Recensione – L’Inferno è femmina – Arianna Petracin

E, non capisco perché, mi sembra la cosa più ovvia e più naturale del mondo. Se è un sogno, mi sveglierò nel mio letto chiedendomi quale cocktail mi abbia fatto male. Ma se non lo fosse?

Scheda Tecnica

Ursula Kemp
Collana Fantasy

Ursula Kemp, giustiziata nel 1582. Accusata di far ammalare i vicini e di trarre potere da diversi famigli, animali che possedeva nella sua dimora.

Trama

Becca sta per compiere diciannove anni, ha degli occhi eccezionalmente chiari e un carattere eccezionalmente forte. Alla vigilia della sua festa, le viene svelato un segreto che nemmeno lei sapeva di celare. Così inizia la sua nuova vita in un mondo che le è congeniale, perché la perfezione non è umana, ma divina. Oppure…
L’inferno è femmina è un fantasy ironico, ambientato in un inferno colorato e barocco, estremo come la giovinezza. Tra demoni spietati e giocosi, angeli algidi e licantropi fedeli si dipana la vicenda di Becca, che di quel mondo è la quintessenza al femminile

Recensione

Benvenuti fanciulli in questa infuocata recensione che presenta, su questi schermi, la primissima collaborazione con la Dark Abyss Edizioni, nuova realtà editoriale che si proietta sull’originalità attraverso collane specifiche e un relativo concept dedicato all’ideologia più oscura delle streghe, viste con una prospettiva diversa tanto da dedicare per ogni singola collana, il nome di una strega realmente esistita.

Considerando la mia grande propensione, più volte decantata, sulle diverse sfumature fantasy; questo titolo rientra a gamba testa nei miei gusti personali e offrire il giusto spettacolo che viene espresso già dal titolo eloquente. Giustamente solleticata, la mia curiosità era proiettata sia nei confronti del soggetto (abituata a leggere storie ambientate nel paradiso o dintorni) e soprattutto sulla scelta di parlare di Lucifero con un linguaggio quasi giocoso…ma andiamo per gradi.

Becca è la protagonista indiscussa della storia, ragazza sfrontata, bella e dalla lingua biforcuta, riesce a catturare l’attenzione generale fin dalla sua camminata. Dall’aspetto singolare, si sente sempre diversa da tutti, lontana da terre viste e dal continuo sguardo di rimprovero verso gli altri. Proprio il suo audace caratterino, la porterà ad avere una stretta amici di maschietti che diventeranno veri bodyguard per lei. Ma il tempo passa, gli anni avanzano e i suoi diciannove anni sono alle porte…uno strano destino aleggia intorno alla sua persona.

Ogni notte, occhi uguali ai miei mi tengono compagnia. Li sogno da sempre, almeno a quanto ricordo. Mi piacerebbe sapere cosa significhino e mi domando come mai, In così tanti anni, questo sogno costante sia rimasto incompleto, non accompagnato da parole o seguito da un incontro che ne svelasse appena il senso.

Per evitare di incorrere in effetti sorpresa mancanti ma deducibili, la mia narrazione si fermerà qui…tutto qui, Cappellaia Matta? Ebbene no, miei cari fanciulli curiosi perché la recensione non finisce qui. Proprio come viene descritto dalla trama, il focus principale sarà la presenza del luogo per antonomasia, meta di pensieri e riflessioni di grandi scrittori e poeti, tanto da dedicarci la vita come il caro Dante Alighieri (più volte volutamente citato). L’inferno della cara Arianna Petrancin è proprio la trasposizione della mia idea di esso: un luogo ricoperto di lusso, bramosia, intrighi, vendette e tanta passione. Uno degli elementi che, personalmente, va evidenziato è l’utilizzo forte delle scene spinte: fanciulli se siete tutto casa e chiesa, evitate questo libro perché l’autrice è coerente con la descrizione di fatti, situazioni e dialoghi quindi niente mezzi termini, niente sotterfugi e niente pudico rispetto. Tutto viene palesato senza nascondersi, e la stessa narrazione evidenzia una “dimensione” dove l’unico obiettivo risulta essere superiore agli altri ma rispettare Lucifero.

La nostra protagonista Becca, epicentro di tutto, sarà la chiave di lettura di questo libro. Facilmente proiettabile alla vita vera, notiamo che il potere femminile sta prendendo sempre più piede e la “voce” di una donna suona più spessa e importante rispetto a tanti anni fa. Becca riesce a catalizzare completamente l’attenzione, non si lascia distrarre da manz…..ops scusatemi volevo dire gnocch…..ok ho capito sono ancora sotto l’incantesimo ammaliatore della storia ahahah torniamo a noi…Becca è l’idea che ci si aspetta da una donna che finisce all’inferno: spietata, decisa, combattiva, coraggiosa, egocentrica ma dalla sensibilità ponderata solo nei confronti di chi veramente merita.

L’inferno è femmina è una lettura divertente perché cerca di smorzare la pesantezza inculcata da anni di vita, cercando di strappare del sano gossip, divertenti intrighi senza tralasciare la crudeltà che si cela dietro a questo universo pieno di odio e male. La stessa copertina è un chiaro richiamo alla trasformazione della protagonista: comprendere il proprio spazio, la vera essenza di noi non sempre risulta facile, anche alle persone più sicure e riuscire a lottare per sentirsi “vive” è un chiaro inno al coraggio collettivo. Arianna Petracin è stata capace di scindere le cose, divertendo il lettore, appassionando le nostri menti al sapere e accompagnandoci tra lussuose stanze, una schiera di uomini potenti e crudeli e una lussuriosa voglia di passione. Ci saranno momenti piuttosto strong (non tanti ma ci sono) quindi occhio per le menti più sensibili e suscettibili.

Una lettura che scorre da sola, dal ritmo calzante e dalle dinamiche che aspettavo e confermato. La casa editrice è riuscita ad arricchire la versione cartacea, di diverse illustrazioni che riescono a trascinare ulteriormente il lettore in questa storia travolgente. Anche se viene considerato autoconclusivo per la chiusa di ogni singolo dubbio o dinamica, un seguito potrebbe interessarmi….io la butto così Arianna….fai un po’ tu ahahahah. Anche se incontrerete giusto qualche refuso, il rapporto qualità prezzo è indiscutibilmente vantaggioso. Un prodotto di qualità senza troppo strafare. Super consigliato.

Alla prossima dalla vostra diavoletta CAPPELLAIA MATTA.

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