Buongiorno splendori! Oggi sono qui a parlarvi della seconda uscita di una casa editrice piccola, ma ben organizzata. Ecco il mio parere su Le stranezze dell’amore di Jessica Black. Approfitto di questo spazio per ringraziare la Read & Love Publishing per avermi inviato la copia in anteprima.

Titolo: Le stranezze dell’amore
Autore: Jessica Black
Data di pubblicazione: 4 ottobre 2021
Genere: Young adult, bully, music romance
Editore: Read & Love Publishing
Ebook: €2,99
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“Non è facile essere una normale adolescente, figuriamoci poi se si assomiglia a Emily The Strange – o se Emily The Strange ti somiglia (punti di vista).”
Ami leggere, ma odi i libri di testo? Preferisci incoraggiare il tuo lato nerd a quello cool? Allora la tua vita da liceale è praticamente finita. O almeno questo è quello che prova Alice, amante del nero, dei film horror, dei romanzi fantasy, e della musica rock. È come se lei e la vita reale non siano parte della stessa storia. I suoi compagni di classe la deridono, affibbiandole continuamente il nomignolo di “Emily The Strange”, a causa della sua somiglianza con ragazzina stramba e dark che anni fa primeggiava su accessori e magliette alternative. A condividere con lei le sue disavventure però, c’è Emma, la sua migliore amica di sempre. Tutto sembra noiosamente proseguire tra atti di bullismo, musica, il venerdì al centro commerciale con Emma e lo squisito ciambellone di Nonna Gina, quando all’improvviso nella sua vita arriva Michael De Simone, affascinante, educato e gentile. Riuscirà Alice ad arrivare sana e salva alla fine dell’anno scolastico, resistendo ai bulli e all’amore? Si accettano scommesse!

Mi sono affacciata alla lettura de Le stranezze dell’amore con curiosità, un po’ perché non conoscevo l’autrice – e sapete quanto adori scoprirne di nuovi – e un po’ perché avevo tutt’altra idea di questo romanzo. Togliendo il fatto che non conoscevo la penna di Jessica Black, voglio innanzitutto concentrarmi e parlarvi della storia.
Dalla trama credevo sarebbe stato più semplice entrare in sintonia con la protagonista, forse perché mi sono sempre definita una piccola nerd che ama leggere, giocare ai videogiochi e ascoltare musica… sta di fatto che c’è una caratteristica che mi ha portata a non capirla del tutto: non sono mai stata vittima di bullismo e mentre leggevo, sfogliavo pagine e andavo avanti, la mia rabbia si è palesata più volte. So che non ha senso, non è giusto prendersela con chi determinate cose le ha vissute e le sta vivendo, ma infatti la mia “rabbia” non è mai stata verso di lei, ma per il contorno. Non dico che avere ascolto risolvi le situazioni, e nemmeno agire scendendo allo stesso piano delle persone che ci feriscono – o che ci provano – però più volte sarei entrata nelle pagine per fare qualcosa.
La storia di Alice ed Emma, che è la sua migliore amica, è quella di tante altre persone. Sono giovani, le persone attorno a loro le fanno sentire diverse, le additano come tali, e oltre a credere che il diverso non esista, o che sia sbagliato far sentire qualcuno sbagliato… mi sento di dire che i messaggi di uguaglianza che l’autrice ha riportato nel suo romanzo, mi è piaciuto.
Ma un bel messaggio basta a rendere un libro bello?
Premetto che quello che sto scrivendo è solo un mio parere personale, ma con la scrittura dell’autrice non mi sono molto trovata. Il libro viene catalogato come sottogenere del music romance, ma per quanto la musica sia importante, risulta comunque marginale, o forse l’ho percepito tale perché mi sono persa dietro i tanti pensieri della protagonista. Ho trovato la storia troppo introspettiva, diciamo che mi aspettavo più sostanza e meno pensieri.
Se devo parlare della storia d’amore… ho visto anche qui poca sostanza, ma tenendo conto dell’età dei protagonisti, ci può stare, e se devo tener conto anche della situazione di Alice, pure… però avrei preferito vedere di più. Avrei voluto vedere una rinascita nei confronti dei bulli, della famiglia, della sua stessa vita, ma invece ho come percepito che la protagonista andasse avanti a testa alta – cosa giusta – ma senza arrivare a un punto.
Ho una precisazione da fare: la scrittura dell’autrice è scorrevole, la storia è piacevole e adatta ad un pubblico probabilmente più piccolo, ma è comunque una storia che lancia dei bei messaggi: come ad esempio che le disuguaglianze e le classi sociali non servono a niente, perché in realtà siamo tutti uguali.
Jess.