Recensione – L’iniziazione – Noemi Villaruel

Benvenuti fanciulli in questa recensione che porterà alla luce una piacevole storia dalle corde fantasy, che riesce a rilassare e porre la giusta attenzione, senza troppe pretese. Una storia veloce e accattivante nella sua semplicità e svolgimento. Parliamone insieme.

Scheda Tecnica

Trama

“E se l’uomo non fosse il padrone della Terra? Se il mondo non fosse governato dalle semplici regole create dall’umanità?”

La Terra, sin dalla sua creazione, fu formata da sei Elementi fondamentali derivanti dalla Natura: Aria, Acqua, Terra, Fuoco, Luce e Tenebre. La Natura però decise di relegare i suoi figli nelle mani degli uomini, creando così i Dominatori, sei individui immortali in grado di padroneggiare il controllo di un singolo Elemento. Essi consideravano gli uomini degli esseri inferiori, ingrati verso i doni offerti loro da madre Natura e decisero di attentare alle loro vite, compiendo numerose stragi. Questa è la spiegazione che il governo mondiale per anni ha diffuso a tutte le popolazioni, ma corrisponde davvero alla verità?
Penelope, giovane ed intraprendente ragazza inglese, perse i propri genitori in uno degli attentati organizzati dai Dominatori. Cresciuta fra le amorevoli attenzioni di sua nonna, ma con l’onnipresente desiderio di vendetta, Penelope entra nella Milizia Volontaria, corpo governativo destinato alla lotta contro i Dominatori. Il suo talento la farà spiccare rapidamente fra gli altri colleghi, assicurandole la carica di tenente e instaurerà un complesso rapporto col suo capo Killian, uomo misterioso e indecifrabile, che le farà aprire gli occhi su ciò che si cela dietro le apparenze dei suoi nemici. Cosa succederebbe se i pilastri della sua vita, i principi ai quali si è sempre aggrappata, si rivelassero delle menzogne? E se divenisse lei stessa un nemico?

Recensione

Ormai anche i muri sanno la mia grande passione per i fantasy nelle mille sfaccettature e idee, quindi stupirmi oppure incuriosirmi risulta sempre difficile e faticoso. Molto spesso mi vengono proposte storie che si riducono a strafare nelle loro idee e finire nel dimenticatoio il tempo di una lettura veloce, senza lasciare nulla al lettore, sensazioni base che una persona si aspetta da un fantasy dove l’energia è il minimo. Qui invece abbiamo il primo di una serie che cerca di sfruttare le caratteristiche tipiche del genere, amalgamando anche piccoli “cliché” per offrire un appiglio nella lettura senza risultare mai “scopiazzata” oppure ripetitiva.

La nostra storia narra la vita di Penelope, una ragazza forte e tenace che desidera ardentemente la sua VENDETTA come io aspetto il caffè delle 15 di pomeriggio…il mio oro colato. Questa fiamma che arde dentro di lei, la pone ad una grande scelta che detterà le regole per il resto della sua vita/carriera perché deciderà di arruolarsi nella Milizia per aiutare a “sopprimere” il male della sua città, causa di una perdita ancora troppo forte per lei. Come cercare di evitare spoiler parte 1. Da buona diabolica, Noemi ha posto piccoli sassolini nella prima parte della storia che servono per descrivere e contestualizzare la storia, senza appesantire il contenuto stesso ma (per ovvi motivi) necessari per ambientare la narrazione sotto il punto di vista di Penelope. Personalmente questa scelta non ha posto una “velocità” sostenuta ma una giusta marcia per non ostacolare l’accelerata presente dietro l’angolo. Come cercare di evitare spoiler parte 2. Fino ad arrivare alla presenza di un simpatico manz…..Cappellaia Matta non cadere nelle piccolezze…volevo dire uomo misterioso che metterà subito sotto pressione la protagonista, al limite della pazienza di ogni donna di fronte ad un uomo attraente e dalla primissima elettricità tra le parti.

Da questo momento, il gioco diventerà una serie di rivelazioni/azioni atte a rendere il ritmo calzante e accattivante allo stesso tempo, proiettando il lettore alla conoscenza dei personaggi secondari e ad affezionarvi ad alcune figure che saranno parte integrante del tutto. Noemi è riuscita in poco tempo, a conciliare tutti gli ingredienti di un buon fantasy: worldbuilding, attrazione, magia, scoperta e azione il tutto in meno di 300 pagine e concludendo con un finale dalle aspettative talmente grandi da portarvi ad aspettare l’autrice sotto casa per spingerla a concludere anche il secondo volume.

Ho trovato questa storia giusta al momento propizio perché venivo da una lettura molto impegnativa sia per scrittura che per la struttura; necessitavo di una storia molto più easy, carina e veloce per tenermi incollata senza stancarmi oppure avvicinarmi al blocco del lettore. Noemi Villaruel è riuscita nella sua semplicità ad appassionarmi ponendo l’attenzione sulle giuste proporzioni e informazioni, coinvolgendo la mia parte “amorosa” all’azione che nei fantasy calza a pennello. Anzi, proprio su questo punto ci tengo a specificare che la storia si avvicina molto all’Urban Fantasy perché è contestualizzato in un’epoca quasi moderna. Proprio con l’ottica della “base” di questa storia, consiglio la lettura a chi desidera staccare dalla “pesantezza” di alcuni capi saldi ma pur sempre “mattonazzi” e cercare una storia carina, avvincente e piena di flirt e rivelazioni dietro l’angolo. La scrittura è molto intuitiva, senza grandi voli pindalici e adatta a chi non si è mai approcciato a nulla del genere e desidera iniziare da qualcosa di comprensibile senza spaventarsi. Trovo la penna dell’autrice molto capace che dovrà sicuramente migliorare nel tempo, ma capace e piena di buoni propositi, confermato anche da un rapporto qualità/prezzo giusto: accessibile proprio come la storia. Quindi, se volete buttarvi tra le braccia di Penelope, sarò più che felice di chiacchierare con voi e decidere a quale crush legarsi: ognuno avrà il suo ahahahah.

Quello che verrà detto da questo momento in poi, vale per la mia copia cartacea ricevuta nei primi mesi del 2021, in caso di cambiamenti adoperati dall’autrice prima o dopo il confronto tra le parti, non possono essere ne confermati e ne smentiti. Visto episodi passati di “false conferme” preferisco mettere le mani avanti e lasciare un velo di trasparenza tra di noi, specificando quanto segue.

La copia in mio possesso contiene simbologie errate e alcuni refusi che vengono aggiunti alla mancanza della sillabazione che rende antiestetica la lettura dell’opera. Essendo il mio settore preferisco essere il più chiara possibile. L’autrice ha confermato l’avvenuta correzione.

Alla prossima dalla vostra CAPPELLAIA MATTA.

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