Recensione – Chasm _ Secrets you keep #1- Ska W. Barnes

Ogni cosa al mondo ha il proprio equilibrio, ed è giusto tenere sempre in considerazione tale fatto. Non si può prendere qualcosa senza dare in cambio nulla.

Scheda Tecnica

  • Titolo: Chasm
  • Sottotitolo: Secrets you keep
  • Serie: Duologia dell’Abisso Vol. 1
  • Autore: Ska W. Barnes
  • Editore:‎ Independently published
  • Data pubblicazione: 25 febbraio 2021
  • Genere: Fantasy, Distopico
  • Copertina flessibile:‎ 518 pagine
  • Cartaceo: 16,54 euro
  • Ebook: 3,99 euro
  • Kindle Unlimited: disponibile

Trama

Jane Atlas non ha mai preteso nulla dalla vita, solo un lavoro stabile, una famiglia normale e giornate colme di tranquillità. Dopo essersi lasciata alle spalle un passato burrascoso, le cose sembrano procedere senza problemi; si è trovata un’occupazione all’AIS, l’Agenzia Investigativa del Sovrannaturale, lavoro che la soddisfa e riempie le sue giornate di banale e felice semplicità.
Almeno fino a che non riceve la notizia del proprio trasferimento alla Torre degli Operativi.
Jane si ritroverà con le speranze spezzate nel momento in cui realizzerà che, alla Torre, nulla è facile. La sua quotidianità verrà stravolta e riemergeranno in lei delle ombre insidiose che la tormenteranno.
Eppure tra queste tenebre potrebbero tornare a risplendere dei sentimenti che pensava di aver abbandonato per sempre, tra questi sconosciuti potrebbe ritrovare l’affetto verso gli altri e se stessa, e tra le difficoltà potrebbe riscoprire una famiglia.
Ma quante volte le cose possono cambiare prima di frantumarsi?
Strani e pericolosi individui turberanno la loro pace, riportando a galla spettri di un cruento passato che l’AIS aveva tentato di seppellire.
L’oscurità inizierà a strisciare nuovamente nella sua vita, distruggendo ogni illusione di stabilità che aveva ottenuto.

“Siamo Guerrieri, Jane. Non si torna da una battaglia senza qualche ferita da ricucire o qualche cicatrice di cui prenderci cura. Non siamo indistruttibili, siamo solo un po’ speciali.”

Recensione

Non sono pochi gli individui che vogliono conoscere di più sui questa misteriosa dimensione. È nella natura dell’uomo temere ciò che non si comprende, e a volte questo timore sfocia in altro, in una curiosità morbosa e pericolosa.

Benvenuti fanciulli in questa nuova recensione che conferma la mia vena distopica sulle storie introspettive e molto psicologiche. Oggi parliamo del primo volume della Duologia dell’abisso di Ska W. Barnes che si lancia a gamba tesa in un libro pieno di dettagli affascinanti e tanto riflessivi. Essendo uno distopico, tutto quello che vedrete narrato è frutto di fantasia ma devo ammettere che world building realizzato dall’autrice, è molto coerente ed intricato allo stesso tempo. Consiglio? Prendete carta e penna quando iniziate questo primo volume, perché le informazioni sono tante e la vena giallista vi attrae come miele per le api. Iniziamo subito.

Sembrava già un passo avanti. Ma era solo una disperata positività a cui si stava aggrappando per riuscire ad avere man forte in quel nuovo mondo che sembrava volerla inghiottire dentro il suo vortice di continui imprevisti.

La voce narrante del primo volume è consegnata alla protagonista Jane Atlas. Dipinta come una donna dal vissuto troppo radicato in lei, viene presentata come consulente presso gli Affari dei Veterani ma a causa della sua troppa curiosità, si troverà nelle mani alcuni documenti scottati che elaborerà come sconvolgenti e soprattutto pericolosi per la sua incolumità. Apparentemente chiamata per il suo ruolo di “psicologico”, continuamente corretto dalla stessa perché errata, entrerà a far parte della squadra dell’AIS presso la Torre di Staten Island, il tutto svolto a New York. In questo “quartier generale” avrà modo di conoscere, e di conseguenza presentare a noi lettori, la squadra degli Operativi composta principalmente da Guerrieri dai poteri e “presenza” rafforzata da abilità al di fuori dalla portata umana. Osservandoli meglio, capiamo subito che le loro “abilità” sono frutto di una manomissione esterne chiamata Abbraccio, un legame talmente forte da mutare le prestazioni di una persona e rafforzare le attitudini dell’individuo. Delle armi, in carne ed ossa, ma senza un briciolo di cuore e scrupolo umano, generati per diventare invincibili ma non immortali.

[…] Nonostante tutto non si sentiva indurita o rafforzata dagli eventi che l’avevano segnata, forse doveva ancora guarire per sentirsi più forte; tutto quello che le sembrava di essere era un piccolo fiore in balia di una tempesta invernale, sempre sul punto di cristallizzarsi e spezzarsi al minimo tocco.

