saldo all’ideale di negazione totale. La violenza (di natura) non è mai giustificata, concessa, concepibile e accettabile. Colleen Hoover ha scelto di narrare una situazione estremamente attuale, utilizzando come elemento predominante il legame matrimoniale e il ruolo della donna sottomessa e silenziosa della coppia, comprensiva degli sbalzi d’umore maschile e succube di ogni schiaffo o violenza ricevuta.

La scrittura è molto scorrevole, i capitoli volano e le situazioni lasciando tante piccole domande inespresse nel nostro inconscio. Piccoli campanellini d’allarme per chiunque vive o si sente dentro questo labirinto infinito. La prospettiva duplice del tema, aiuta a concretizzare quanto la vita sia una ruota che gira e molto probabilmente punterà proprio te, per il prossimo giro sulla giostra.

Ma…ebbene sì, abbiamo un ma…personalmente ho trovato un messaggio contraddittorio. L’autrice ha cercato di mostrare quanto il silenzio sia logorante e artefice del dolore, vogliosi di libertà e serenità che ognuno di noi merita. Ma, se da una parte la protagonista si lamenta della madre e della mancata decisione di intervenire in maniera drastica con la chiamata della polizia, quando le cose si proiettano della sua vita, nessuno reagisce…tutti sanno e nessuno parla…perché ? Non torniamo sempre allo stesso punto?

Altro problema riscontrato, per me, è la velocità dei contenuti. Le dinamiche sono tante, consecutive e incessanti tanto da rendere alcuni momenti troppo frettolosi e superficiali (inteso come argomentazione e non per la tematica), riducendo tutto ad una serie di momenti vissuti veloci. Per essere una donna empatica, devo dire che le lacrime non sono mai uscite nel corso della storia.
Anche l’aspetto, sogno nascosto della protagonista, viene narrato come una mera cornice e non come parte integrato della crescita/forza della stessa. Enfatizzare l’indipendenza della persona, poteva mostrare il coraggio nella “sopravvivenza” senza il sostegno di nessuno.

Un libro dall’intento onorevole, dalla giusta spinta ma non perfetto. Consigliato alle persone che vogliono comprendere la psicologia dell’uomo e il desiderio di trovare il coraggio di cambiare la propria vita ma spaventati dalle ritorsioni. SIAMO NOI A DIRE BASTA…SEMPRE!!!

Alla prossima dalla vostra CAPPELLAIA MATTA.

Un pensiero riguardo “Recensione – It ends with us – Collen Hoover”

  1. io credo che l’intento della scrittrice, che ha vissuto in prima persona questi avvenimenti, sia stato proprio quello di renderlo veritiero. in quasi tutti i casi di violenza sulle donne ci si gira dall’altra parte. tutti sanno ma non fanno niente.

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