Recensione – #3 Bass Ackwards – Laura Rocca

«Quante sono le stelle del cielo?»
«Un milione?»
«Non lo so. Cosa ne dici di trascorrere il tempo a contarle con me?»

Scheda Tecnica

Trama

Piper Hooper non ha mai avuto una vita facile. È complesso crescere con una famiglia disastrata alle spalle. Solo il nuoto le dava gioia. Era il suo rifugio, la sua certezza, il suo punto fermo. Quello e Kirk Jenkin. Il suo migliore amico, l’amore segreto, l’unico in grado di far “brillare le stelle”.
Il nuoto, però, oggi è un sogno sbiadito e Kirk… non ha più messo piede a Nantucket nonostante le sue promesse.
Piper sa bene che il solo modo di vederlo sono le copertine dei giornali. Ne è talmente certa che, quando se lo ritrova davanti, per un attimo pensa sia solo uno scherzo della sua immaginazione.

Kirk Jenkin è un bassista di successo ma, quando approda a Nantucket Town dopo ben dieci anni, torna a essere il sedicenne che ha vissuto lì la sua adolescenza. Ogni suo ricordo è legato a un’unica persona, qualcuno a cui non vorrebbe pensare: Piper Hooper.
Una memoria dolceamara perché la ragazza a cui voleva più bene è stata chi lo ha deluso di più.
Alcuni sentimenti, però, restano sepolti dentro noi per anni e sono pronti a riemergere con prepotenza.
Kirk non è disposto a lasciar perdere e, mentre i ricordi si sommano al presente, ha una sola certezza: rivuole Piper e non le permetterà di fuggire da ciò che c’è tra di loro. Non questa volta.

Precedenti pubblicazioni

Recensione

Benvenuti della recensione più difficile per me, una di quelle che ti piange il cuore perfino scriverla perché ti rimane la pelle d’oca anche se hai finito il libro giorni fa. Oggi parliamo del terzo libro che recupero di Laura Rocca e confermo senza mezzi termini che si colloca nel podio delle mie autrici preferite perché ogni maledetta volta riesce ad emozionarmi con le sue storie sempre diverse e ben caratterizzate. Bass Ackwards segue a ruota i suoi predecessori che racchiudono una serie di libri autoconclusivi, narrando le storie dei personaggi di questa band The Blind Spot. Opere leggibili singolarmente ma che vi arricchiscono ulteriormente tutti insieme (cosa che vi consiglio caldamente).

Kirk Jenkin è il bassista della suddetta band, considerato “ironicamente” poco necessario dal suo collega Eric, fonte di sostegno per il cantante Jaxon che decide di aiutare il suo gruppo proponendo di rifugiarsi nella sua vecchia città/paesello turistico Nantucket Town per concentrarsi sulla stesura del nuovo album, visto la conclusione della stagione estiva. Ma questa terra nasconde un segreto lasciato in sospeso per ben dieci anni, portando con se molte sensazioni contrastanti tra amarezza, verità inculcate e voglia di rimanere nella propria incoscienza senza vie di fuga. Come sempre, il destino presenta il conto senza lasciare spazio a titubanze, tanto da far incontrare il peggior incubo di Kirk proprio nell’albergo dove alloggia con la sua cricca: si chiama Piper Hooper. Questi dieci anni, oltre a lasciare degli strascichi in Kirk, porta tutti i segni addosso a Piper una semplice ragazza che ama talmente tanto la sua squattrinata famiglia da accollarsi tutti i problemi economici annessi e concessi, al punto da perdere di vista ogni suo sogno nel cassetto.

Sarà il mese più lungo della mia vita.
Sono stato davvero un idiota a pensare che il passato sarebbe rimasto dov’era, sepolto in un angolo della memoria.
Le pagine consunte della mia storia, simili a un libro ingiallito e imparato a memoria perché letto troppe volte, mi scorrono davanti agli occhi vorticosamente, prendendosi gioco di me.
Puoi diventare una star, puoi trasferirti a migliaia di chilometri, puoi avere soldi e distrazioni a non finire, ma non puoi cancellare il passato.

