L’amore non era altro che un mistero inspiegabile di cui si conoscevano solo i sintomi. Potevi cantarli, recitarli e perché no, disegnarli, ma restavano solo sintomi di qualcosa di irrazionale.
Scheda Tecnica

- Titolo: Take my breath away
- Autore: Giada Grimaldi
- Editore: Independently published
- Prima edizione: 6 ottobre 2019
- Seconda edizione: 22 marzo 2022
- Genere: romance
- Copertina flessibile: 257 pagine
- Cartaceo: 8,84 euro
- Ebook: 0,99 euro
- Kindle Unlimited: disponibile
Trama
Alessia Molinari era un prodigio. Ogni suono del mondo per lei diventava danza. Ne avevano consapevolezza i genitori, se ne erano accorti i pezzi grossi che l’avevano rubata all’Italia per la soleggiata California. Oggi a venticinque anni ha tutto, fama, successo, soldi, una bella casa, amici fidati che la amano e insegna in una delle accademie più importanti del mondo. Una vera oasi felice, pronta a dar vita ad un progetto che aiuterà tanti ragazzi di strada ad avere un posto nel mondo della danza, in lizza per vincere il premio più ambito dai coreografi di tutto il mondo non può desiderare altro dalla vita…fino all’incontro con Lucas. Dissoluto fino al midollo, arrabbiato con il mondo, drogato e alcolizzato sfinito dalla vita, sconvolge la sua isola di pace, la sua bolla perfetta in cui vive capovolgendo tutto il suo mondo. Per la prima volta Alessia sente di essersi ingannata per tutta una vita, lei che racconta l’amore con la danza, non fa altro che mostrarne solo un desiderio mai provato, un sogno mai fatto, un’ emozione mai vissuta. Tra Los Angeles e Londra, tra spettacoli e gare di ballo, tra invidie e amicizie Lucas e Alessia si scontrano, si cercano, si trovano per poi distruggersi e salvarsi come in una partita senza regole dove le carte si mescolano continuamente, ma dove entrambi finalmente iniziano a vivere.
Recensione – Take my breath away – Giada Grimaldi
Buongiorno fanciulli, oggi parliamo del libro di Giada Grimaldi che ringrazio anticipatamente per la copia cartacea e sono onorata di parlarne sul blog. L’amore non era altro che un mistero…
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