Recensione – Natale con i suoi – Valentina Vanzini

Siamo arrivati!!! L’abbiamo atteso…l’abbiamo bramato e alla fine siamo arrivati a quel preciso periodo dell’anno dove vorresti scappare alle Canarie, ma ti ritrovi a mangiare come un dannato, stressarti per i regali e affaccendarti per arrivare alla fine dell’anno ancora sano di mente…mica mi sarò trasformata nel nuovo Grinch? Bene, perché viene in nostro soccorso una serie di storie natalizie che cospargeranno brillantini e lucette all’interno del blog…ora si ragiona!!!

Scheda Tecnica

Trama

Matilde Fanti sta per sposare l’uomo dei suoi sogni. Federico è bellissimo, romantico, appassionato e… suona il sassofono da Dio! In questo quadro perfetto c’è solo un piccolo, insignificante particolare che continua a tormentarla: non ha ancora conosciuto la sua famiglia. Natale è l’occasione perfetta per incontrare i futuri suoceri: qualche giorno in montagna nello chalet dei Muzio, fra canti natalizi, baci sotto il vischio e cioccolate calde davanti al camino. Ma quando arriva in Abruzzo la realtà si rivela molto diversa da come l’aveva immaginata. La casa di famiglia è in realtà un’inquietante cascina nel bel mezzo dei boschi, senza riscaldamento né acqua calda. Sua suocera continua a preparare piatti che metterebbero alla prova anche gli stomaci più forti, la nonna non fa che scambiarla per la ex di Federico e i fratelli più piccoli l’hanno presa di mira con scherzi sempre più pesanti. Ah, e poi c’è Rocco Muzio che si rifiuta di uscire dalla sua stanza perché è arrabbiato con il figlio! Matilde si ritrova a condividere la stanza con suor Anselma, la zia che non la vede affatto di buon occhio. Nonostante ciò non ha nessuna intenzione di arrendersi. Conquisterà i suoi futuri suoceri entro la Vigilia e si riavvicinerà a Federico, che ora sembra fin troppo distratto e lontano. Mancano pochi giorni a Natale: non sarà poi così difficile… o forse sì?

Biografia

Valentina Vanzini è nata nel 1987 ed è laureata in Educazione e Sistemi Editoriali all’Università di Roma Tor Vergata. Lavora da anni sul web come editor in chief e copywriter, ma non ha mai trascurato la passione per la scrittura. Mia suocera è un mostro è il suo primo libro pubblicato dalla Newton Compton.

Recensione

Come primo riscaldamento, la Cappellaia Matta e Jesslibri hanno deciso di proporvi una veloce novella della cara Valentina Vanzini che ritorna con una sferzata di…ehhhhh ci arriviamo…ma prima un po’ di spam inerente alla sua precedente pubblicazione che ha deliziato la nostra estate a suon di risate.

Jesslibri: Prima di parlarvi di Natale con i suoi di Valentina Vanzini, ho una piccola premessa da fare:  non sono solita leggere storie natalizie, o meglio… ne leggo poche e giusto nei giorni di festa, ma anche se non è ancora dicembre, non potevo non leggere questa carinissima novella. Che poi… carinissima… nonostante le poche pagine ho perso il conto di quante volte mi sono trovata con le lacrime agli occhi dalle risate.
C’è da dire che la storia non è esageratamente incentrata sul Natale. C’è anche da dire che avendo letto il romanzo dell’autrice, avrei preferito si discostasse un po’ da alcune tematiche, ma devo ammettere che è stato bello entrare nella testa di Matilda che è prossima alle nozze ed entusiasta di ciò, fiera del compagno che ha accanto, amante del Natale e con tanta voglia di conoscere i suoi suoceri.
Vi dirò… Federico, lo sposo, fa quasi da contorno alla storia, più che altro si apprende il rapporto con la sua “stramba” famiglia (e ho messo stramba tra virgolette perché la mia è anche peggio), ma soprattutto si vede come Mati si approccia a loro. O meglio, principalmente come si approccia al loro bagno. E sì, lo dico ridendo, perché al solo pensiero dei cibi strani e non commestibili, alla suora e al bagno, non posso che ridere.
Trattandosi di una novella si legge molto velocemente, ma posso dirvi che non è tempo perso, perché ci si diverte ed è ben scritta. Che dire? Ve la consiglio, molto carina. 

Scatto la foto e sorriso ancora. Si può essere più in estati di così? Non credo!
Non resisto e ne faccio qualcun’altra, più seria. In fondo ho bisogno di prove fotografiche per quando racconterò ai miei figli la sera in cui il loro papà ha chiesto la mia mano inginocchiandosi sulla terrazza di un ristorante affacciato sul Colosseo.
(Che c’è un gelo pungente e che l’umidità di dicembre mi si è infiltrata nelle ossa penso che lo ometterò!).

Cappellaia Matta: Un po’ tratto dal mood commedia, scopriamo la storia di Matilde Fanti, una donna “arrivata” al grande zen assoluto: un buon lavoro, una famiglia alle spalle salda, un ‘uomo che farebbe girare la testa a tutte le donne e un “brillocco luccicoso al dito: cosa poteva chiedere di più?
Ah sì, conoscere i suoi!
Anche se apparentemente richiama le note di “Mia suocera è un mostro” perché ci troviamo a conoscere una famiglia piuttosto strana, il risvolto risulta indirizzato verso un concetto diverso. Spostandoci dalla capitale in Abruzzo, notiamo che la famiglia del futuro sposo, “tecnicamente” non risulta estremamente normale, anzi faranno impazzire subito una protagonista rapita dagli eventi che non fermeranno lo spirito natalizio intrinseco nella novella. Essendo palese l’impronta dell’autrice, capite subito il mood litigarello intrapreso e dopo qualche gag, inizierete a sentirvi più in confidenza con la storia.
Tra una protagonista uscita da uno spot dei panettoni di Natale, accompagnata dalle canzoncine in sottofondo, passando da una famiglia che cucina pietanze discutibili e tradizioni altrettanto da rivisitare, le risate risuonano come un suono melodioso. Sono consapevole che questa tipologia di “comica” ironia, può non accontentare tutti i palati ma la lettura resta sempre un discorso molto soggettivo. Per essere una novella composta da una sessantina di pagine, mi sono divertita e soffermata sulla morale finale. Aggiungerei che, nel caso non abbiate letto nulla della donzella, questo è un’ottimo punto di partenza.
Ammetto che mi aspettavo un “registro” un pelo diverso, ma nel complesso è una piacevole novella natalizia per iniziare con il piede giusto. Occhi ai drammi famigliari, che la Vale ci va a nozze ahahah. Consigliato a chi desidera una scrittura calzante e diritta al punto, con della commedia e delle ironiche punzecchiate alle tradizioni, che ci piacciono.

Alla prossima dalle vostre CAPPELLAIA MATTA e JESSLIBRI.

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