#REVIEWDIARY – Damiana – Vincenzo Muscarella

28 Novembre 2020

Ho giurato di non stare mai in silenzio, in qualunque luogo e in qualunque situazione in cui degli esseri umani siano costretti a subire sofferenze e umiliazioni. Dobbiamo sempre schierarci.

La neutralità favorisce l’oppressore, mai la vittima.
Il silenzio aiuta il carnefice, mai il torturato.
[Èlie Wiesel]

Scheda Tecnica

•Titolo: Damiana
•Autore: Vincenzo Muscarella
• Casa editrice: Edizioni Arianna
• Data pubblicazione: Febbraio 2017
•Copertina: flessibile
•Genere: Narrativa
Cartaceo: € 15,00

ESTRATTO DELLA PREFAZIONE a cura di Roberto Sottile

È la campagna, coi suoi piccoli paesi, con il suo immobile entroterra, con la sua “transizione necessaria”, a fare da décor al romanzo di Vincenzo Muscarella. In essa si muovono figure il cui portato culturale appartiene al mondo ormai perduto della pre-modernità accanto ad altre che, invece, della modernità incarnano lo slancio più sincero e più profondo (ma forse anche più ingenuo) verso il “nuovo”.
C’è di buono in quel vecchio e c’è di buono in questo nuovo.
Un ricco materiale per imbastire una storia intergenerazionale che oppone i vecchi ai giovani perché ne oppone i rispettivi valori.
Ma ci sono vecchi e vecchi e ci sono giovani e giovani.
E c’è del buono, del cattivo.
C’è una famiglia mafiosa da un lato, che, all’interno di una piccola comunità, decide tutto e di tutti, e c’è una famiglia di gente per bene, che subisce quelle decisioni.
Ma c’è un momento in cui il meccanismo si inceppa.
Ci sono angherie e soprusi che non possono essere sopportati anche quando chi dovrebbe ribellarsi non lo fa per paura o per vigliaccheria .
Toccherà a Damiana, donna e madre, mettere a posto le cose. Lo farà con un’azione indiretta che solo la più cupa disperazione può dettare e giustificare.
Ma, in fondo, è proprio quella disperazione, per la quale anche noi soffriamo insieme alla protagonista del romanzo, che finisce quasi per rendere accettabile ai nostri occhi la sua drammatica decisione, forse anche perché l’ autore riesce a farci entrare da subito in empatia con una donna straordinaria che prende in mano la situazione e cerca una via d’uscita finché, alla fine, in qualche modo, la trova.

Recensione

Cari lettori, bentrovati!

Bentrovati presso quella che penso sia la recensione di uno dei libri più conturbanti che abbia mai letto in età adulta o quanto meno nel ruolo di donna, moglie e madre.
Un libro che scuote profondamente il proprio essere e la propria coscienza, ma così tanto, che ad un certo punto della narrazione pensi di non essere più abbastanza lucida per discernere il bene dal male, che cosa è giusto fare e cosa invece no.
E alla fine ringrazi infinitamente l’autore per averti regalato quell’epilogo che “mette a posto” un po’ di cose e favorisce la visione di una nuova opportunità, di un futuro rinnovato per la protagonista.

“Progetto grafico a cura di Vincenzo Ognibene”

“Damiana” risulta essere il romanzo d’esordio di Vincenzo Muscarella e la sua stesura ha comportato, come l’autore stesso rivela, un forte e intenso coinvolgimento emotivo che lo ha spinto diverse volte a fermarsi, per riprendere il “respiro”, lo stesso respiro che troppo spesso viene a mancare leggendo le pagine di questo capolavoro.
L’ autore pensava a quest’opera come ad un’analisi autonoma dei fatti di coscienza, destinata a restare conservata gelosamente e con cura dentro un cassetto o quantomeno ad essere condivisa con pochi preziosi amici.
Ma, proprio grazie all’intervento di uno dei suoi più fraterni amici, Francesco Giunta, cantautore palermitano fortemente motivato alla diffusione della cultura siciliana nel mondo, che l’autore si convince a pubblicare “Damiana” dando così ad un vasto pubblico la possibilità di conoscere questa donna coinvolgente e sconvolgente, esattamente come il suo nome, Damiana, dal grande potere evocativo.

Lo scrittore esplora il tormentato universo femminile della protagonista (Damiana è madre a sua volta di tre figlie) e ce lo narra con equilibrio e chiarezza, per permettere (e ci riesce magistralmente) di entrare in forte empatia con la protagonista, con questa donna che, spinta da un dolore devastante per i troppi soprusi ricevuti, compie un gesto eclatante, un’azione dalla quale indietro non si torna.

