Recensione – Io sono Bertha – Mauro Trivelli

Scheda Tecnica

  • Titolo: Io sono Bertha
  • Autore: Mauro Trivelli
  • Editore: Decima Musa Edizioni
  • Genere: romanzo storico
  • Pagine: 280
  • Collana: Tallia
  • Editore : Decima Musa Edizioni
  • Data pubblicazione: 11 giugno 2020
  • Formato: 15×21, copertina flessibile con sovracoperta
  • Cartaceo: 14,25 euro
  • Ebook: 3,49 euro

Trama

Bertha è una giovinetta quando conosce Pipino, se ne innamora e da lui ha un figlio.
Le terre di Laon divengono da subito il centro delle vicende politiche che porteranno all’ascesa di Pipino e con lui di Bertha. Il delicato gioco di equilibri politici fra potere militare spirituale, fra re e papa e anche fra re e regina, fa da sfondo alla vicenda umana di una regina la cui grandezza ne ha fatto una figura mitologica, le ha fatto meritare filastrocche e canzoni. Questo romanzo, che ripercorre la sua vita, è il primo di cui sia stata protagonista. Bertrada di Laon è la grande donna alle spalle di un paio di grandi (uomini) della storia: il marito e il figlio. In questo romanzo storico, Bertha ci racconta la sua vita dall’infanzia alla maturità. Mostra come sia stata l’artefice di molte scelte che hanno portato sul trono entrambi i suoi uomini.
Ne ricaviamo il ritratto di una donna eccezionale che inaugura il progetto trasversale delle grandi regine.

Recensione

Cari lettori come saprete sono una grande amante dei romanzi storici e oggi ho il piacere di parlarvi del libro “Io sono Bertha” di Mauro Trivelli edito Decima Musa Edizioni che ringrazio per la copia. Parto subito, col dirvi che questo libro l’ho divorato in due notti ed è stata veramente una droga per me, una pagina chiamava l’altra.

L’edizione della Decima Musa è davvero curata nei minimi dettagli: abbiamo una sovraccoperta che ci raffigura proprio la protagonista della nostra storia, una Donna con la D maiuscola, sotto la sovraccoperta abbiamo la copertina flessibile del romanzo che nella sua semplicità ci mostra sempre la protagonista ma da una prospettiva diversa. Anche gli interni del libro sono molto curati, ottimo il lavoro d’impaginazione.

La scrittura di Mauro Trivello è semplice, dinamica e molto dettagliata, si vede che dietro di questo scritto ci sia stato un grande studio. Parliamo di un libro incentrato in un periodo storico che io adoro particolarmente ovvero l’alto medioevo: dalla caduta dell’Impero romano d’Occidente, avvenuta nel 476, all’anno 1000 circa. Conosco a memoria tutte le date e gli eventi di quel periodo e sono felice di aver trovato un libro che parlasse di una donna, una madre, una sposa, che è stata l’artefice di un grande regno: Bertrada di Laon prima regina carolingia, moglie di Pipino il Breve Re dei Franchi (periodo che va dal 751 768) e madre di ben otto figli tra cui Carlomanno e il grande Carlo Magno fondatore del Sacro Romano Impero. Ho sempre pensato e continuo a pensare che dietro le grandi gesta di un uomo ci sia sempre una grande donna e questo libro palesa esattamente il mio pensiero.

La storia ci viene narrata proprio dalla protagonista Bertha che ci narra la sua storia, lei che adesso si trova in una tomba e che dopo tanti secoli da voce a una storia che molti non conoscono, perché non sempre quello che si trova nei libri è tutto. Quando un pellegrino in visita alla Basilica a Saint Denis, in Francia, che da sempre ospita i sovrani francesi, si rifugia nella chiesa per sfuggire a una tempesta e li sente la voce di Bertha, che lo sgrida per aver invaso il suo spazio, camminando sulla sua tomba.

“Ehi tu! Guarda dove metti i piedi!”

 In seguito gli chiede di sedersi e di ascoltare una storia, la sua storia.

“Ascolta la storia di una donna che è stata figlia di un principe, moglie di un re e madre di un imperatore. Una donna artefice dei successi di quest’uomo che mi è sepolto accanto e di suo figlio Carlo ma che la storia, quella ufficiale, cita soltanto in poche righe.”

Ha cosi inizio il racconto di questa giovane donna che lascerà un segno profondo nel cuore del lettore. Bertha è figlia di Cariberto conte di Laon e di Bertrada di Colonia con lei riviviamo la sua adolescenza, il suo primo grande amore Pipino soprannominato “Il breve”.

L’autore su questo nomignolo porta grande fantasia io sono letteralmente impazzita dal ridere ma ammetto: ho pensato anch’io, che fosse quello il motivo di questo soprannome bizzarro, non solo dovuto alla sua altezza. Mi trovo complice dell’autore ma non solo su questo ma su tutta la storia. E’ un libro studiato nei minimi dettagli anche perché ci vengono descritte in modo preciso gli usi e i costumi di quel periodo: la donna come tale era una figura di poco conto, il suo ruolo era solo quello di partorire e occuparsi dei banchetti a palazzo, succubi dei mariti che di loro potevano fare ciò che più desideravano.

Bertha ovviamente si dimostra un personaggio che non da peso a queste usanze anzi per lei le regole sono fatte per essere trasgredite: non è una donna facile, e sicuramente non si può certo dire che è una donna condiscendete perché per lei essere solo una donna a letto, era fuori discussione. Nel marito non troverà l’amore vero ma nei suoi amanti troverà la passione e forse sarà con uno di loro che conoscerà l’amore. Ma l’amore più grande che lei conoscerà sarà sempre quello verso i suoi amati figli.

“I miei figli mi hanno amato così come io ho amato loro in modo estremo e assoluto e il risultato ottenuto negli anni successivi da Pipino prima e da Carlo poi sono lì a dimostrare che genere di moglie e di madre sono stata.”

Il carattere di questa donna è il punto forte di questo romanzo, è un grido per tutte le donne, le quali devono essere sempre libere di scegliere, amare e fare ciò che più desiderano. Non starò qui a raccontarvi tutta la sua storia perché non voglio farvi spoiler, ma se amate i romanzi storici scritti in maniera semplice ma preziosa, allora questo è il libro che fa al caso vostro. Ovviamente ci tengo a precisare che i fatti storici citati sono veri ma l’autore ha lavorato molto di fantasia per il ruolo che avrà Bertha in questa storia, vista come la donna a cui si devono tutti i successi di un grande regno. Consiglio? Amatelo proprio come l’ho amato io.

Giada

4 pensieri riguardo “Recensione – Io sono Bertha – Mauro Trivelli”

      1. Io credo che l’unica via sia quella di stare uniti sempre anche virtualmente poiché come del resto quest’anno stiamo vivendo e quanto in futuro possa succedere è importante stare in contatto seguire i pensieri degli altri e riflettere con calma.

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