Recensione – Una Nature lover in lockdown – Salvina Cimino

Oggi più che mai strazio infinito e profonda commozione di fronte a uno scenario bellico che ha come terribile nemico un invisibile mostro che avanza incalzante seminando terrore e morte.

Scheda Tecnica

  • Titolo: Una nature in lockdown – Diario
  • Autore: Salvina Cimino
  • Genere: Diario, Narrativa Contemporanea
  • Editore: Self Publishing
  • Data pubblicazione: 15 Luglio 2020
  • Copertina e impaginazione ha cura di Palma Caramia
  • Cartaceo: 12,00 euro
  • Ebook: 2,99 euro
  • Kindle Unlimited: disponibile

Trama

Lasciare una traccia indelebile degli eventi verificatisi durante il periodo storico più drammatico del nuovo millennio è sicuramente un modo per far tesoro delle dolorose esperienze vissute dall’umanità intera a causa di un invisibile quanto spietato virus.
Un diario poetico, a tratti romantico, che guida alla percezione e alla protezione della vera bellezza, e a tratti severo, che sollecita un’immediata e doverosa presa di coscienza, per porre rimedio alle sofferenze che affliggono il nostro pianeta.
Un’opera dal profondo animo green, che decanta ed elogia le meraviglie della natura, ponendo l’accento anche sul contesto sociale compromesso, in cui le disuguaglianze tra gli uomini si sono maggiormente accentuate e la solidarietà globale resta ancora una meta lontana da raggiungere.

Biografia

Salvina Cimino nasce a Palermo il 12 Gennaio del 1980 e si diploma all’Istituto Tecnico Commerciale per Programmatori “F. Ferrara” di Palermo nel 1998.
Vive a Cerda, piccolo e delizioso paese di collina, generoso per aver prodotto contributi letterari particolarmente raffinati.
Per diversi anni lavora nel settore del marketing e delle comunicazioni e, poiché dimostra determinate abilità comunicative, nell’ultimo anno collabora come contributor per diversi magazine on line di arte, cultura e spettacolo, alimentando la passione per la scrittura che la spinge a dare vita al suo primo progetto letterario “Una nature lover in lockdown”.

Recensione

Benvenuti fanciulli in questa recensione molto difficile per me perché tratta un tema che, per scelta personale, ho allontanato fino a quando potevo e sfiorato solo con il pensiero. Principalmente perché toccata dalla nostra situazione attuale e conoscendo la mia forte ansia, leggere testi che trattavano il tema della pandemia mi ha spaventato da sempre. Ma fortunatamente il libro di Salvina è totalmente diverso da quello che potete lontanamente immaginare e vi tranquillizzo subito perché vi lascerà basiti.

Da oggi intravedo l’inizio di un periodo di profonda riflessione in cui auguro a noi tutti di uscirne sani e salvi e senza troppe ripercussioni negative o irreparabili per il nostro futuro

Perché vi dico che il libro di Salvina è diverso da ogni cosa in commercio? Perché l’autrice ha scelto di narrare uno degli avvenimenti più difficili e devastanti per il mondo, attraverso delle pagine di un diario con l’obiettivo di lasciare un segno nelle generazioni avvenire e ricordare cosa abbiamo vissuto e “respirato” durante tutto il Lockdown.

Da oggi nel mondo esiste un solo popolo, riunito sotto lo stesso cielo, che prova la stessa paura, nutre la stessa speranza e recita la stessa preghiera.

Ehhhh già sembra passata una vita ma alla fine conta solo un anno da quando tutto è cambiato, la nostra vita è stata travolta dalle notizie al telegiornale, gli autocertificati che permettevano solo spostamenti per prima necessita, le strade vuote, la paura combattuta nelle corsie degli ospedali, i carri armati, gli striscioni arcobaleno e l’iconica frase “Andrà tutto bene”.

L’arcobaleno è il simbolo della speranza e della rinascita e ci ricorda che dopo la tempesta torna sempre il sole.

Attraverso le pagine di Salvina ripercorriamo ogni singolo avvenimento passato con occhi al presente che sembra diverso ma alla fine è rimasto identico. Ogni singolo giorno è anticipato da un’estratto simbolico di grandi autori storici che sembrano incastrarsi alla perfezione per ogni singolo evento ed enfatizza la natura di questo libro dedicato alle persone che hanno vissuto la quarantena con il naso sulle pagine di un libro e la mente in viaggio per il mondo e il tempo. Natura vista come elemento di origine che non ha mai abbandonato il suolo o la nostra anima, rinsecchita dalla tecnologia e ritrovata da tempo di solitudine e tristezza. La natura che non ci lascia mai soli e prende il possesso di questo inquinamento del cuore, portando ossigeno e voglia di vita.

Attendiamo con pazienza il giorno in cui avremo il piacere di riabbracciarci, ricordandoci che “l’attesa è essa stessa piacere”, ce lo ha insegnato Gotthold Lessing e come lui sono tantissimi gli scrittori e i poeti che hanno scritto e consigliato come vivere e affrontare l’attesa.

Questo lungo periodo ha portato alla luce quanto ogni singolo momento della nostra vita possiede un enorme valore e non dobbiamo mai dare nulla per scontato: i rapporti, i gesti, le parole, i nostri respiri e l’amore che proviamo per noi stessi e gli altri. Ricordare quanto spessore possiede ogni singola scelta (come portare la maschera) possa alterare tutti noi. Un messaggio di forte speranza nel buio più totale.

Rivivere ogni singolo giorno di quarantena, visto dagli occhi di Salvina, lascia una scia di pensieri che potete annotare tra le note del diario, pagine bianche pensate e realizzate con lo scopo di far sfogare i nostri cuori toccati da questi eventi tragici. Ogni singola piuma è un dettaglio che invoglia a scrivere, tracciare, sottolineare, aggiungere, cancellare e imprimere.

Ultimo ma non per importanza, è la sfera religiosa predominante nel libro. Come ben sapete, non sono credente e mal digerisco l’ostentazione della chiesa ma l’autrice ha saputo amalgamare senza ostacolare la lettura e rendere caustica l’impronta del diario. Giustamente è un’aspetto molto personale ma sapete che non riesco a tenere un cecio in bocca e riferisco tutto ahahahah.

Un libro molto toccante e profondo che ognuno di noi dovrebbe tenere a casa, come monito di speranza nei momenti bui, per il futuro e il presente, per le generazioni che verranno e le persone presenti ora accanto a noi, uno specchio che riflette una società segnata nel profondo e cambiata in maniera irrimediabile. La nostra vita è letteralmente volata via dal binario senza trovare la giusta strada. Questi mesi sono serviti a stravolgere tutto e rimettere in gioco ognuno di noi senza darci l’opportunità di scelta ma solo di rischio. Sperando che questi attimi diventino un ricordo molto presto, vi consiglio questa piccola opera da leggere e conservare nella vostra libreria.

 “Il pensiero è il fiore;
il linguaggio il bocciolo,
l’azione il frutto che nascerà.”
[Ralph Waldo Emerson]

Alla prossima dalla vostra CAPPELLAIA MATTA.

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