Recensione – La ragazza con il girasole tatuato (1) – Luisa De Capola

Scheda Tecnica

Trama

‘Sono una penna stilografica classe millenovecentonovantaquattro’.
Sophia ha venticinque anni, una penna gialla per scrivere di se quando trova il suo tempo tra università, amiche e la sua routine fatta di alti e bassi. Ha un girasole tatuato, simbolo visibile nero su pelle della sua rinascita. Non è facile parlare di quel periodo, non vuole ritornare a stare male ma le sue paure spesso la rendono vulnerabile.
Fabio ama i girasoli, le ricordano sua madre , era il suo fiore preferito. L’incontro tra i due non può essere più improbabile, lui avvocato e lei studentessa, il destino però gioca per loro e con il tatuaggio qualcosa cambia, si evolve. Potrà il dolore e la paura essere sconfitti da un girasole?

Recensione

Cari lettori oggi vi parlo del primo volume della duologia “La ragazza con il girasole tatuato” di Luisa De Capola che ringrazio per la copia. Io ho l’edizione della duologia che contiene il primo e il secondo volume ma per parlarvene meglio e nel dettaglio ho deciso di scrivere una recensione divisa per i due volumi. La copertina di questo tomo è davvero carina e credo che nella sua semplicità racchiuda uno dei messaggi che l’autrice vuole fornire ai lettori. Le dimensioni del font non sono piccole per questo motivo, questo libro può essere letto da tutti anche chi magari ha difficoltà con le grandezze del testo. Paliamo di un volume abbastanza piccino sono 175 pagine che si leggono con estrema velocità. La scrittura di Luisa è fresca e molto giovanile, le scene sono descritte in maniera semplice pur contenendo delle tematiche forti e importanti. Come ho già detto all’autrice la storia ha un ottimo potenziale, contando che si tratta di una scrittrice giovanissima ma, il libro ha bisogno di un editing professionale: ci sono diversi refusi e anche errori dovuti alla battitura del testo, sicuramente con una revisione tagliando e alleggerendo, questo libro renderebbe ancor di più. Premetto che sono cose che ho già riferito all’autrice essendo lei creatrice della storia e editor di se stessa. Credo che bisogni dare nota a quest’autrice del suo coraggio per aver scritto una storia d’amore con temi importanti e molto attuali come: i disturbi alimentari (l’anoressia e la bulimia).

“Coprii lo specchio con un plaid che avevo sul letto e mi spogliai, non ero pronta a vedermi di nuovo”

E’ una storia che va letta in punta di piedi, analizzata, capita e amata. La storia è sicuramente frutto dell’inventiva di Luisa ma in qualche modo ho percepito una realtà fra le righe (forse una sua esperienza non saprei) anche perché certe tematiche espresse in maniera cosi palpabile credo possano solo essere esperienze fatte. La storia è narrata dalla protagonista Sophia ma troveremo qualche capitolo con il punto di vista del protagonista maschile: Fabio. Sophia è una ragazza di venticinque anni che ha intrapreso la carriera universitaria e che sta cercando di dare una svolta alla sua vita, una ragazza insicura con molti scheletri nell’armadio, una famiglia costantemente preoccupata per lei e un rapporto con la madre alquanto disastroso. La sua insicurezza è il suo punto debole, si sente mal voluta, come un brutto anatroccolo in mezzo a dei bellissimi pulcini.

“Piangevo per la troppa rabbia di non essere perfetta, non ero come mi volevano..”

Una ragazza dagli occhi cielo con un tatuaggio molto speciale, il simbolo del girasole. Per molti questo fiore simboleggia amore, devozione, lealtà e ammirazione per Montale nella sua raccolta Ossi di Seppia significa vitalità: “Portami il girasole impazzito di luce” mentre per artisti come Vincent Van Gogh i girasoli simboleggiavano il sole, una tensione verso la luce e quindi l’ottimismo. Per Sophia questo fiore è il suo riscatto. 

“E’ il fiore più costante, segue sempre il sole: il suo colore è unico non artificiale.”

Fabio invece è un uomo di trent’anni che nella vita fa l’avvocato definito da tutti “l’avvocato bello e dannato”.  Due persone cosi diverse eppure così simili. I personaggi sono strutturati molto bene a livello estetico ma soprattutto psicologico. L’incontro tra Sophia e Fabio è stato voluto dal destino, un incontro casuale che cambierà le vite di entrambi i protagonisti. Quando Fabio nota il tatuaggio di Sophia per lui, ritornano in mente diversi flashback riguardanti la madre: lo stesso fiore che la madre amava, e quegli occhi cosi chiari e puri che gli facevano tornare in mente il volto della sua amatissima madre. Coincidenze che spingono Fabio alla curiosità una curiosità che pagina dopo pagina diventerà un sentimento importante. Un nuovo inizio, una nuova vita e un nuovo amore. Ma quanto durerà questa felicità? E’ una realtà o solo una vana illusione? Per scoprirlo non vi resta che leggere questo primo capitolo di questa duologia! Posso dirvi che il finale vi lascia talmente tanta curiosità che vorrete leggere subito il secondo libro!

Per questa lettura, lasciatevi accompagnare dalla canzone di Giovanni Di Donato – La ragazza occhi cielo https://www.youtube.com/watch?v=Dtu_i6iIT8s

Giada

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