70# La vostra voce – Sghembestorie – Valentina Luberto

Buongiorno cari lettori, oggi inauguriamo una nuova rubrica, “La vostra voce”, un’idea nata in collaborazione con il blog Tra due mondi, per dare voce e spazio ai vostri scritti. Appuntamento fisso ogni martedì e giovedì.

Scheda Tecnica

Trama

Sghembestorie è una raccolta di racconti che hanno in comune il tratto surreale che li caratterizza, anche per questo ho deciso di introdurli con la citazione di Magritte. Ho scelto di intitolare la raccolta Sghembestorie perché è come se ognuna di queste storie abitasse un piano tutto suo, apparentemente distante dalle altre, eppure così vicino nella sua sospensione tra reale e irreale. Anche il carattere surreale dei singoli racconti, nonostante la sua impalpabilità, incide sulla parte più vulnerabile e profonda di chi li incontra; coinvolgendo sentimenti, paure, immaginazione e lasciando, a fine lettura, la sensazione e la volontà che quelle parole non svaniscano con l’ultima riga d’inchiostro, ma permangano per poterle ritrovare sempre in un angolo di sé.

Cinque buoni motivi per leggere Sghembestorie

  1. Se vuoi viaggiare nel mondo della fantasia più sfrenata.
  2. Se ti piacciono i personaggi buffi con nomi altrettanto buffi.
  3. Se ami giocare con le parole.
  4. Se hai voglia di una lettura che stimoli la tua immaginazione.
  5. Se ami le storie originali con una narrazione fuori dagli schemi.

Estratti

1.
«…Nelle storie che leggo spesso trovo risposte a domande che vorrei fare e non so a chi porre, trovo conforto quando mi sento triste, un sorriso quando penso di averlo perso per sempre, vedo il mondo che mi piacerebbe percorrere, che non ho ancora percorso e che forse non riuscirò a percorrere mai. Un libro è la speranza e la certezza che ogni storia abbia un’occasione, che tutto possa mutare nel giro di poche pagine, che il personaggio più misero, come il più buono, abbiano la stessa opportunità di essere raccontati, ricordati. Leggere è vivere tutte le storie e nessuna, con la speranza che tra queste trovi anche la tua.»

2.
«Perchè i sogni vanno espressi, bisogna che siano ascoltati con la propria voce che li dichiara con passione. Questo è il primo passo perché inizino a diventare reali.»

3.
«Noi sappiamo fare le magie, ricordi?»
«Sto dimenticando quasi tutto.»
«Però ricordi me.»
«Però ricordo te.»

4.
La stanza rossa era lì, non vedeva arrivare qualcuno da tanto tempo, troppo, ammesso che il tempo, in quel nonsodove, esistesse. Sul tempo se ne dicevano tante, qualche voce era pronta a giurare che si fosse fuso nel tentativo di sedurre un lenzuolo rosso, un fantasma imbarazzato che per troppa timidezza lo aveva rifiutato. Il tempo non aveva retto il colpo e s’era sciolto con l’illusione di liquefare anche il dolore. Il dolore restò, il tempo mutò. I due si divisero senza incontrarsi mai più e le ore scomparvero con loro. Da quel momento fu sempre notte.

5.
Se il cuore che ama è sincero non deve nascondere misteri, neppure in un trucco magico.

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