Recensione – Anima di Stagno – Eveline Durand

Mi ero incamminata su un sentiero ripido e sconosciuto, lungo una strada che non ammetteva ripensamenti. In cuor mio speravo che al risveglio fosse tutto frutto di un suggestivo incubo, ma la parte più avventurosa di me era euforica al pensiero che mi stessi avvicinando alla verità.

Scheda Tecnica

Trama

Delia Johanson è cresciuta, sono passati sette anni dall’attentato al treno della resistenza, ma non ha dimenticato la promessa fatta ai suoi cari: trovare Sebastian Coatsworth, il ragazzo che viene dal passato e di cui si sono perse le tracce da quando è stata disattivata la cella criogenica che lo conteneva.
Ormai adulta, la giovane lavora come assistente dell’ispettore Victor Blanchard, nel distretto di Wenita. Il caso ancora irrisolto dell’Esodo di Stagno, così i giornali hanno battezzato la misteriosa scomparsa di centinaia di esponenti dell’alta società, la spingerà a fare una scelta estrema. Esiste un collegamento tra questo enigma e la cellula dei ribelli, perciò Delia è pronta a scoprire la verità.
Dopo aver ricevuto in dono la capacità di trasmutare gli elementi, imparando così a servirsi dell’antica scienza alchemica, scoprirà l’esistenza di una corte segreta, occultata agli occhi dell’intera società. Delia crede che il ribelle si nasconda lì, sotto mentite spoglie.
Intrighi, pozioni e creature spaventose accompagneranno la sua ricerca; schiava della sua stessa ossessione, la testarda ereditiera inseguirà l’uomo del mistero fino ai confini delle terre conosciute e oltre, sfidando la follia del più temibile alchimista di tutti i tempi, in un mondo steampunk dove l’Impero matriarcale continua a dettare legge e il divario sociale è ancora enorme.

Recensione

É arrivato questo momento, il tassello decisivo che metterà un punto alla storia più bella del mio 2021. Avete letto bene!!! Non mi sbilancio mai così tanto ma sono consapevole che ognuno di noi è diverso e le sensazioni provate saranno differenti. Il mio amore per la scrittura di Eveline è stato palesato più volte, senza tanti giri di parole, perché riesce a descrivere tutto senza perdersi in mille spiegazioni e lasciando spazio alle molteplici emozioni, annesse e concesse. Reduce dalla “Collezione Privata”, Eveline ha deciso di consolidare il mio affetto per i suoi personaggi, creando un sequel degno di nota.

Niente rimpianti, mai voltarsi indietro.
Questo era uno dei cardini di Delia Johanson.

Piccolissima premessa, doverosa e necessaria a tutti i lettori che desiderano approcciarsi a questa lettura. Anima di Stagno “su carta” risulta il segreto di Collezione Privata ma può essere letto separatamente perché l’autrice trova diverse occasioni per illustrare personaggi vecchi e nuovi, in modo spontaneo e lineare (senza quel classico effetto “pippone temporale/motivazionale”), invogliando i lettori alla conoscenza antecedente della serie (occhio a questo spoiler) e desiderare di leggere nuovamente per i veterani come me.

Sapevo che ero quello che ero grazie e per colpa di ciò che avevo vissuto, conquistando il mio posto nel mondo quasi di prepotenza e convinta di aver guarito le vecchie ferite da abbandono.

Rispetto al primo volume, Eveline ha concentrato la sua attenzione verso l’illustrazione dello steampunk su usi, costumi e ambientazioni, aiutando quelle persone che si approcciano per la prima volta al genere e incuriosendo sempre di più. Essendo uno stile tanto diverso dai fantasy, tanto da possedere un genere tutto suo, necessitava di un suo spazio specifico, meno ampliato nel primo volume (quando un’autore desidera migliorarsi e prende le critiche per crescere).

Ma veniamo a noi, dove siamo rimasti? Delia è ormai cresciuta, una donna tenace e testarda, capace di mettere i piedi in testa a tutti per raggiungere i suoi obiettivi. Irriverente dalla lingua affilata, nasconde un cuore enorme concentrato sulla sua cara famiglia, unica ragione di vita…o forse no?
Un’evento molto decisivo (no spoiler) ha inciso sulla sua esistenza creando così nella sua mente, una vera e propria ossessione profonda e radicata in lei. Il tempo ha solo ampliato il suo raggio d’azione e monopolizzato la sua vita diventando una detective in erba.
Seguendo alcune tracce sospette, la nostra agguerrita Delia, avrà un grande e importante indizio che metterà in atto una scelta frettolosa, senza via di fuga. Tutta la storia ruoterà intorno a questo caso fatto di intrighi di corte, rivelazioni decisive, magia alchemica inspiegabile, complotti al limite dei brividi e una meravigliosa caccia all’uomo che vi metterà in testa mille ipotesi diverse che fino all’ultimo vi tiene incollati al libro senza respiro.
Uno dei talenti di Eveline, secondo il mio parere, è la capacità di evitare “momenti morti o di noia”. Ogni passaggio dinamica e dialogo è unito da un fine superiore, come un grandissimo giallo romanzato. La mia combo perfetta.

Avendo una grande componente magica e di fantasia, troverete la presenza di “mostri” un peletto spaventosi e scene molto toccanti per i più empatici. Lettore avvisato, messo salvato ahahaha.

Consiglio questo libro a tutte le persone che mi seguono perché oltre ad essere il mio libro preferito dell’anno, si è dimostrato degno sostituto di Collezione Privata, sia per la storia e soprattutto per i messaggi che riecheggia costantemente, la forza di volontà di Delia. Una donna piena di coraggio ma fragile e vogliosa della verità, capace di lottare con le unghie e con i denti senza tregua. Un validissimo richiamo per tutti noi.
Una storia creata per andare oltre l’intreccio amoroso ma ponendo le giuste domande e “dimensione” alle cose, belle e brutte che siano. Finirete questo libro a corto di fiato, tanto coinvolgente e pieno di scene imprevedibili.

Perché all’inizio della recensione ho parlato di serie? Perché Eveline è capace di essere diabolica (con affetto, ovviamente). Anima di Stagno, come Collezione Privata, è considerato autoconclusivo perché possiede un’inizio e la sua “fine” ma…qui entra in gioco la mente contorta di Eveline…troverete uno spiraglio aperto per un seguito (che devi sbrigarti a scrivere Eveline perché sennò muoio di curiosità).

Come concludere questa recensione? Investite su questa serie perché merita ogni centesimo speso, per la qualità delle grafiche, cura dei particolari, lavoro della Casa Editrice Delrai e perché una storia così avvincente, non mi capitava da tanto. Passo e chiudo.

Alla prossima dalla vostra CAPPELLAIA MATTA.

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