Recensione – Al di là dei tuoi occhi – Paola Serra

Scheda Tecnica    

Trama

Ci sono volte in cui voltarsi indietro fa ancora paura. Ci sono volte in cui vorresti che il passato restasse tale. Quelle in cui ti ritrovi “costretto” a tornare nei luoghi della tua infanzia non sapendo bene cosa aspettarti. Sono questi i timori che affiggono Noah nel suo viaggio verso casa, nella cittadina selvaggia di Hulett, dopo un’assenza durata ben cinque anni. È lì che ha lasciato una parte di sé: tra le catene montuose e “presso il grande fiume calmo”, tra le praterie e gli arbusti, tra i ranch e i cavalli, tra nuovi e vecchi amici mai dimenticati. E sarà lì che ritornerà per scoprire cosa nasconde la sua Beck: un’amica, una confidente, la sua metà perfetta. Un rapporto indissolubile, un’amicizia pura e sincera messa a dura prova da una partenza improvvisa. Ma come spesso accade nel distacco, molte cose sono cambiate, loro non sono più gli stessi: Rebecca schermata dietro i suoi muri invalicabili e con tanta rabbia da esternare; Noah, con una vita altrove, ritrova ferite che credeva aver metabolizzato. Riusciranno a ritrovare l’uno negli occhi dell’altra quella complicità smarrita, quella fiducia perduta, quell’anima affine che riusciva a leggergli dentro al primo sguardo? Riusciranno a riconoscersi accantonando il passato e scrutando il domani con nuove aspettative? Benvenuti in Wyoming, benvenuti nella loro realtà.

Recensione

Al di là dei tuoi occhi – L’inizio del viaggio è un dolcissimo romanzo rosa che vede come protagonisti assoluti due giovani ragazzi, Beck e Noah, e la loro crescita personale. È il primo romanzo che leggo dell’autrice Paola Serra e anche la sua prima pubblicazione, seguita da Al di là dei tuoi occhi – Un nuovo inizio, sequel di questo, disponibile su Amazon da pochi giorni e che conclude la storia del primo volume.

Vicende

Il romanzo si apre con Noah, un ragazzo ormai in età da college, che è in viaggio con la madre Michelle dalla frenetica New York verso Hulett, ridente cittadina del Wyoming. Durante la traversata in macchina per raggiungere il ranch dell’amica d’infanzia di Noah, Beck, scopriamo lo scopo di questo ritorno.

Noah e sua madre hanno abbandonato Hulett, luogo in cui sono nati e cresciuti, dopo la morte del padre di lui. I ricordi e il dolore erano troppo intensi perciò, senza guardarsi indietro, si sono trasferiti per riuscire a sopravvivere alla grossa perdita subita. Nel loro tentativo di sconfiggere la sofferenza non hanno abbandonato solo un luogo ma tutte le persone a loro più care. Si scopre che Noah ci ha lasciato letteralmente il cuore ad Hullet perché Rebecca (Beck) dapprima sua grande amica, una sorella, si andava trasformando nel suo grande amore proprio quando lui e sua madre se ne sono andati. Beck è il motivo principale del loro ritorno.

“E infatti eccola lì, immutata negli anni, la vecchia e assolata Hulett, pronta a ripresentare il suo conto ancora aperto col passato.” 

Quando arrivano al ranch di zia Mary, madre di Beck e migliore amica della mamma di Noah, il passato si fa più che pressante. Mary è a dir poco disperata e ha chiesto aiuto a Noah e sua madre per un problema che l’affligge da diverso tempo: Back ormai non è più la stessa. Non è con la madre ad accoglierli e quando Noah la incrocia per le scale non riconosce neanche un dettaglio della sua amica, se non gli occhi. Tutto in lei è cambiato, dal colore dei capelli al tono di disprezzo che rivolge al ragazzo. Quel bacio prima della partenza di Noah cinque anni prima e la scarsa presenza di lui nella vita di lei, di certo non hanno aiutato i due a tornare subito in buoni rapporti.

“Ma ancora più scioccante fu accorgersi che i suoi occhi, trasparenti e color ghiaccio, una volta vispi e pieni di vita, apparivano al contrario spenti, apatici, persi. Per lui fu come trovarsi di fronte un involucro vuoto, privato di qualsiasi emozione ed espressione.”

Beck impiega poco a rinfacciare a Noah il suo abbandono, ricordandogli che anche lei aveva perso suo padre (ha abbandonato la famiglia quando lei era solo una bambina) e che la scomparsa del padre di Noah aveva rappresentato un lutto grave anche per lei (in pratica l’aveva cresciuta).

