Recensione – Regalami l’ultimo sorriso dell’anno – Roberta Marziota

[…]I miei genitori e i miei zii mi hanno sempre inculcato l’idea di trovarmi un bravo ragazzo, antecedendo la mia vita coniugale ai miei sogni professionali e l’unico modo che ho per scuotere i loro animi e far capire loro che non bisogna avere accanto un uomo per essere felici, è usare una terapia d’urto che difficilmente scorderanno.  

Scheda Tecnica

Trama

Valigia pronta, sciarpa al collo e cappottino stretto in vita, Gioia Bianchi è pronta per fare ritorno, come ogni anno, nel suo borghetto d’origine: Nesso. Nonostante il suo lavoro affermato come grafica e la sua indipendenza economica, la sua famiglia preme affinché lei si trovi un bravo ragazzo e si fidanzi. Stufa delle loro pressioni, specie della tanto temuta Zia Amelia, deciderà che per far cambiare loro idea, servirà una terapia d’urto, così, d’accordo con il suo migliore amico Thomas, andrà alla ricerca del fidanzato peggiore da presentare. Conoscerà Edoardo, il buzzurro montanaro, temuto da tutti in paese per la sua arroganza e la sua scarsa inclinazione al dialogo. Ma i pregiudizi della gente rispecchiano per davvero la realtà? E se quel buzzurro nascondesse più sorrisi che grugniti? Con la complicità di qualche fiocco di neve e del brio del Natale, le vite di Edoardo e Gioia si uniranno in un gioco dove menzogna e verità diventeranno facce di una stessa medaglia, e amore e odio si mischieranno per dare vita a sentimenti che li cambieranno per sempre.

Recensione

Quante volte vi capita di cercare una storia dolce, ben scritta ma per niente pesante? Bene, personalmente più di quello che voi pensate!!! Ecco che viene in soccorso la novella di Roberta Marziota per allietare i nostri dubbi. Ebbene sì, parliamo di una breve storia natalizia ma visti i tempi super accelerati è un attimo che passiamo da Halloween a Natale ahahah nel vero senso della parola. Ho deciso di cimentarmi con la scrittura di Roberta, consapevole di conoscere la dolcezza dell’autrice durante la lavorazione grafica della stessa. In cuor mio, sapevo che questa storia avrebbe colpito il mio cuore. E non mi sbagliavo.

La protagonista della storia è Gioia Bianchi, una ragazza che include l’emblema della donna perfetta per l’attuale società: bella, intelligente, attiva nel suo lavoro come grafica e piena di buoni propositi per il suo futuro. Unico neo presente, rivangato costantemente dalla famiglia? Essere felicemente single. Gioia avrà modo di colpire immediatamente il lettore, proprio per la sua grande aspirazione lavorativa, senza essere “sottomessa” o “relegata” da un uomo. Uno spirito libero che racchiude in sé una grande forza.

[…]Dicono che a Natale bisogna essere più buoni, ma per rivoluzionare il pensiero della mia famiglia, devo trasformarmi nel Grinch per una notte.

Giustamente le feste si avvicinano e l’ennesimo rimprovero è dietro l’angolo, così Gioia decide di ideare un piano malefico per far smettere tutti i parenti da eventuali richiami: fidanzarsi per finta con l’uomo peggiore del paesino dei genitori, in modo da spaventare tutti e non riprendere più l’argomento “matrimonio”. Il piano è semplice, sicuro e di facile attuazione: cosa può andare storto?

Essendo una novella, ho preferito non entrare troppo nel vivo per non togliere le diverse sensazioni durante la lettura. Reputo, senza mezzi termini che la storia di Roberta andrebbe letta in maniera scadenzata ogni singolo Natale, perché unisce tutto quello che abbiamo bisogno tra un deciso primo piatto e un gioco da tavola. Si tratta di una lettura ironica, dolce e riflessiva, unita alla tematica del “ti devi sposare per essere felice” ma “devi fare sempre quello che dice il cuore”, dilemma prediletto dalla sottoscritta nei romanzi rosa. Amo particolarmente pensare a cosa cambi in noi, durante l’infatuazione e il perché di scelte azzardate in merito, soprattutto quando gridiamo a gran voce “voglio restare sola perché riesco a stare senza amore”.

La novella di Roberta è il giusto mix tra commedia romantica natalizia e vita quotidiana, evitando classici cliché fastidiosi e dal ritmo scadenzato nel tempo. Difficilmente vi annoiate e riuscite e ridimensionare ogni singolo personaggio che possiede il giusto spazio/tempo nella storia. Mi piace molto la scrittura dell’autrice perché tende ad ampliare la canonica struttura rigida dei rosa, utilizzando un linguaggio più forbito e strutturato, senza cadere nell’incomprensibile. Ottima lettura per vacanze e cenoni di Natale, per digerire l’impensabile e farsi quattro sane risate, trovando una storia originale e veloce. Adatto a tutti e buon mezzo per approcciarsi al genere.
Occhio di riguardo alla versione cartacea, che possiede grafiche interne a tema natalizio. Giusto per dire ahahah metti che volete regalarlo a Natale, visto il prezzo super vantaggioso. Io non ho detto nulla ahahha.

Non vedo l’ora di leggere l’ultimo libro di Roberta Marziota. Non sai di cosa si tratta? E che ci sto a fare io ahahah.

Alla prossima dalla vostra CAPPELLAIA MATTA.

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