Recensione – Lo scorpione di Mercurio – Stefano Menegotto

«Troppo breve è stata la tua punizione, troppo breve è stato il tuo calvario, il tuo castigo; se non che estrema nemesi per altri due secoli e trenta decadi dovrai tribolare.»

Scheda Tecnica

  • Titolo: Lo scorpione di mercurio
  • Autore: Stefano Menegotto
  • Editore:‎ Independently published
  • Data pubblicazione: 4 luglio 2021
  • Genere: Dark Fantasty
  • Copertina flessibile: ‎295 pagine
  • Cartaceo: 8,94 euro
  • Ebook: 2,69 euro
  • Kindle Unlimited: disponibile

Trama

Cosa succede a una ragazza superficiale e bisbetica che viene invasata da un semidio del metallo liquido? La creatura uccide chiunque gli capiti a tiro emanando dalla fanciulla i suoi argentei aculei, ma allo stesso tempo è condannata a difendere la giovinetta posseduta da ogni possibile minaccia.
Costringerà Safiya, dopo efferati atti di sangue, a scappare dal suo paesino natale e ad addentrarsi nell’arido deserto, dove sarà costretta a fronteggiare bande criminali di nani mulatti e centauri malavitosi. Ma la vera minaccia di quelle roventi sabbie sono blasfemi abomini, che insieme ai loro creatori sono pronti a riportare il primordiale caos nel continente di Alba.

Recensione

Benvenuti fanciulli in questa nuova recensione tanto curiosa per la scelta proposta. Ringrazio l’autore Stefano Menegotto, per avermi proposto il suo libro che cerca di allontanarsi dalla consueta struttura narrativa dei fantasy, facendo catapultare il lettore nella storia più stravagante dell’ultimo periodo. Entriamo nel vivo…ovviamente niente spoiler ma un remix di varie informazioni palesate dalla copertina/titolo o dalla trama pubblicata dall’autore.

«È passato tanto tempo da quando ho adempiuto al tuo primo verdetto. Mi ricordo il volto del ragazzo, la sua pelle liscia, l’aspetto fragile, tipico della loro specie. Camminerai ancora tra questi esseri dalle ossa calcifere e dal sangue vermiglio, fino alla esenzione delle tue colpe, come i Perfetto hanno sentenziato.»

La protagonista di questa storia è Safiya, una ragazza particolarmente egoista, egocentrica ma soprattutto sfrontata che la stessa Blair di Gossip Girl risulta una cugina di decimo grado. La storia è ambientata in un luogo fatto da distese di sabbia, deserti inesplorati e piccoli villaggi dove tutti si conoscono, fin troppo bene. È su questo scenario conosciamo il presente di Safiya, fatto dal susseguirsi di commissioni per la mamma, un rapporto altalenante con la famiglia e una cotta stratosferica per il figo della situazione. Cosa può andare storto? Mmh…fatemi pensare…forse essere pizzicata da uno scorpione e scoprire di esser diventati il copro ospitante di un demone poco amichevole…oppure comprendere che quello stesso demone fatto di mercurio, brama il sangue più del mio caffè mattutino? Ebbene sì, la cara Safiya dovrà gestire a modo suo, uno dei più antichi mali della Terra. E non abbiamo a che fare con il genio della lampada dove si esprimono desideri. In questo caso, l’unica persona che possiede il vero controllo, è il demone stesso.
Tralasciando l’infinita forza bruta, il caro ospite pestifero, sarà una vera spina nel fianco della giovane. Entrerà nella sua testa, stravolgendo ogni sua idea e creando nuove esigenze primordiali; considerando il caratteraccio di quest’ultima…è tutto dire.

Ovviamente la storia prenderà una piega molto variegata, comprendendo personaggi di dubbia lealtà, scontri al limite del drastico e dialoghi a suon di cattiverie tra Safiya e il suo “amichetto”. Come accennato poc’anzi, avendo a che fare con un demone assetato fino all’inverosimile, le scene (in diversi casi) sono crude e senza tanti filtri. Quindi in caso di particolari lettori “influenzabili” consiglio di evitare perché potrebbero risultare “troppo” per le persone poco propense alla violenza d’impatto.

Ma se abbiamo da una parte un demone accanito e violento, la vera protagonista indiscussa è proprio Safiya perché la sua personalità spigliata e forte, risulterà evidente al lettore fin dalle prime pagine. Essendo molto invadente e prepotentemente presente, il suo modo di porsi e “rispondere” potrà essere apprezzato oppure odiato da chi si approccia a lei. La scrittura approfondita e ricercata, anche se semplice e mai stucchevole, dimostra le capacità dello scrittori di saper descrivere un personaggio così tanto controverso. Personalmente, il legame tra me e Safiya, non è mai stato così labile al punto da affievolirsi con il passare delle pagine e non sopportarla per il restante finale. Se prendiamo questo aspetto come un dato oggettivo, bisogna complimentarsi con Stefano per la sua capacità di “interpretare” la struttura narrativa ma dall’altra penso, ripetendo il giudizio personale, che la figura “dell’eroe” di turno debba cercare un punto d’incontro con la persona dall’altra parte della barricata e il più delle volte, si spera essere una figura positiva e propositiva…in questo libro, a tratti, la stessa Safiya gode nell’uccidere le persone senza provare un vero senso di colpa che duri più di un battito di ali.

In conclusione trovo che Lo scorpione di mercurio sia una storia particolare e diversa dal solito, ma dal risvolto molto soggettivo perché bisogna interfacciarsi con uno dei personaggi più controversi, a tratti odiosa, delle mie ultime letture e parla Miss Empatia che riesce a trovare un filo di comunicazione anche con la busta della spesa. Forse un carattere più affine al suo, può apprezzare meglio di me questo libro e sorvolare alla vista del tanto sangue. Una pulizia dai refusi qua e la, occhio all’impaginazione, un prezzo accessibile, ed abbiamo il libro più soggettivo del 2021. Avete letto questo libro? Fatemi sapere tramite un commentino.

Alla prossima dalla vostra CAPPELLAIA MATTA.

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