Recensione – Fiocco di Neve Nero_Quando la neve si scioglie – Stefano Impellitteri

Il nostro corpo altro non è che un involucro che contiene le nostre emozioni, ma le emozioni spesso straripano.

Scheda Tecnica

Trama

Quando la neve si scioglie, muore…
spesso però sta ad indicare,
che su di lei è sorto il sole.
Seguito di “Fiocco di neve nero – i misteri della mente di Steve”.
Steve si troverà ad affrontare un’altra minaccia paranormale che mette a repentaglio la sua famiglia.

Recensione

Benvenuti fanciulli in questa recensione che ricorda molto il sentore di casa, soprattutto perché Stefano è l’autore che conosco da più tempo su instagram, e del quale conosco a menadito il suo percorso. Dalle idee sempre diverse ed originali, si è sempre distinto per la sua voglia di spaccare il mondo e scoprire cosa si cela dietro i suoi rulli di batteria, ha sempre solleticato il mio interesse. Dopo aver iniziato i primi volume di due serie separate, oggi torno all’origine di tutto per chiudere un cerchio e conciliare il mio pensiero passato. E giusto perché ricordare non nuoce alla nostra curiosità, vi mostro anche la recensione della sua serie parallela e già completa. Così…giusto per dire ahahah

Per ovvi motivi, essendo il secondo volume della serie, verrà utilizzato un linguaggio consono per chi conosce già la storia, quindi se non volete avere un mega spoiler, andate sulla recensione del primo volume e recuperate l’opera, poi tornate qui così da scoprire cosa succede dopo.

Eravamo rimasti che tutta la vita di Steve era tornata alla semi normalità, oltre al fatto di avere dei poteri strani, che il suo migliore amico ha visto tutto, che le situazioni sospette della sua scuola sono cessate e una cotta rimasta in sospeso nell’etere, tutto sembrerebbe ritornare in carreggiata. Tranne per un cambio di rotta improvviso e decisivo perché i poteri di Steve portano con sé dinamiche che non può controllare e una scacchiera troppo autonoma per essere fermata. La partita non è ancora finita. Fiuuuuu è proprio difficile evitare di spoilerare troppo per quei pochi avventori che si trovano per caso qui ahahah.

I primi segnali scatenanti saranno la comparsa di un cane che il protagonista porterà a casa e la scomparsa di suo padre. Questa semplice miccia porterà al silenzio tombale dell’ignavo che accompagna il ragazzo, diventato restio al comando dopo diversi incontri strani. Steve si sente confuso e pieno di domande senza una risposta netta. Rispetto al primo volume dove Stefano Impellitteri aveva cercato di “addolcire” la pillola all’inizio della storia, questa volta parte in quinta e fiondandoci in una storia avvincente, capiremo quante ulteriori informazioni era volutamente celate ai nostri occhi. Fortunatamente se avete passato del tempo tra la lettura del primo volume al secondo, non preoccupatevi perché l’autore ha cercato di portarci in carreggiata senza creare un fastidioso pippone riassuntivo, anzi volutamente sottolineate dalle nuove informazioni e dinamiche attuali. Anche la stessa presenza di personaggi “noti”, lascia quel retrogusto di famigliarità e voglia di nuovi intrecci tra le parti.

Come precedentemente rimarcato, questo volume possiede anche delle tinte un po’ forti e crude quindi occhio alle menti più sensibili. Personalmente non urta particolarmente, anzi avvalora il “peso” di una scena ma è giusto specificarla, soprattutto nel finale dove l’epicità è talmente alta che possiede più valore proprio per la sua trasparente veridicità. Questo riportarti con i piedi per terra, è molto apprezzato dalla sottoscritta.

Prima di dirvi cosa ne penso, ci tengo a precisare che questo volume è stato letto dopo l’approccio con La prima melodia ma cronologicamente Fiocco di neve nero – Quando la neve si scioglie è uscito prima, quindi la crescita stilistica riscontrata in quel volume, risulterà alterato ai miei occhi. Per intenderci, reputo che la seconda serie creata da Stefano e mille spanne sopra a questa, si nota palesemente la sua enorme propensione al cambiamento e alla voglia di migliorarsi, portando sempre la palla in buca. Giustamente leggere un libro scritto con una maturità maggiore e tornare alla precedente opera, ha un effetto sicuramente diverso.

Dopo questo pippone (e son due), confermo che Fiocco di neve nero – Quando la neve si scioglie è piaciuto tantissimo. Con questa premessa, vi dico subito che tra il primo ed il secondo volume, la differenza è palese: tra il ritmo più costante e le dinamiche proporzionate ai dialoghi, si comprende subito l’intendo dell’autore e i diversi momenti interiori, riecheggiano come giusto monito al titolo stesso…quando la neve si scioglie…mostrando cosa il gelo ha nascosto. Anche se presenta dei refusi dati dall’inesperienza dei tempi, Stefano è sempre capace di portare curiosità…anche dove tutto è stato detto, tutto è stato fatto…creando un tale trasporto che alla conclusione del libro ero in lacrime…perché rimanere indifferenti era impossibile.

Trovo che questo libro è un ottimo pilastro per coloro che voglio avvicinarsi al genere, con toni dark, dalla struttura coerente, dinamiche e nuova, rimanendo sempre coerenti con il personaggio che non si considera l’eroe di turno ma rimane sempre con i piedi per terra, fino alla fine. Veramente una buonissima duologia, per tutti i gusti.

E bravo a Stefanino ahahahah ok ora scappo perché mi sento il mirino proiettato sulla fronte. Alla prossima dalla vostra CAPPELLAIA MATTA.

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