Hello flowers! Oggi vi parlo di un libro davvero particolare, di quelli che potete leggere e rileggere perché, a siccome delle scelte che farete, leggerete una storia diversa, si tratta di Un Natale con Emma, il libro interattivo di Romina Angelici, edito Pubme. Romina è una appassionata della Austen e in questo racconto ha immaginato quello che, di solito, nei romanzi della famosa autrice inglese, non leggiamo mai, ovvero come trascorrono le festività natalizie. Nell’introduzione ci viene spiegato tutto per filo e per segno, infatti è diviso in Introduzione, protagonisti e premesse, è interessante, certo ma, nell’insieme sono ben ventidue pagine in un libro che, in totale, ne conta un centinaio, dunque usarne un quarto per l’introduzione, a mio modesto parere, è un po’ troppo e potrebbe annoiare.
Scheda Tecnica

- Titolo: Un Natale con Emma
- Autore: Romina Angelici
- Editore: PubMe
- Collana: Literary Romance
- Data pubblicazione: 17 dicembre 2020
- Genere: Libro-game
- Copertina flessibile: 112 pagine
- Cartaceo: 9,99 euro
- Ebook: 0,99 euro
- Kindle Unlimiter: disponibile
Trama
Siamo a Highbury. Esattamente un anno dopo i fatti narrati da Jane Austen in Emma. John e Isabella sono arrivati ad Hartfield per trascorrere il Natale come da tradizione e quest’anno Emma ha deciso di dare un ballo proprio la Vigilia di Natale. A impegnarla subito però, e sicuramente più del dovuto, non sono tanto i preparativi per il ballo, quanto i suoi ospiti, sua sorella e suo cognato. Quest’ultimo in particolare, John Knightley, si comporta stranamente, è insolitamente attivo e socievole, diversamente dal solito. Attenta a non disturbare troppo Mr. Woodhouse, a non irritare suo marito George, e a proteggere Isabella, Emma si ritroverà immischiata in quella che sembra a tutti gli effetti una illecita liaison di suo cognato John con Miss Prince, un’insegnante della scuola per signorine di Mrs. Goddard. Tutto questo metterà a rischio il Natale? Emma sarà in grado di salvarlo o di rovinare tutto? Divertitevi a scoprirlo tra le pagine del libro e se non vi piacerà il finale, nessun problema, potrete sempre tornare indietro e scegliere quello che più vi aggrada! Buona lettura e buon divertimento!
Recensione
Evidentemente le festività natalizie sono considerate una occasione di riunione familiare, da trascorrere in casa e tra parenti stretti, ma anche di frequentazione sociale con visite o pranzi.
Come vi accennavo prima, è interattivo, cosa significa? Per chi non lo sapesse, vuol dire che, a fine capitolo, l’autore vi fa una domanda, de tipo: cosa vuoi che faccia il personaggio X? Se vuoi che faccia Y vai al capitolo 2, se vuoi che faccia Z vai al capitolo 3. Purtroppo ho letto pochissimi libri interattivi, non se ne trovano molto, ne ricordo uno davvero fatto bene della collana Piccoli Brividi. Purtroppo le scelte non sono così tante, mi aspettavo più “interattività”, altro aspetto che non mi ha convinto sono stati i dialoghi. Il libro è scritto davvero bene, non vi sono refusi di scrittura, anche se ne ho trovato qualcuno nell’impaginazione, belle descrizioni, uso sapiente della lingua ma… mi ha un po’ annoiato e credo sia dovuto soprattutto ai dialoghi o, per meglio dire, alla loro assenza. So bene che Romina ha cercato i tutti i modi di rifarsi allo stile originale della Austen che, ovviamente, è inimitabile però io avrei preferito qualche dialogo diretto in più al posto dei numerosi indiretti, un esempio è questo:
Mrs.Goddard la fece entrare nel suo salottino e invitandola ad accomodarsi le domandò in che cosa potesse esserle utile. Emma spiegò di essersi trovata per caso a passare da quelle parti, avendo avuto alcune commissioni da sbrigare a Highbury e di aver pensato di rinnovare di persona il suo invito, dicendosi al contempo curiosa di sapere quali delle sue insegnanti Mrs. Goddard avrebbe portato con sé a Hartfield. Quando le fu risposto dalla direttrice che sarebbero state liete di accompagnarla e di intervenire Miss Prince e Miss Heywood, come credeva di averle già anticipato peraltro ma aveva così tanti pensieri per la testa che doveva aver dimenticato di fare menzione dei loro nomi, Emma chiese di poterle incontrare.
Come vedete, questo modo di narrare appesantisce la narrazione. Anche le scelte del gioco sono limitate, mi aspettavo più azione, ma perché memore di altri libri, quasi sempre gialli, scritti nello stesso modo e si sa, con i gialli è più semplice. Ovviamente è interattivo perché, sebbene non sia un giallo, c’è un piccolo mistero da risolvere e questo tiene il lettore sulle spine. Diciamo che tutto il racconto gira esclusivamente intorno a questo mistero, il che un po’ mi ha delusa, soprattutto dopo una introduzione incentrata sull’importanza di descrivere il Natale ai tempi della Austen.
Dopo quelle pagine io mi aspettavo più scene che descrivessero il vero Natale, le decorazioni in casa, le abitudini e anche più capitoli sulla vita matrimoniale di Emma e sul rapporto fra i coniugi: poco e niente, i due a malapena si incrociano e si scambiano qualche parola e sul Natale, escluso un ballo, nemmeno mezza parola, potrebbe essere Pasqua, Capodanno, ferragosto… non farebbe differenza. Essendo interattivo sono presenti più finali, non resistendo alla curiosità li ho letti tutti e… a parte il finale al quale ero arrivata naturalmente con le mie scelte, gli altri li ho trovati un po’ “arraffazonati”, cosa significa?
Che è chiaro qual è il vero finale e quali quelli inventati per il giochino ma questo non è corretto. In un libro interattivo tutti i finali hanno la medesima validità e quindi tutte le scelte devono essere curate nello stesso modo. Passiamo alla forma, a parte l’impaginazione di cui già vi ho parlato, c’è la copertina che non mi ha convinta, è caotica e il titolo non si legge molto bene, il paesaggio scelto non è nitido, ci sono troppi elementi, e fa a pugni con il bordeaux del titolo.
Nell’insieme il racconto non è male, è scorrevole, a tratti divertente, preciso ma… ma mi aspettavo di più, anzi, no, visto il titolo, Un Natale con Emma, mi aspettavo decisamente altro, questo racconto sarebbe stato perfetto se non si fosse chiamato “Un Natale con Emma”, poteva essere un normale racconto storico o regency, ma quel titolo, se da un lato dona pubblicità, dall’altro alza tantissimo l’asticella delle attese nel pubblico. Faccio comunque i miei complimenti a Romina, per l’impegno messo in quest’opera e spero di poter leggere presto altri suoi lavori!