Se si tratta la realtà transgender riconducendola esclusivamente a una questione di persone sofferenti perché nate nel “corpo sbagliato”, si finisce per trasmettere sempre la stessa immagine, un’immagine senza sfaccettature, stereotipata, pietista e connotata in senso medicalizzante di una questione che invece è molto complessa e varia.
Scheda Tecnica

- Titolo: Io sono io
- Autore: Cinzia Messina
- Collaborazione: Francesca Mazzoni
- Editore: Il Ponte Vecchio
- Data pubblicazione: 23 maggio 2020
- Genere: Narrativa contemporanea
- Copertina rigida: 112 pagine
- Cartaceo:
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Trama
“Io sono io” non potrà né dirsi un romanzo né un saggio. Forse potremmo definirlo un libro di avventure, per quanto nulla abbia a che fare con praterie e foreste, castelli incantati o viaggi nell’infinito. Qui si racconta infatti un’avventura reale e umanissima e se in essa il protagonista è un’eroina, si tratta tuttavia di una persona reale, fatta di carne, di fragilità ed emozioni, il cui campo di battaglia non è l’orizzonte infinito dell’immaginario bensì la vita assunta sia nella quotidianità, sia nei suoi significati assoluti. L’eroina si chiama Greta ed è una giovanissima ragazza transgender la cui storia è raccontata da Cinzia, sua madre, in minute ricostruzioni di giorni e sentimenti, emozioni e progetti. Io sono io è quindi, nello stesso tempo, testimonianza e “diario di viaggio”, ricco del sapore agrodolce cui diamo il nome di vita, ma senza mai cedere al pietismo, alle consolazioni o all’autocompiacimento: racconta i fatti, presentandoli addirittura, non di rado, attraverso il filtro dell’ironia.
Recensione
Benvenuti fanciulli in questa recensione diversa dal solito, perché tratta un argomento molto caro a me ma raramente argomentato. Non per scelta personale ma per mancanza di libri a tema. Questo pensiero mi lascia ancora interdetta perché parlare del mondo LGBR e le sue mille sfaccettature, permette di avere un’ottica migliore delle cose, delle situazioni e delle diverse emozioni che possono provare persone etichettate da altri come “diverse”. Chi decide cosa può essere normale o diverso? Vi aiuto io: nessuno!!!
Oggi vi parlo di Greta, una ragazza transgender di Ravenna che sarà la nostra protagonista attraverso la scrittura della sua cara mamma. Molto probabilmente avete già conosciuto la storia di Greta, sia attraverso le diverse iniziative in atto, sia in diverse testate giornalistiche fisiche e televisive (es. Le Iene e Tagadà) portando alla luce ulteriormente la grande forza d’animo non solo del singolo individuo, ma dell’intera famiglia. Questo passaggio è particolarmente decisivo perché “ascoltando” il libro, scoprirete il momento effettivo in cui Greta la protagonista della storia dovrà comprendere il peso delle sue scelte e decidere di essere veramente felice, affermando il suo coming-out.
Come accennato precedentemente, questo libro non è scritto da Greta ma bensì dalla sua stessa mamma Cinzia che cerca di portare alla luce quanto questo mondo può essere ostile e pieno di pregiudizi inutili e incomprensibili. Notiamo la voglia di urlare a gran voce: NON ESISTE BIANCO E NERO MA SIAMO UNA IMMENSA VALANGA DI COLORI. UN ARCOBALENO DI PERSONE.
Cercando di concentrarsi su tutti i passaggi vissuti sulla propria pelle, l’obiettivo ultimo è proprio quello di avvicinare le persone e spiegare cose che per alcuni sono ovvie, per altri pura illusione. Raccontare la vita di una famiglia qualsiasi e rimarcando la semplicità della stessa, Cinzia cerca di inculcare nel lettore la consapevolezza che non esiste una “causa scatenante” ma solo un nucleo di affetto che cerca la piena padronanza della propria vita.
Non potete immaginare quanto io stimi questa donna perché ha scelto di mettere (perdonatemi l’affermazione molto enfatizzata) “in pubblica piazza” la sua vita, facilmente collocabile nel mirino critico di chiunque. Per il bene della propria figlia, sareste capace di fare lo stesso? Lottare per portare la “normalità” intorno a noi, è un qualcosa di magnifico perché cerchiamo di raggiungere quell’equilibrio tra tutti noi che spero di respirare un giorno su questa terra.
Questo insieme di pensieri, utilizzando una prosa semplice e facilmente comprensibile, cerca di mostrare ogni fase che vive una persona quando cerca di comprendere cosa ama veramente e cosa vuole essere in un futuro non tanto lontano. Il percorso che avviene nella stessa famiglia e le ripercussioni dovute al dover “giustificare” delle scelte (lo so, io stessa mi sento la pelle d’oca a scrivere questo pezzo, perché non dovrebbe esistere nulla di tutto questo), tutto amplificato dalla tenera età di una bambina che deve crescere prima di chiunque altro.
Un susseguirsi di eventi che porteranno alla trasformazione di un bocciolo in un meraviglioso fiore, non è sempre tutto liscio e lineare, anzi si troveranno molti momenti di sconforto perché psicologicamente sentirti sempre in difficoltà e lottare per se stessi, non sarà mai una passeggiata. Perché in tutto questo, la voce di Greta riecheggia chiara e cristallina nella scrittura di Cinzia e rafforzata dalla mano forte di Francesca Viola Mazzoni, sottolineando e pulendo da ogni tipo di errore il manoscritto. Non manca mai il suo “ruolo” all’interno della narrazione e la coralità della famiglia dimostra l’unione sempre più salda di cuori così contrastanti ma dall’obiettivo univoco.
Consiglio questo libro a tutte quelle persone che vivono questa strada e si sentono soli e a quelle persone che vogliono comprendere, accettarsi ed essere felici passando dalla vita di Greta. Non fatevi spaventare dalla complessità dell’argomento ma fatevi trasportare in vita vera, vissuta e raccontata dai protagonisti senza perdere neanche un attimo di singole emozioni, belle e brutte. Un libro che porta ad analizzarsi dentro, per uscirne diversi e nuovi. Io sono Io.
Alla prossima dalla vostra CAPPELLAIA MATTA.