Recensione – Le sorelle Bronte – Manuela Santoni

Scheda Tecnica

  • Titolo: Le sorelle Bronte
  • Autrice: Manuela Santoni
  • Editore: Becco Giallo
  • Data pubblicazione: 8 novembre 2018
  • Copertina flessibile : 197 pagine
  • Colore: Bianco e Nero
  • Cartaceo: 16,15 euro

Trama

In un’epoca vittoriana artificiosa e opaca, nella campagna inglese di metà Ottocento, Charlotte, Emily e Anne – con un padre ormai anziano e un fratello dedito al bere – si ritrovano a far fronte da sole alle sorti economiche della famiglia Brontë.
E lo fanno a modo loro: superando con orgoglio e con coraggio le difficoltà e i primi fallimenti, e trasformando il loro talento creativo e la passione per la scrittura in una fonte primaria di sostentamento, per poter vivere finalmente una vita intensa, in piena libertà.

Recensione

Cari lettori oggi sono lieta di parlarvi della graphic novel “Le sorelle Brontë” di Manuela Santoni edita Becco Giallo che ringrazio per la copia fornita. Leggere questa graphic novel per me è stato un mix di emozioni, sono molto legata alle sorelle Brontë, posso dichiarare che nelle mie prime letture fatte in giovane età, ci sono i capolavori di queste meravigliose scrittrici e poetesse vittoriane che vedono pubblicate le loro opere nella prima meta dell’Ottocento. Per paura dei pregiudizi le tre sorelle Charlotte, Anne ed Emily pubblicarono i loro scritti con uno pseudonimo maschile che mantenesse però le loro iniziali: Charlotte s’identifica come Currer Bell, Anne preferì Acton Bell ed Emily scelse Ellis Bell.

“Quando un uomo scrive qualcosa, viene giudicato per quello che scrive. Quando una donna lo fa, viene giudicata per quello che è..”

Le sorelle Brontë in qualche modo hanno segnato la mia grande passione per la lettura in particolar modo Charlotte Brontë con il mio libro preferito “Jane Eyre” ed Emily Brontë con Wuthering Height  in italiano “Cime tempestose” anche se io preferisco chiamarlo con il nome originale. Queste opere nel corso del tempo sono state d’ispirazione anche a rivisitazioni cinematografiche che per chi non le avesse viste consiglio altamente la visione.  Per quanto riguarda Anne Brontë devo ammettere che ho un legame diverso, ho letto “Agnes Grey” ma per quanto mi sia piaciuto, non ho sentito lo stesso trasporto rispetto alle opere delle sorelle. 

Leggere questa graphic novel illustrata da Manuela Santoni, ha provocato in me emozioni che non riuscirei nemmeno a descrivere e per questo ringrazio l’illustratrice perché con le sue tavole in bianco e nero ha creato a un’opera meravigliosa. Conoscevo già il tratto dell’illustratrice avendo letto “Mary Shelley. L’eterno sogno” da lei illustrata. Nella semplicità delle sue tavole Manuela Santoni sa come far emozionare il lettore, ma soprattutto sa come rapire totalmente l’attenzione di chi posa lo sguardo sulle sue tavole. La Case editrice Becco Giallo porta davvero opere che meritano di esser lette e non lascia nulla al caso perché le edizioni sono super curate sia esternamente sia internamente. In questa graphic novel vi è davvero racchiuso il mondo delle tre sorelle dal loro legame, alla loro situazione familiare ed economica al loro sogno nel cassetto (quello di pubblicare un loro scritto) e alla loro dipartita.

La vita delle tre scrittrici non è mai stata semplice, sono nate dal matrimonio di Patrick Brontë con Mary Branwell purtroppo la madre muore nel 1821 e le sorelle non dovranno solo affrontare la perdita della loro amata madre ma anche delle loro sorelle maggiori Maria ed Elizabeth. Patrick Brontë si ritrova così alle prese con il ruolo di padre ma non sarà solo perché sarà affiancato dalla cognata. Le sorelle Brontë ricevono dunque, un’educazione rigida poiché il padre cerca di preparare i figli a una vita piena di sacrifici sapendo di non poter offrire loro una dote per un matrimonio e quindi preferisce investire le poche risorse economiche in un’educazione che possa renderle capaci di mantenersi da sole.

“Scrivere è tutta la mia vita… è l’unica cosa veramente mia, che mi fa stare bene, mentre tutto intorno va storto”

Nella graphic novel vedremo il rapporto delle sorelle Brontë, che seppur diverse tra loro sono davvero unite non soltanto per la passione comune ma anche nelle avversità: il padre ormai anziano non può più occuparsi delle spese economiche e a peggiorare le cose è il fratello Branwell che per una delusione d’amore si ritroverà ad affrontare il dolore con i suoi demoni attraverso l’alcool e gli oppiacei. La morte di Branwell sarà una condanna per le sorelle Brontë, a distanza di due anni dalla dipartita del fratello ci lasceranno anche Emily e Anne. Charlotte Brontë invece vivrà fino al 1855 per poi raggiungere anche lei i suoi cari. “Le sorelle Bronte” è un’opera meravigliosa che riesce attraverso le tavole a mostrarci i caratteri delle protagoniste e anche i loro lati nascosti, ogni sentimento provato dalle sorelle Brontë, che sia un’emozione positiva o negativa, il lettore riesce a percepirlo e a entrare in simbiosi con loro e la loro storia. Io mi sono rivista tanto in queste donne così aventi con i tempi e che hanno fatto della loro passione il loro lavoro nonostante le difficoltà del periodo. Ho trovato straordinario anche l’inserimento delle tavole che riguardano il quadro creato da Branwell che li vede raffigurati insieme, in realtà questo quadro è l’unico ritratto pervenutoci delle tre sorelle Brontë purtroppo la figura di Branwell non appare anzi sembra proprio nel quadro vi è un’ombra maschile, come se fosse stato dipinto e poi cancellato. Ho parlato troppo vero? Perdonatemi ma quando si tratta delle sorelle Brontë, perdo la cognizione del tempo. A chi consiglio questa graphic novel? A tutti quelli che amano le sorelle Brontë, ma anche a chi vuole conoscerle!

Giada

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