Recensione – Novanta giorni – Giulia Ungarelli

Copia cartacea omaggiata dall’autrice.

Scheda Tecnica

Trama

L’Ufficiale Andrea Fehr è in missione di pace in Kenya. Rendy Gross è un giornalista di guerra in visita per un reportage. La prima ha un carattere ostile, impenetrabile ed è intenzionata a tenere la sua vita lontana dai riflettori; il secondo è carismatico, dolce e ha un segreto da custodire. Quando Andrea viene incaricata, insieme al Sottufficiale Connor Leclerc, di scortare il reporter, tra i tre inizia una conoscenza che li porterà ad affrontare un nemico comune. Da quel momento, inizierà un viaggio alla scoperta di un presente fatto di segreti, infamie e manipolazioni, e un passato d’amicizie e dolore. Sentimenti profondi, che viaggiano di pari passo senza sfiorarsi mai. Una storia forte, divisa tra i suggestivi paesaggi del Kenya e la quiete del Canada, che smuoverà le sorti del giovane trio.

Recensione

Eccoci di nuovo su questi schermi per raccontare un nuovo volume della Giulietta Nazionale ahahahahah che sceglie di indirizzare il suo interesse nel mondo del military con una donzella tutto pepe, tra capelli voluminosi e un carattere discutibile….mmh mi ricorda qualcuno ahahahah.

Richiudermi in una gabbia avrebbe portato a conseguenze disastrose e, se la genetica non sbagliava, io ero destinata a restare sola.
Avevo provato ad aprirmi e a dimostrarmi più affabile, ma non durava a lungo. Il pessimo carattere, la rabbia e l’istintività alla fine esplodevano e i tentativi di essere una persona migliore svanivano.
Era lui la mia umanità, le mie emozioni e i miei sentimenti e non c’era un modo per fondere due persone e ricavarne una perfetta. Io sarei rimasta me stessa, con le mie idee e i miei bisogni, e lui si sarebbe tenuto i suoi.

Per chi non conosce questa seria chiamata f.O.n.t.i, ci ritroviamo a commentare insieme il terzo volume dedicato a questa protagonista che muta insieme alla storia e necessita di un libro intero per descriverla al meglio. Complessa, vera ed estroversa, l’ufficiale Andrea Fehr ha una grande personalità forte e controversa perché difficile da ammaestrare ed è altrettanto difficile contenere. Come nei precedenti volumi, questa serie è caratterizzata dal pov alternato “quindiiiiiii” la voce narrante di Andrea non sarà la sola perché verrà aggiunta a quella di Rendy. Vi annuncio subito che questa lettura deve precludere una grande attenzione perché la narrazione viene posta sotto due punti di vista e oscilla tra passato e presente, per snocciolare il percorso dei personaggi in concomitanza con un passato difficile e personaggi aggiuntivi che lasceranno spazio ad ipotesi su ipotesi.

Prendevo scelte sbagliate, egoistiche, ritrovandomi a dover rimediare e chiedere scusa: non ne potevo più. Ero stanca di lottare contro i mostri della mia coscienza, quindi per quella sera li avrei lasciati vincere e sarei stata chi ero destinata a essere: un’egocentrica bastarda.

Essendo un libro di Giulia, preparatevi ad emozioni forti e contrastanti, dolcezza in contrasto con forte odio, amarezza e gioia tutto contornato da una location non proprio delle più semplici. L’ufficiale Andrea dovrà gestire una grande e “grave” missione in Kenya che porterà a scontri difficili e percorsi interiori travagliati. Come specificato prima, è una lettura fatta per esplorare la mente di un personaggio difficile quindi evitando ogni tipo di cliché, non sarà semplice nei suoi contesti. Ma cari fanciulli non preoccupatevi perché Giulia ha un mega asso nella manica: la sua scrittura.
Essendo estremamente scorrevole e fluida, non ci saranno mai momenti di stallo e permettono una lettura veloce senza rischiare di far amplificare stati d’animo di ogni sorta. Le diverse emozioni non vengono intaccate dalla sua “velocità” di stesura ma aiutano ad essere assimilate senza risultare stucchevoli o troppo “pesanti”. Vi ricordo che parliamo di militari, guerra e missioni quindi ho adorato il mix adoperato dall’autrice per far intraprendere a tutti i personaggi una strada, parallela o diametralmente opposta, si incastra tutto alla perfezione. Anche se possiede qualche piccola imperfezione, ho notato che l’autrice ha effettuato un bellissimo percorso dal primo volume fino a Novanta giorni (nome non casuale ma per evitare spoiler non mi soffermo molto), dimostrando che se una persona accetta i consigli e tra giovamento, potrà solo che migliorarsi.

Non avrei amato nessuna donna come lei e fu quella consapevolezza a spaventarmi, perché lei, invece, non mi avrebbe amato come volevo io.

Un libro consigliato a chi ama l’adrenalina senza perdere quella nota amorosa che non guasta mai. Una lettura che trae diversi insegnamenti e articola personaggi diversi dai soliti schemi. Inizialmente potrete non capirci molto (causa pov alternati e lassi di tempo) ma, piano piano, ogni cosa avrà il giusto spazio e “spiegazione”. Un’autrice capace di lasciarmi qualcosa ad ogni sua opera. Ovviamente troverete due momenti ben distinti di grande “hype” dove ogni parola avrà un certo spessore, lasciatevi guidare da ogni singola vibrazione perché non capita spesso di osservare determinate cose da quella “determinata” prospettiva (mamma che fatica non fare spoiler).

Specifica importante: la serie non nasce con “l’obbligo” di leggerla in serie maaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa…è consigliato recuperare tutto perché ci saranno alcuni momenti dove i personaggi si amalgamano tra loro e non sapendo il loro passato, sembrerà lasciarvi la metà delle loro emozioni. E preparatevi perché in Novanta Giorni è presente un collega della nostra protagonista che, a breve, vedrà la luce come novella. Work in progress.

Essendo tratto dal punto di vista di una donna che vive la guerra in prima persona, avrete modo di percepire la grande voglia di Andrea di rivalsa e desiderio di aggiustare tutto. E state ben attenti perché ogni copertina della serie nasconde un grande indizio che alcune volte può rivelarsi un grande spoiler ahahahah. Adoro troppo la mente contorta di Giulia.

Alla prossima dalla vostra CAPPELLAIA MATTA.

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