Recensione – Shiva occhi belli – Monique Vane

Benvenuti fanciulli in questa recensione di un libro sofferto e vissuto al massimo delle mie aspettative. Vi parlo di un’autrice che sta seguendo un percorso in salita, sperimentando nuove emozioni e le giuste vibrazioni per una donzella come me. Senza mia dimenticare l’obiettivo primario: lasciare un messaggio.
Nel caso desiderate scoprire le precedenti pubblicazioni, vi lascio i titoli di riferimenti [Se potessi dirti, Legate per sempre (Claire Heart & Monique Vane)] in modo da spulciare e capire cosa ne penso in merito.
PS: Visto che odio auto-celebrarmi, annuncio rapidamente che copertina e impaginazione dell’opera sono mie creazioni e sono super felice del risultato finale. Ok, entriamo nel vivo.

Scheda Tecnica

Trama

Eva vive nel suo mondo fatto di sfumature di grigio. I suoi occhi vedono a tratti i colori, e la sua vita è un continuo mettere a fuoco per poter identificare volti, oggetti, persone.
Ector Collins è un uomo affascinante, ricco e sicuro di sé, i suoi occhi color oceano non lasciano indifferente nessuna donna.
Quando Ector Collins si presenta nel negozio di alta moda, dove Eva lavora da tre anni, l’incontro fra i due è quasi inevitabile e la profondità azzurra dei suoi occhi risalterà vividamente in quelli di
Eva. Il contatto con quell’uomo susciterà nella ragazza qualcosa di elettrizzante e profondo, di unico.
Se il caso vorrà che Eva si ritrovi senza lavoro, il destino invece deciderà che lei ed Ector incrocino ancora le loro strade. La magia che l’accompagna da quell’incontro con Ector, sembra non finire e un annuncio di lavoro le permetterà di rituffarsi in quegli occhi blu oceano e chissà, forse di poterci nuotare.
In giro per il mondo fra Londra, Milano, Norvegia e Grecia, Eva ed Ector si concederanno la possibilità di essere felici?
Che cosa succederà al mondo fatto di sfumature grigie di Eva?

Recensione

In fondo, cos’è la normalità? Ognuno traccia il proprio confine secondo ciò che si è posto nella vita, oppure in base alle proprie paure e fragilità.

Quante volte ci rendiamo conto della superficialità delle nostre azioni? Il più delle volte quando perdiamo il contatto con quelle cose.
La facilità con la quale mettiamo in secondo piano anche le cose più piccolo, porta in noi grande egoismo perché, quando le stesse non si saranno più, pregheremo per tornare indietro. Dobbiamo per forza perdere un qualcosa per darle il giusto “valore”?
Ecco Monique Vane ci schiaffeggia narrando la vita di Eva, una ragazza comune, spigliata, intraprendente e grande lavoratrice ma colpita da una patologia molto “poco” conosciuta.

In questa vita siamo tutti attori, dobbiamo fingere di essere qualcuno che non siamo, togliere le emozioni e i sentimenti che proviamo in un preciso momento, solo perché la situazione non lo richiede e quindi indossare una maschera.

Il destino vuole che, sul cammino di Eva, si scontrasse un meraviglioso fanciullo (perché Monique non ci fa mancare nulla) che proporrà un lavoro che la nostra cara protagonista non potrà rifiutare. Cercando di celare questa “problematica” nel maggior tempo possibile per evitare il licenziamento. Si creerà un bel gioco di sguardi e dinamiche molto interessanti che metteranno alla luce diversi punti di vista (tecnica utilizzata per la narrazione). La facilità con il quale diamo per scontato oppure sorvoliamo il nostro sguardo dai particolari, è un discorso molto singolare.

Proteggi il mio corpo e la mia anima da un mondo che non mi apparterrà più. Non so quando succederà, ma quando accadrà e questa la sensazione che voglio sentire sulla mia pelle. È questo il calore che desideravo provare fin dentro le ossa.

Il personaggio di Eva porterà a galla non solo l’aspetto sentimentale ma nello specifico, lo stato d’animo e le sensazioni provate da una donna arrivata alla totale consapevolezza che la sua vista, prima o poi, annullerà ogni presenza di calore nella propria vita. È un viaggio difficile ma pieno di consapevolezze nuove e travolgenti che vi faranno divorare l’opera.

Quando chi ho amato, al mio fianco, non mi ha dato il giusto rispetto, l’amore, la comprensione, sono crollata, perché non sono invincibile davanti a ciò, sono debole, consapevole che la vita un giorno mi toglierà il mio mondo grigio e nero, un giorno il sole si spegnerà per sempre, un giorno avrò solo la memoria a ricordarmi i luoghi che ho visto, i visi che ho amato e gli occhi in cui mi sono persa.

Come da consuetudine, l’autrice ci delizia con una prosa molto pulita e coinvolgente tra risate, battute e momenti di pura passione che daranno fuoco a tutte le dolci donzelle, senza svilire la tematica. Sinceramente, posso dire con semplice convinzione che Monique migliora sempre di più. Ogni sua opera è un mix di emozioni e riesce a tenermi incollata senza farmi mai mollare la lettura. Contiene la dose passione che personalmente mi lascia sognare senza mai esagerare e pieni colpi di scena che completano il tutto.

Se solo avessi…Non ci penso, vivo il presente e allontano il futuro, con la consapevolezza che presto o tardi dovrò farci i conti.

Consiglio questa lettura a tutte le persone che si sentono diversi e non vogliono perdere la speranza di non sentirsi soli e trovare il calore dell’amore. Da buona empatica, sono riuscita ad emozionarmi per alcuni avvenimenti toccanti e, colpo di grazia, la parte conclusiva dove si racconta da dove nasce questa storia e la persona rispecchiata attraverso gli occhi dell’autrice. Capire l’essenza di questo libro vi lascerà pieni di risposte.

Super consigliato. Monique continua così perché il tuo percorso è solo in salita.

Alla prossima dalla vostra CAPPELLAIA MATTA.

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