Recensione – Il rumore del silenzio – Martina Calisti

Benvenuti fanciulli in questa nuova recensione che pone l’inizio del mese di transizione tra “ho voglia di vacanza” a “quando arrivano le vacanze” perché dopo questo periodo difficile per tutti, desideriamo un pelo di normalità. Ecco perché parliamo di un libro apparentemente innocente, che nasconde un sottofondo molto pesante e difficile da dire apertamente. Ogni cosa verrà spiegata. Ringrazio la Marty per avermi concesso la lettura in collaborazione.

Scheda Tecnica

Trama

Cercando di superare le dure prove della vita, è possibile non perdere se stessi?
Due vite, due realtà, due mondi agli antipodi. Sara, prossima a realizzare il sogno di diventare una giornalista e Lorenzo, giovane imprenditore di successo, si scontrano con difficoltà tanto dolorose, quanto all’apparenza insormontabili.
Sullo sfondo di una caotica Roma e una frenetica Milano, prenderà forma un viaggio a doppio binario, costellato di eventi inaspettati. Un viaggio che sembrerà riservare più drammi che gioie, nel quale il senso di solitudine si farà greve, opprimente, e l’unico modo per proseguire sarà non perdere mai la speranza di cambiare il proprio destino.

Recensione

Dalla trama piuttosto generale, entriamo nella vita di due persone apparentemente diverse e distanti che passano la loro vita senza chiedersi mai cosa vogliono veramente. Essendo una storia molto breve, cercherò di mantenermi vaga per lasciare libera interpretazione a voi lettori.

I nostri protagonisti sono Sara, una ragazza che sopravvive con il costante senso di colpa verso se stessa perché si sente sbagliata e incompresa a causa di un passato troppo ingombrante nella sua vita. Dall’altra parte abbiamo Lorenzo, giovane uomo di successo che gestisce l’impero di famiglia e sostiene quel legame flebile tra la famiglia e la sorella, distante per motivi radicati nel tempo. Nessuno dei due riesce a percepire quella scossa di coraggio verso un futuro tanto oscuro e indesiderato.

Due storie parallele che narrano due scorci così comune quanto delicati. Tra violenza fisica e mentale, inflitta e auto-inflitta, capiamo quanto la mente umana possa entrare in uno stato di allerta verso ogni singola cosa. Martina ha cercato di raccontarci la “maledetta” normalità che si cela dietro ai silenzi, Un rumore così assordante che nessuno riesce a percepirlo oppure concedere l’interesse desiderato. Due voci che urlano all’unisono senza nessuno capace ad ascoltarli.

Avrete modo, in poco tempo, di legarvi alla fragilità di queste due anime, fatte di carne e sangue, anima e corpo, spezzate da altri e arresi all’amara verità: la rassegnazione. Un libro fatto per dare coraggio e voglia di tornare a sorridere, ritrovare la voglia di fare e andare avanti senza cancellare quelle cicatrici ormai troppo ingombranti. La fluidità della narrazione riesce a evitare di appesantire la storia perché avendo temi molto delicati, risultare di “troppo” è molto facile; l’autrice ha scelto di andare oltre, ponendo l’attenzione sugli effetti di tali avvenimenti e la svolta che ognuno di noi possiede ma deve avere la voglia di guardare. Un inno alla forza d’animo, la grinta che coviamo dentro di noi, presente sempre. Avrete sicuramente la vostra dose di lacrime amare, come la sottoscritta perché l’empatia è sempre dietro l’angolo ahahahah maledetto cuore fragile.
Piccolo appunto importante: questo volume è il primo di una dilogia e siccome non viene segnato da nessuna parte e non vorrei che vi venga lo stesso coccolone della qui presente Cappellaia, ve l’anticipo io (PS. appunto che vale anche per la casa editrice, una piccola postilla oppure un numero in copertina potrebbe annullare ogni dubbio, oltre alla correzione sull’impaginazione riferita all’autrice).

Consiglio questo libro a chi desidera affrontare temi come la violenza, la sottomissione, l’insicurezza, le aspettative e tanto altro, può trovare corda su quest’opera perché nella sua velocità e pulizia nelle descrizioni, riesce a centrare i punti salienti senza nessun problema. Devo confermare che Martina ha saputo iniziare alla grande la sua carriera di scrittrice nel mondo editoriale online. Brava brava, ora aspetto il seguito.

Alla prossima dalla vostra CAPPELLAIA MATTA.

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