Recensione – Storia di chi ama sottovoce – Elisa Venticinque

È questo che succede a chi vive di bugie come me: prima o poi, una di esse ti intrappola, fino a convincere anche chi ti circonda. Spazza via tutto, fin quando non rimane nulla.

Scheda Tecnica

Trama

Innamorarsi del proprio migliore amico? È capitato a molti. Le cose si complicano se tu ti chiami Edoardo e lui Matteo. Edoardo ha 18 anni, una famiglia che cammina sul filo del rasoio di cui tenere insieme i pezzi e un segreto che gli lacera l’anima. Vorrebbe sparire, togliersi dalla mente tutte quelle volte in cui ha sognato di prendere il bel viso del suo amico di sempre per schioccargli un bacio, ma non può. Vorrebbe urlarlo al mondo intero, ma quanto può essere confortevole il silenzio? Proprio quando la decisione sembra essere stata presa, nella vita di Edoardo un grande ritorno porta scompiglio: è Sofia, la sua ex ragazza, quella che pensava di aver dimenticato. Tra momenti pieni di tensione e rivelazioni scomode, Edoardo si troverà al centro di una scelta che non credeva minimamente possibile: rischiare o fare un passo indietro?

Biografia

Elisa Venticinque nasce a Firenze nel 1996. Si laurea in Scienze della Mediazione Linguistica presso la SSML Istituto di Alti Studi Carlo Bo di Firenze nel 2018 e prosegue gli studi linguistici alla facoltà di Traduzione e Interpretariato dell’Università degli studi di Genova, che sta concludendo. Attualmente, collabora con un’agenzia di traduzione e coltiva la passione per la scrittura recensendo libri e intervistando autori per il sito Mangialibri. Storia di chi ama sottovoce è il suo primo romanzo, con il quale nel 2013 è arrivata in semifinale a un concorso indetto dalla casa editrice Giunti.

Recensione

Non siete pronti a questa recensione, come non lo sono io perché Elisa ha toccato corde talmente profonde che mentre scrivo queste parole, scorgano lacrime da sole. Oggi parliamo di un libro che vorrei sentire più spesso argomentare perché dimostra palesemente che l’età è solo un numero e non alimenta la mente di una persona. Elisa è riuscita a costruire una storia poeticamente triste e vera, tanto da farmi pensare più volte che trattasse un episodio veramente presente. Non si tratta del solito romanzo rosa, quindi se amate crogiolarvi tra ripicche, battibecchi e “a tratti” frivolezze che allietano la giornata, questo libro è totalmente opposto.

Proprio l’amore, l’eterno collante di cuori infranti e storie sbagliate, adesso me lo sta portando via. Quello che fa più male è sentirlo scivolare via essendo perfettamente consapevole del fatto che non posso fare niente di concreto per trattenerlo qui con me.

La nostra storia parla del giovane Edoardo, un ragazzo in bilico tra una scoperta e una grossa e ingombrante verità. Da poco tempo ha compreso il suo amore grande e viscerale per il suo migliore amico ma oltre alla consapevolezza del suo nuovo orientamento sessuale diverso da tutto quello in cui credeva, deve scontrarsi con una realtà fin troppo triste: Matteo è fidanzato con una donna e non pensa lontanamente che il suo migliore amico possa provare un sentimento al di fuori dell’amicizia. In alto mare tra nuove emozioni e assopite considerazioni, Edoardo deve affrontare un ambiente molto ostile in casa. Da tutta una vita, deve lottare contro un padre violento che a causa dell’alcool, non è più capace di intendere e volere, distruggendo l’equilibrio di una famiglia caduta nella totale sottomissione e relativo silenzio che ne viene fuori.

Storia di chi ama sottovoce cerca di farci comprendere le mille sfumature provate da una persona, che da sola, deve comprendere e spiegarsi ogni singolo comportamento con l’intento di capire se giusto o malamente sbagliato. Lo stesso orientamento sessuale, omosessualità ed eterosessualità, solo il centro focale di questo libro che racconta quanto, alcune persone, tendono a colpevolizzarsi e a ricercare il cavicchio scatenante per questo cambiamento senza mai pensare che l’amore non ha forma e “spiegazioni”, la normalità non viene dettata ma lasciata a vivere senza troppi misteri o dubbi. L’insicurezza del proprio cuore, avvicina fortemente il lettore ad Edoardo perché percepiamo ogni singolo battito del cuore o fiato sospeso nei suoi silenzi a causa della scrittura viscerale dell’autrice che non tralascia mai nessuna venatura importante per la storia.

Io con le parole sono bravo, ma solo se le metto su carta. Vorrei tirarle fuori, dare voce a pensieri che spesso e volentieri rimangono strozzati in gola, che non riesco a esprimere. Ho la natura timida di uno scrittore anonimo, che mette tutto sé stesso in fogli pieni di quel che sente, ma poi non firma i suoi lavori, vuoi per vergogna, vuoi perché è troppo personale.
Perché quando scrivo sono vero. Senza filtri, senza censure. Solo Edo. Incasinato, problematico, riservato, insicuro, cinico.

Un libro difficile da digerire perché costruito in modo tale da farvi arrabbiare, piangere, lottare, commuovervi e soprattutto rivelare l’essenza stessa dell’amore: il coraggio. Il coraggio per ogni singola cosa: per parlare, per provare, per lottare, per dichiarare, per baciare e per amare ogni singola particella di noi e del mondo. Elisa è riuscita in meno di 300 pagine, a farmi provare emozioni fortissime senza pretendere nulla, ponendo solo l’attenzione sulle difficoltà che il mondo LGBT deve affrontare ogni singolo giorno, tra il giudizio e la certezza di essere uguali agli altri. Escludere la violenza domestica perché malsana e distruttiva, logorando i rapporti e la mente delle persone.
Una lettura adatta a chi non ha paura di emozionarsi e credere che l’amore avrà un lieto fine. Anche se, miei cari fanciulli, un lieto fine non c’è…lo capirete solo alla lettura di Storia di chi ama sottovoce!!!

Alla prossima dalla vostra CAPPELLAIA MATTA.

2 pensieri riguardo “Recensione – Storia di chi ama sottovoce – Elisa Venticinque”

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