Recensione – I segreti di una culla vuota – Federica Cabras

Sono Beatrice Angelica Farris e ho fatto una cosa terribile. Fatemi spiegare, però, e concedetemi il beneficio del dubbio. Fino alla fine.
Parto dall’inizio.

Scheda Tecnica

Trama

Quando il marito Lorenzo muore, la trentunenne Beatrice impazzisce di dolore. Non è che uno spettro della bellissima donna in carriera di un tempo. Rimasta da sola, Beatrice si accorge che una figura sconosciuta e misteriosa la osserva, seguendola dappertutto. Quella persona conosceva suo marito? Bea non immagina che il brillante avvocato che ha sposato anni prima abbia nascosto un terribile segreto: in che modo quell’uomo che lei credeva buono e onesto è collegato alla morte del piccolo Giorgio Marcialis? Con il sostegno del giornalista Samuele, Beatrice intraprende l’insidioso cammino per arrivare alla verità. Un cammino lungo il quale scoprirà che molte persone hanno le mani sporche, anche quelle di cui si fidava.

Biografia 

​​Federica Cabras ha 28 anni e ama la scrittura. Si laurea in Lettere moderne nel 2015 e consegue più tardi un master in “Criminologia e sicurezza nel mondo contemporaneo” con una tesi sulla figura di Amanda Knox. Ha ricoperto il ruolo di editor e correttrice di bozze. Lavora per Vistanet, un giornale attivo nella sua regione, la Sardegna, e cura la sezione libri di M Social Magazine. Si classifica tra i primi dieci al concorso letterario “Insieme” con il suo racconto “Cielo di maggio”. Nel 2019 fa il suo ingresso nella Literary Romance con il romanzo ironico “Un sogno, un amore e un equivoco”.

Recensione

Benvenuti fanciulli in questa nuova recensione dai toni molto oscuri e dal brividino facile. Una storia indirizzata sul thriller psicologico, testa le capacità dell’autrice Federica Cabras insieme alla casa editrice Officina Milena. Essendo una grande veterana, posso dirvi che se desiderate iniziare a comprendere la mente e le dinamiche celate dal genere, avete un buon inizio davanti a voi.

L’opera inizia raccontandoci la vita di Beatrice, una donna comune e una moglie amorevole, che dovrà cambiare tutta la sua esistenza dopo la perdita improvvisa e inspiegabile del marito Lorenzo. Un turbinio di domande, mancanze e risposte mal celate, porteranno la protagonista a sospettare che il fantasma del marito fosse troppo pesante e opprimente per lei. In più, la cara Beatrice, dovrà comprendere l’origine e le motivazioni di una sospettosa donna che comincia a perseguitarla senza un’apparente motivo.

Tecnicamente, la storia può facilmente esser assimilata come veritiera e identificabile come articolo di cronaca nera perché piena di domande senza risposte e quesiti che porteranno in luce lati oscuri e camuffati dal tempo, ponendo l’attenzione del lettore a dinamiche ormai di uso comune nella televisione odierna, raggiungendo perfino il detto “Sembrava proprio una brava persona”.

Ho apprezzato la voglia dell’autrice di mettere in risalto la sua terra sarda, luogo dove viene sviluppato il tutto, toccando la giusta ombrosità del momento in confronto alla storia. Per tutto il percorso, avremo modo di percepire il grande peso delle bugie, accumulata ad un lutto dal sapore amaro e ferroso, finendo nelle mille riflessioni della protagonista perché attraverso i suoi ricordi, avrete modo di comprendere lo spessore di un amore naturale tra moglie e marito, ma la pressione di segreti talmente tanto profondi da far vacillare chiunque e combattere tra le certezze e l’annullamento fisico. Un percorso inverso, con lancette dal suono grave che pongono tacche sempre più difficili da digerire.

Essendo un thriller psicologico, buona fetta del libro è incentrata sullo sviluppo mentale e psichico della protagonista, utilizzando tantissimo i suoi ricordi e continui flashback passati. Questo utilizzo necessario per il genere, alcune volte viene strutturato in maniera eccessiva. Reputo utile comprendere ogni stato d’animo e riflessioni intrinseca nella protagonista (voce narrante esclusiva) ma alcuni momenti risultano ripetitivi e troppo ridondanti, rallentando un pelo la storia. La psicologia permette di percepire e sentire tutto, utilizzando il punto di vista di altri e per questo libro è doveroso porre questa scrittura, ma poteva essere leggermente snellito per eliminare ripetizioni e momenti non necessari alla storia, per risultare ancora più scorrevole e incisivo.

Nel complesso è un buon libro adatto anche alle persone nuove e inesperte in merito, aiuta a entrare in empatia con la protagonista e lascia il tempo di assimilare tutto volendo o non. Essendo un thriller psicologico, notate bene che avrete molto da “digerire” perché non sarà facile adattarsi alla criticità del momento (non è semplice scoprire tante bugie da parte della persona amata) e concentrarsi tanto sul messaggio più profondo, ciò l’apparenza. Vivere nel lusso e nell’apparente felicità e finire nel far crollare tutto. Proprio uno spaccato attuale a noi, anche troppo. Un’amara verità che molti non desiderano vedere, qui fulcro del tutto. Essendo anche equilibrato da una parte più “dolce”, riuscirete a proseguire senza problemi, a prescindere dai ricordi ripetuti.

Alla prossima dalla vostra CAPPELLAIA MATTA.

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