“Progetto discografico a cura di Francesco Giunta”

Un’azione dalla quale è difficile se non impossibile prendere le distanze!
Ci passi su molto tempo… per cercare le parole giuste che permettano di esternare approvazione o disappunto verso il gesto finale di Damiana, che senza mezzi termini affermo che si tratta di un gesto salvifico, che mette a posto i pezzi di cuore, infranti e sparsi nel fango, di questa povera donna, figlia, sorella, moglie e madre. In troppi di questi ruoli Damiana è stata violentata e privata della possibilità di goderne serenamente. Una vita devastata da poteri tanto forti quanto crudeli, che lei rifiutava con forza di assecondare, ma che sempre più spesso si ritrovava a farci i conti.

Subiva Damiana… sotto molti aspetti subiva.

In cuor suo riconosceva che le tante paure e i timori che affollavano la sua testa erano più che fondati, ma non riusciva ad ottenere l’ascolto e l’attenzione del marito, di quell’uomo che avrebbe dovuto proteggere lei e le loro figlie dal pericolo che sentiva sempre più vicino.
Non riusciva…perché ci troviamo in un’epoca in cui il punto di vista di una donna non riceveva importanza e alla povera Damiana toccava vivere alla giornata, pregando ogni santo giorno perché non succedesse niente di male a lei e alle sue figlie.

Ma così non è andata! E le paure di Damiana divennero fatti.
E fu un susseguirsi di atti mostruosi all’interno della sua famiglia che la condussero dritta verso la ricerca di una esemplare forma di giustizia.
Il suo cuore aveva ormai perso troppi colpi e si era trasformato in un ordigno, silente e immobile, pronto ad esplodere “in un solo colpo”, dirompente e irreversibile. E così è stato!
E proprio così Vincenzo Muscarella riesce a portare a termine un’opera sofferta, il cui elaborato, impegnativo e sfibrante, ha messo a dura prova la sua sensibilità di uomo, di marito e di padre.

Lo scrittore dimostra una profonda vicinanza emotiva a delle problematiche che colpiscono prevalentemente la donna, per merito di una spiccata sensibilità, che gli permette di esternare la sua parte femminile che, non raramente, possiamo trovare in ogni uomo.
Ma non solo vicinanza emotiva!

L’autore in quest’opera si avvale della concreta collaborazione di altri artisti che, come lui, attraverso le potenzialità emotive della loro arte, (la musica, il canto, la poesia) diffondono un messaggio diretto e incisivo sul valore della donna. Nasce così “ …e pi Damiana cantu!” un CD ideato e prodotto da Francesco Giunta con la partecipazione di Ezio Noto, Edoardo De Angelis, Moni Ovadia, delle rappresentazioni grafiche di Vincenzo Ognibene e con il contributo della memoria di Pino Veneziano e Pino Battaglia.

Un punto d’incontro dove le arti si sovrappongono, si abbracciano e ci raccontano una storia con il chiaro intento di celebrare la donna e i suoi punti di forza.
Uomini al lavoro per sensibilizzare uomini e donne al sempre più urgente tema che affligge la società odierna, dove il fenomeno della violenza sulle donne sta assumendo dimensioni gigantesche, in virtù del numero sempre più elevato di vittime.

Un lavoro per celebrare la donna con le sue tante forme di bellezza e di virtù, con la speranza di smuovere le coscienze degli “immobili” che ancora non riescono ad accettare la doverosa evoluzione finalmente concessa alla figura femminile, che ancora troppo spesso viene messa a repentaglio.
Un lavoro che si contraddistingue grazie anche, oltre che alla bravura degli artisti coinvolti, al forte impatto del dialetto siciliano usato nelle opere per rendere più incisivo e sentito il messaggio.
Consiglio vivamente la lettura di “Damiana”, e contestualmente l’ascolto del CD, perché è un romanzo molto ben strutturato, con un’ accurata descrizione dei luoghi e dei personaggi, che permette facilmente di immedesimarsi nelle vicende.
Lo consiglio perché lo sviluppo spesso vi farà venire le palpitazioni (assicurate).

“ Che cosa succede nella mente, di una donna, di una madre, di una sorella, nell’apprendere la morte di un figlio, di un fratello, nell’ istante in cui sente strappare un pezzo della propria anima?
Damiana si ritrovò accovacciata a terra con le spalle al muro, gli occhi sbarrati, una mano penzolante tra le cosce nude nel vano tentativo di fermare un getto di pipì pregno di paura, mentre l’altra, stretta quasi a sanguinare, tra i denti bloccava la fuga delle grida di disperazione.”

Lo consiglio perché non manca l’impronta identitaria di una cultura regionale, ricca e intensa in emozioni, impressioni e suggestioni come può essere la Sicilia e che il Muscarella, fortemente legato a quest’isola, con uno stile accattivante, riesce perfettamente a mettere in luce. Tra l’altro l’opera presenta spesso dialoghi, locuzioni e modi dire in dialetto siciliano che le conferiscono particolare enfasi e naturale coinvolgimento durante la lettura.

La rubrica Review Diary è uno spin-off del libro Una nature lover in lockdown e nasce dal desiderio di dar seguito alle pagine del mio libro-diario, che calorosamente tutti i miei lettori mi hanno richiesto.
Salvina Cimino

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