Come in un buon libro che si rispetti, la “dimensione” dei personaggi è molto importante tanto da dedicarci molto tempo e spazio da parte dell’autrice. Partendo da Jane, comune e semplice figura passeggera, risulterà i nostri occhi e il nostro cuore. Vigile in ogni singolo cambiamento, mostrerà ogni singolo componente della squadra e racconterà le storie attraverso situazioni semplice e più complesse. Apparentemente incapace di offrire un minimo di contributo a “super eroi mutanti”, Jane risulterà inizialmente solo come “tramite” ma non come vero e proprio “vincolo”…mai parere sarà superficiale. Come nella vita reale, ogni singolo passaggio, azione, persona, muterà il nostro modo di vedere le cose e renderci “maturi” nell’agire. Jane è una ragazza che desidera una tranquillità impossibile ma capisce che deve offrire un contributo sostanziale per il successo delle missioni assegnate. Consapevole delle proprie fragilità e potenzialità troppo blande rispetto agli Operativi, diventerà il nostro punto di unione perché imparerete a crescere con lei, prendere coraggio ed empatizzare con tutto e tutti.

In fondo non aveva nessun altro. E solo per un istante temette che i suoi segreti sarebbero stati la ragione della sua rovina.

Non essendo l’unico perno della storia, ogni personaggio avrà uno spazio dedicato che Ska W. Barnes ha amplificato pagina dopo pagina, rendendo una storia con veri e propri “contenuti” senza tralasciare l’effettiva “azione” che necessita questo genere. Di base non si tratta di un libro tutto sangue e niente arrosto, anzi totalmente l’inverso. L’autrice ha creato una ragnatela così intricata per “giustificare” e “spiegare” ogni singolo personaggio, che voi lettori avrete bisogno di più pause e godere i benefici di una scrittura dettagliata e approfondita. Apprezzo molto questa vena “interiore” maggiore rispetto a tanti libri blandi perché comprendere la psicologia delle persone non è semplice ma studiarla attraverso i libri, aiuta a capire il comportamento delle persone e cosa più importante, imparare a conoscere la storia in profondità. Ho creato un feeling speciale che Oktober perché estroversa come la sottoscritta, pazzamente incosciente ma furbamente scaltra, passando per il cattivone di turno che per evitare spoiler, dirò sotto forma di iniziale: S.

Quanto sarebbe stato spaventoso riscoprire se stessa e lasciare libera quella arte di sé che non era umana?

Essendo il primo volume della duologia, alcune cose verranno volutamente accennati come la stessa ambientazione e dinamiche effettive. L’autrice ha scelto di puntare sulla personalità dei personaggi ed ogni singola storia celata, mostrando così la faccia delle medaglia nascosta all’occhio frettoloso. Principalmente l’opera cerca di concentrarsi sul concetto di “conoscere se stessi” sia aiutandosi con il dialogo tra persone vicine ma non solo, sia durante episodi molto forti e incisivi per noi. Capire il proprio ruolo nella vita, aiuta a puntare tutte le nostre forze su tutto quello che crediamo essere utile e non sentirci mai fuori posto. Le stesse “bugie” velate e segreti celati, ricordano a gran voce che noi siamo dei mezzi, dobbiamo capire solo che ruolo vogliamo intraprendere e di conseguenza il “ritorno” effettivo.

Jane si ritrovò ad annuire, perché sapeva che l’Abisso era una sorta di dimensione parallela a volte definita, in modo più banale, Inferno. Era dove venivano accumulate tutte le energie tossiche sprigionate dal Mondo Reale.

Chasm è un libro creato per evitare momenti di stallo e troppo “pesanti”, sia grazie alla narrazione veloce ma approfondita, sia per la scrittura dell’autrice perché sicura delle proprie capacità e struttura del libro. Intrecci caotici, inizialmente possono destabilizzare ma se non mettiamo un po’ di sale in un libro, per quale motivo iniziamo a leggerlo? Ogni cosa avrà un giusto posto e se qualcosa verrà lasciato in sospeso, è palese lo svolgimento nel secondo volume che speriamo esca presto. Un libro curato in ogni dettaglio estetico, per aiutare il lettore ad immedesimarsi meglio e soprattutto per rendere tangibile documenti e oggetti d’impatto.

Erano persone nate dal dolore.

Se siete amanti del detto “voglio tutto e subito” non è un’opera fatta per voi, ma nel caso di prospettiva più ampia e complessa, tanto da tenervi incollati e tifare ogni singolo secondo, avete fatto centro. Ho apprezzato molto la ragnatela intrapresa dall’autrice e aspetto caldamente il secondo volume il prima possibile. Voglio proprio capire come ha chiuso il cerchio la donzella.

Alla prossima dalla vostra CAPPELLAIA MATTA.

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