La ragazza ha tanto risentimento nei confronti di lui e del mondo in generale, anche perché Mary non tarderà ad avvisare di un’altra tragedia che ha colpito Beck l’anno prima: la sua migliore amica ha perso la vita cavalcando. Questo ha persino indotto Beck a rinunciare per sempre al suo sogno: l’equitazione.

“«E soprattutto sono arrabbiata con te. Sei andato via senza voltarti, senza rimpianti… e dopo cinque anni ti ripresenti qui indossando i panni di un paladino della giustizia? Tu mi hai abbandonato come tutti gli altri, forse di più e non riesco a superarlo.»”

Il compito affidato a Noah si prospetta da subito arduo per un ragazzo giovane e già segnato dalla vita: riuscirà a restituire a Beck quella scintilla di vita che pare ormai perduta? E soprattutto sarà in grado di fare chiarezza riguardo gli evidenti sentimenti che provano l’uno per l’altra? Questa è una sfida e Noah l’accetta pur di aiutare la persona più importante per lui.

Personaggi

Noah. Per come la vedo io lui è il vero protagonista del romanzo. La sua voglia di far rinascere Beck e la sua determinazione mettono in moto tutti i meccanismi più dinamici della narrazione. Ha un carattere sicuro e forte ma allo stesso tempo è abbastanza sensibile per riuscire a scalfire piano e con delicatezza la corazza di Beck. È il personaggio che più cresce nella storia, affrontando i problemi e diventando “grande” durante l’estate che lo ha riportato a Hulett.

Beck. Tra i due, lei è il personaggio più complicato e che di certo avrà dato più rogne all’autrice. Nonostante si professi matura, in realtà Beck non è mai cresciuta. I suoi atteggiamenti e tal volta le sue risposte possono risultare quasi infantili ma è un personaggio nato e costruito proprio per fare questo, per racchiudere in sé il vero conflitto del racconto.

Per quanto riguarda invece i personaggi secondari, non hanno una presenza rilevante nel romanzo. Sono tanti e diversi ma la loro caratterizzazione un po’ insufficiente in alcuni punti, mi fa pensare che l’autrice avrebbe dovuto strutturarli meglio per renderli davvero fondamentali ai fini della crescita dei protagonisti.

Stile e struttura

Il romanzo è scritto in terza persona, permettendo ai protagonisti di esprimere i propri pensieri a capitoli alternati. L’ho trovata una scelta azzeccata per dare corpo e sentimento ai due protagonisti. Lo stile è abbastanza fluido e scorrevole per essere una prima pubblicazione. L’unico difetto? Avrei dedicato un po’ di attenzione all’editing. Ci sono dei problemi di ripetizioni concettuali e soprattutto i dialoghi mi sono sembrati troppo strutturati e chiusi, piuttosto distanti a volte da come avverrebbe una normale conversazione tra due persone. Presumo che questi difetti siano solo un problema di esperienza, con il tempo si impara e Paola Serra (a braccetto con il suo stile di scrittura) ha tutte le carte in regola per migliorare.

Molte descrizioni mi sono piaciute: Beck e Noah amano parlare di Hulett, amano descrivere il luogo che amano e che riconoscono come casa. Un dettaglio che ho apprezzato molto nello stile di Paola.

In breve

“Al di là dei tuoi occhi – L’inizio del viaggio” è un romanzo rosa le cui vicende si incentrano su Noah e Beck, due giovani ragazzi. Noah torna con la madre ad Hulett, la loro città natale che hanno abbandonato alla morte del padre di Noah. A richiamarli all’ovile è stata Mary, madre di Beck, quella che una volta era la migliore amica di Noah. Sua figlia non sta bene, è cambiata e a causa di alcune tragedie che l’hanno colpita e che le hanno fatto perdere delle persone care: ormai è solo lo spettro di se stessa. Mary confida in Noah, spera che l’amicizia che aveva unito i due ragazzi fino a cinque anni prima possa in qualche modo far riemergere la Beck che le manca tanto. Noah vuole aiutare Beck, anche a causa dei forti sentimenti che ha sempre provato nei suoi confronti, ma la ragazza non gli renderà il compito facile e farà di tutto per allontanarlo.

Una storia che ci porta nel mondo dei ranch americani, dell’equitazione e soprattutto del viaggio alla scoperta di se stessi e della crescita personale di due ragazzi che stanno imparando ad affrontare la vita con tutte le gioie e i dolori che vengono loro riservati. Personaggi autentici e che vi faranno riflettere.

Consiglio questo romanzo a chi non ha paura di addentrarsi in storie d’amore un po’ travagliate ma che sanno infondere quel sapore dolce amaro in bocca che lascia senza fiato.

Presto vi darò il mio parare anche sul sequel di questo romanzo, Al di là dei tuoi occhi – Una nuova vita.

Ringrazio Paola Serra per questa magnifica collaborazione.
Francesca V. Capone

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