Recensione – Io, te e il caos – Joy Clare Madness

Copia cartacea omaggiata dall’autrice.

Ho impiegato davvero moltissimo tempo a non pensare più a lui. Mi ha rotto il cuore come un vaso di cristallo e ho giurato a me stessa che non avrei mai più permesso a nessuno di entrarci dentro e distruggerlo. Ho scelto di vivere in una maniera differente, solo per me stessa.

Scheda Tecnica

Trama

Sara Paselli deve sempre pianificare la sua vita. Anche quando fallisce, lei non demorde: ha sempre un piano B da poter attuare! Quando finalmente conquista la tanto agognata promozione, si troverà a dover affrontare degli imprevisti alquanto bizzarri. Proprio lei, “il Generale”, la donna che odia i cambi di programma, sarà oggetto di una sconvolgente sorpresa da parte del Destino. Oscillando tra un passato ingombrante, una questione irrisolta di nome Tommaso e la ricerca del suo equilibrio, la nostra protagonista dovrà fare i conti con l’Amore.
Tra colpi di scena e incontri del tutto sorprendenti la sua storia viaggerà più veloce del Frecciarossa 1000.
Sara riuscirà a conoscersi davvero e ad avere il suo lieto fine?

Recensione

Vi capita mai di reagire a situazioni spiacevoli, programmando tutta la vita? Ecco la nostra protagonista è Sara Paselli, donna super organizzata e precisa da venir rinominata “il Generale”. Proprio su questo punto avremo modo di osservare alcune situazioni che avvengono nella nostra realtà, sia nel campo lavorativo che in quello sentimentale. La vita non potrà mai essere organizzata alla perfezione e i “cambi di programma” sono sempre dietro l’angolo e l’autrice ha scelto di sbizzarrirsi in merito, portando alla totale pazzia la nostra povera protagonista.

Ho fame di vita, ho fame di conquiste e ho la seria intenzione di asfaltare chiunque si metta in mezzo..

Giocando tra passato e presente, Joy Clare Madness ha scelto di narrare la storia di Sara utilizzando i lassi di tempo identificati ad inizio capitolo con luogo e data di sviluppo. Se non siete dei grandi amanti di questo stile di scrittura, vi consiglio di andare avanti perché l’autrice utilizzerà molto questo aspetto e dovete essere coscienti di ciò. Raccontando il passato della protagonista principale, capiamo il perché di tanti aspetti del suo carattere e scudi nati nel tempo, conosciamo le sue origini e un passato lontano ma troppo vicino che offusca ancora il suo cuore. In una storia narrata in maniera super flash, abbiamo il totale caos di due persone che non sanno quanto l’amore può far penare e soffrire, imparando a lottare fino alla fine.

Noi due non siamo niente, eppure, il mio corpo risponde al suo tocco più di quanto non faccia con i comandi che gli invia il mio cervello. Sono nei guai, di nuovo.

Riconoscere i nostri limiti non vuol dire essere deboli ma arricchire il proprio bagaglio e crescere con consapevolezza. L’amore non è fatto per cambiarti ma per spalleggiarti nei momenti di bisogno e sentirti più forte in te stessa, consapevole di riuscire a fare tutto anche senza quella determinata persona. Perché sì, mie cari lettori, dobbiamo smetterla di “vivere” e “agire” in base al volere altrui. Siamo noi i nostri artefici e non scambiate mai i “comandi” come amore.
Una storia molto veloce e adatta a chi vuole rilassarsi senza impegnarsi troppo, emozionandosi il giusto e capendo anche qualcosa della vita.

Quello che verrà detto in questa momento vale per la mia copia cartacea ricevuta nel 2020, tutti i cambiamenti che ci saranno da quel momento in poi, non posso ne confermarli e ne smentirli. Amo la trasparenza e ci tengo a precisarlo.

Io, te e il caos nasce come primo romanzo dell’autrice, aspetto evidenziato da diversi punti che vi spiegherò (motivandoli), preventivamente annunciati all’autrice. Svolgendo questo lavoro da sola, notiamo la mancanza di una linea guida, un’editor che unisce trama a sviluppo, il primo molto interessante ma offuscato da un secondo a tratti confuso. Oltre ad alcuni refusi, ci sono momenti e azioni narrate troppo veloce che potevano essere accettati se coerenti con lo stile di scrittura, ma evidenziati dall’inesperienza dell’autrice. La figura dell’editor può indirizzare le proprie “energie” e catalizzare il proprio interesse su alcuni momenti, equilibrando il tutto. Abbiamo una storia di base molto veloce (caratteristica che non mi dispiace perché sono gusti personali) ma spalleggiato da troppi argomenti che, causa ritmo della narrazione, non hanno il tempo di essere metabolizzati e vissuti. Equilibrare le scene ed eliminare le ripetizioni, aiuta il lettore ad assorbile e conoscere meglio i protagonisti. La velocità se non viene gestita in maniera giusta, può portare ad effetti opposti.
Nota da non sottovalutare per il mio lavoro è l’impaginazione non corretta della storia perché possiede un font troppo piccolo e dai margini troppo larghi, portandomi all’affaticamento nella lettura. Pie di pagina e Intestazione da correggere (come consigliato all’autrice) sono dettagli che dimostrano il lavoro in solitaria dell’autrice. E concludo con la copertina che ha forviato la mia lettura. AHAHAHHAHAh giuro fanciulli ero convinta di trovarmi qualche delitto durante la lettura perché il cappello da Generale ha leggermente confuso le mie aspettative fino alla fine della lettura. Copertina carinissima nel suo stile minimal ma “personalmente” da rivedere nella simbologia.
Un libro dalle buone potenzialità ma da gestire con occhio esperto e migliorarlo perché può solo che ampliarsi la storia di Sara e Tommaso dimostrando le capacità dell’autrice e l’importanza dei suoi messaggi di sfondo. Non dovete mai arrendervi perché “sì, la perfezione non esiste” ma dettagli palesi vanno corretti. Perché la storia di Joy è molto bella ma dei ancora “veramente sbocciare”.

Un abbraccio dalla vostra CAPPELLAIA MATTA.

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