Recensione – Cocci di vetro – Valeria Franco

UOMO: mi scusi, signore, mi conceda una cortesia… sto cercando l’umanità, sa, per caso, dove potrei trovarla?

Scheda Tecnica

Trama

L’animo umano: talvolta si rivela un luogo di tenebre e irrisolti che celiamo a noi stessi dietro una maschera di integrità. Ma al di là di essa ci riscopriamo scabri, acuminati, frantumi di un vaso di vetro andato in pezzi molto tempo fa. Cocci di vetro scava tra quei frammenti senza paura di ferirsi, alla ricerca di un bagliore che di riflesso torni a illuminarci.

Biografia

Valeria Franco è nata a Varese nel 1999. È una studentessa laureanda in Comunicazione, Media e Pubblicità alla IULM.
Nel 2017 ha autopubblicato la sua prima raccolta di racconti La landa delle strane idee. Cocci di vetro è il suo ultimo libro.

Recensione

Benvenuti fanciulli in questa nuova recensione imprevedibile proprio come l’opera che tratteremo oggi. Ebbene sì, ammetto caldamente che la vena poetica e cinica di Valeria, è riuscita ad ammalia questa povera lettrice accaldata dalle giornate estive e dal poco sonno accumulato. Dal difficile collocamento, questa raccolta di 20 racconti, non hanno una vera e propria “dimensione” o “nicchia” di riferimento, proprio perché l’autrice ha volutamente esposto il suo parere all’inizio di tutto. Una prefazione che offre la giusta chiave di lettura elencando le nostre peculiarità umane e piccole schegge vacanti. Come un vaso rotto, i vetri conficcati tra queste pagine hanno lo scopo di ricordare al genere umano la nostra infinita imperfezione e lati oscuri intrinsechi in noi. Tra racconti di fantasia, dark e a tratti anche horror, illustrano piccoli e veri “esempi” di realtà odierna.

Il pensiero è affare assai intimo e personale, nessuno dovrebbe essere a conoscenza di quello altrui senza l’adeguato permesso, eppure io, estraneo a ogni gente, ero a conoscenza di tutte le loro future idee, di tutto il loro futuro sdegno.

Attraverso diverse metafore contrastanti, Valeria nella sua giovanissima età, calpesta tutti i nostri cuori con una prosa malinconica e poetica, a tratti filosofeggiante che va interpretata con occhio attento e dalla lettura approfondita. I racconti vengono sviluppati in pochissime pagine e più volte avrete la necessità di rileggere e osservare un nuovo riflesso nascosto. Essendo estremamente criptiche, in alcune circostante ho provato anche una viscerale paura nei confronti dei spaccati odierni.

Vi fu chi disse questo e vi fu chi disse quello, ma vi è una cosa ancora da considerare: che diritto hanno gli Uni di imporre il loro pensiero a modello della realtà? Lo stesso diritto che hanno gli Altri di imporre il proprio: nessuno.

L’egoismo, l’indifferenza, la cattiveria, l’insidie e il malessere di ognuno di noi, sfocia in una raccolta che si proietta di mostrare e non di risolvere. Tanto da concludersi con una meravigliosa dedica dall’autrice alle persone che hanno provato a scoraggiarla: questo libro è per voi. Una raccolta consigliati a tutte le persone che non temono la curiosità di crescere, ricredersi e migliorarsi. Unire ogni piccolo tassello perduto e ricollegare questo vaso fragile chiamato corpo. Mi rendo conto che la lettura potrebbe risultare tanto “ricercata” ma cari fanciulli, vogliamo sperimentare nuovi stili, oppure cerchiamo sempre e solo la nostra nicchia e “confort zone”?

Mi capita spesso di trovare i miei “pezzi preferiti” ma devo confermare la mia impulsiva tentazione (attuata ogni volta) di sottolineare frasi toccanti di ogni singolo racconto, tanto di cadere nel peccato originale per noi lettori: fare la farfalla alle pagine. Ok, sono una lettrice perduta e sconterò la mia pena acquistando altri libri compulsivamente. Ovviamente targati Bookabook!!!

Una raccolta consigliati a tutte le persone che non temono la curiosità di crescere, ricredersi e migliorarsi. Unire ogni piccolo tassello perduto e ricollegare questo vaso fragile chiamato corpo.

Alla prossima dalla vostra CAPPELLAIA MATTA.

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