Non entrerò oltre per narrarvi l’incipit di questa storia ma vorrei soffermarmi sui temi scelti dall’autrice e confermarvi la mia grande stima verso di lei. Essendo un libro che narra il passato e il presente dei nostri protagonisti, come in passato, Laura ha scelto di utilizzare non solo i POV (punti di vista) alternati ma giocare anche con gli spazi temporali per motivare determinati atteggiamenti e “aspetti” caratteriali dei personaggi. Vi avviso subito che la storia di Piper è molto toccante e chi mi segue su Instagram sa quante lacrime ho versato su questo libro. Molti di voi conoscono la mia storia e sanno quanto sono sensibile al tema del bullismo, vissuto in passato in prima persona e ancora presente nel mio cuore e carattere portando in evidenza la mia forte insicurezza verso gli altri e verso me stessa. Questo stato di ibernazione, la proverete sentendo il racconto di Piper narrato in maniera così “presente” e reale che i deja-vu sono dietro l’angolo. Laura ha scelto di porre in evidenza non solo cosa si prova nell’atto in sé ma cosa rimane nel tempo nella stessa protagonista che dovrà lottare continuamente senza lasciare spazio al bello che ruota intorno a lei. Ci saranno momenti umilianti e devastanti che portano a galla la meschinità di questo modo di comportarsi sia in età giovane che adulta, tecnica per sentirsi superiori e affossare gli altri con insulti e velati rimproveri, oltre a scherzi di cattivo gusto.
Piano piano, grazie alla scrittura accurata dell’autrice, scoprirete cosa si nasconde dietro il comportamento di una persona soggetta a bullismo, unito ad altre problematiche ancora più gravi che contornano la vita di Piper. Kirk è il mezzo che ci aiuterà a capire cosa si cela in uno sguardo umiliato, sconfitto e solo, lasciando spazio all’amarezza e al distacco che amplificherà ogni cosa.

Conosciamo così la vita perfetta di Kirk, nato per accontentare gli altri portandosi sempre al primo posto in tutto: scuola, voti e sport. Nessuno desidera contraddire il ragazzo più bello della scuola, nessuno ha il coraggio di essere se stesso, tutti voglio far parte della sua cerchia di amici. Lui, però, è diverso, desidera andar bene a scuola non perché veramente convinto ma per evitare dispiaceri ad una famiglia già in bilico di suo (perché anche il fanciullo ha una storia da raccontare). Un presente fatto da successi e rivincite, soldi e privilegi tipici di una star che possono rovinare mentalmente chiunque non riesca a gestire tutto questo (mi viene in mente subito Denys nel volume precedente). Un ragazzo rimasto umile e ancorato alla musica come unica forme d’espressione, portando in evidenza il suo cuore grande e pieno di buoni propositi verso le ingiustizie della vita.

A volte mi piacerebbe essere come nel film Inception dove le persone sono in grado, nei sogni, di plasmare una realtà alternativa proprio come la desiderano.
Se potessi passerei la vita a sognare, cambiare edifici, strade, colori, darei vita a un nuovo mondo solo mio, un luogo dove l’abitazione oltre la staccionata non è mai rimasta sfitta e la mia vita ha proseguito su un binario totalmente diverso, un’esistenza in cui Kirk è la persona che, in quel tempo lontano, mi ha fatto credere di essere.
Purtroppo, non è possibile.

Questo è un libro diverso, forte, emotivo e approfondito in ogni sua piccola parte, tanto da lasciarvi devastati alla fine di tutto. Credo che se siete persone molto sensibili e avete l’ansia da lettura “presente” (per intendere piena di emozioni forti) vi consiglio di slittare ai precedenti perché possiedono anche loro argomenti interessanti e particolari, allo stesso tempo Bass Ackwards va oltre tutto e tutti. Ho amato e odiato alla follia questa opera perché mi sono legata in tempo zero a Piper, sia per il suo passato toccante ma soprattutto verso il suo presente fatto di insicurezze e paure costanti. Sapere che Laura ha scelto di trattare con così tanto interesse questo tema, mi rende molto fiera perché conosco la grande donna che si nasconde dietro il suo nome in copertina e mi devasta sapere si esser stata capita da un libro. Sì, è molto ironico ma pochissime persone possono lontanamente capire cosa si prova a sentirsi sbagliate, afflitte dal proprio aspetto e non riuscire ad accettarsi. Rarissimo. E sapere che questo libro narra con rispetto ma senza mezzi termini, incoraggia tutte le persone come me.

Un libro pieno, devastante e tra i più belli dell’autrice (per gusto personale). Non vi dico oltre ma se avete voglia di emozionarvi veramente e cercare quella storia che va oltre il cattivo ragazzo e la ragazza più famosa della scuola, ecco il libro che fa per voi. Laura ha già sopportato i miei scleri in privato ma confermo a piena voce che questo libro li batte tutti e continua così perché vedo solo una strada in salita per te. Brava brava brava.

Alla prossima dalla vostra CAPPELLAIA MATTA.

2 pensieri riguardo “Recensione – #3 Bass Ackwards – Laura Rocca”

  1. Ciao Palma, noto solo ora la coincidenza con il vecchio nome che usavo per il mio blog su wordpress.
    Ti ringrazio moltissimo per le tue parole che mi rendono felice di aver rimandato l’uscita di questo libro e di tutte le ore di lavoro che ci ho passato sopra, più consulenze presso una psicologa per avere anche un punto di vista professionale su alcuni aspetti emotivi che toccano chi vive in una famiglia così disfunzionale come quella di Piper. Sono molto felice che questa storia ti abbia toccato tanto.

    Piace a 1 persona

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