Recensione – #1 No Strings Attached – Laura Rocca

Buongiorno fanciulli e benvenuti in questa recensione molto difficile per me, perché piena di sfaccettature che potrò scalfine in questo articolo (per ovvi motivi) che lasciano il segno sulla pelle in maniera indelebile.
Ringrazio l’autrice per questa collaborazione, sono onorata di raccontare questo libro per voi. Laura ha scelto di inviarmi una box dove, al suo interno, erano presenti indizi utili per comprendere la storia. Vi lascio il link diretto.

Entriamo nel vivo della storia.

Scheda Tecnica

Trama

Ci sono incontri che ti cambiano la vita, basta un singolo istante e tutto ciò che avverrà dopo sarà condizionato da quell’attimo.

Skylar Allen ha cinque anni quando conosce Jaxon all’orfanotrofio dove vive dalla nascita.
Per la prima volta ha qualcuno a cui voler bene, un amico che la protegge e la incoraggia a realizzare i suoi sogni, almeno fin quando Jaxon non viene adottato.
Se ne va con la promessa di scriverle una lettera ogni giorno, ma dopo un anno Skylar è costretta a rassegnarsi all’evidenza: Jaxon si è dimenticato di lei.
È questo che pensa ancora, dopo diciotto anni, quando se lo ritrova davanti. Lui e i The Blind Spot, la sua band, hanno prenotato una vacanza proprio nell’albergo in cui lavora.
Peccato che le cose non stiano più come prima. Perché Jaxon ha davvero realizzato il sogno di cui parlavano da piccoli, è una rockstar, mentre lei non è riuscita a diventare una campionessa di pattinaggio su ghiaccio come gli aveva promesso. Inoltre, Jaxon non è più il bambino dei suoi ricordi, è un divo arrogante e sfrontato e Skylar è ben contenta che lui non l’abbia riconosciuta né sappia che non si chiama più Jas come in quel tempo lontano.

Jaxon Mitchell ha nove anni quando finisce all’orfanotrofio e incontra per la prima volta la piccola Jas. Proprio come lei, sogna una vita distante da quel posto infelice e, ben presto, farla sorridere si trasforma nel suo scopo principale, il suo affetto riempie il vuoto che ha dentro.
Dopo l’adozione, attende a lungo che la piccola Jas risponda alle sue lettere, ma la cassetta della posta resta sempre vuota ed è costretto a rassegnarsi alle parole di sua madre: Jas, probabilmente, non vuole più avere nulla a che fare con lui.
Solo dopo diciassette anni scopre che i suoi genitori non hanno mai spedito nessuna di quelle lettere e che, sicuramente, la sua amica è convinta lui l’abbia abbandonata.
Per questo, appena ne ha la possibilità, prenota una vacanza in Minnesota, in un albergo di montagna non distante dall’orfanotrofio in cui ha trascorso un anno con lei. Le sue ricerche, però, sono infruttuose, Jas pare scomparsa nel nulla; Jaxon considererebbe l’idea di tornare in breve a New York e ai suoi impegni con la musica non fosse per Skylar, quella ragazza dalla lingua saccente a cui pare non importi nulla che lui sia una star e che, suo malgrado, gli ricorda ogni giorno di più la piccola Jas.
Sa bene che non sono la stessa persona, ma forse lei è l’unica che può renderlo ancora capace di amare qualcuno.

Una promessa, un sogno, un legame che va oltre il tempo e le distanze.

Recensione

Prima di raccontare i personaggi primari, vi annuncio che la struttura della storia prevede i POV alternati, utile per comprendere i punti di vista e relativi pensieri tra le parti.
Sono certa che, senza questa struttura, la storia sarebbe risultata superficiale. I dettagli da narrare sono tanti e amplificare i pensieri e prospettive singole, rendono la collettività giustificata. Tecnica utile per proiettare nel lettore due mondi diversi. Ogni cosa ha il suo tempo.

Da quello che si evince dalla trama, i nostri protagonisti possiedono un percorso che, in un lasso di tempo breve, si interseca in un orfanotrofio, intrecciando così un’amicizia forte e intensa.
Tra bambini è normale farsi promesse ma tra Skylar e Jaxon (i nostri protagonisti), non saranno solo semplici parole, ma un vero e proprio patto di forza reciproca.

Il destino riserva sempre sorprese e, molte volte, non sono delle più piacevoli. Jaxon avrà la fortuna di trovare famiglia e sarà costretto ad abbandonare Skylar in quelle quattro mura, per loro, così piccole.
Anche qui viene fatta una grossa promessa, continuare a sentirsi e cercarsi anche a chilometri di distanza.

Sono passati diciotto anni e quei due ragazzini sono diventati adulti con sogni e speranze.
Anche qui, il destino gioca brutti scherzi perché la casualità vuole che il loro incontro sarà letteralmente uno scontro, non proprio dei più piacevoli.

L’autrice ha scelto di proiettare nel lettore sensazioni tanto discordanti ma intense allo stesso tempo. Avrete la voglia di schiaffeggiare quel bel visino di Jaxon per il suo carattere sfrontato e arrogante; avrete una simbiosi con Skylar perché estremamente insicura e paurosa verso i suoi sogni, creando un legame con il lettore.
Quanti di noi hanno rinunciato ai propri sogni, dopo attimi di difficoltà?

Utilizzando una prosa fluida e semplice, offre libero spazio a tutte le diverse emozioni scaturite dalla lettura. Le storie sono complesse e toccano diversi argomenti con tatto e rispetto. L’abbandono e rinuncia delle promesse, le sconfitte fisiche e mentali, la solitudine e la forza di rialzarsi.

Per finire, lo stesso destino che porta una strada semplice per alcuni, e pieno di insidie per altri. Non scherzo quando affermo che appena concluso la lettura mi sono sentita diversa. Rifletti molto su tutto quello che possiedi e non offri il giusto peso, soprattutto nell’amicizia.

Naturalmente essendo un romance, avrete una buona parte di dolcezza, piccantezza e giochi di ruolo (detta così sembra peccaminoso ma, appena finite il libro capirete) che rendono fruibile e motivante una storia che possiede tutte le carte in regola per appassionare tutti.
In verità, vista la scrittura e i diversi argomenti, è consigliabile per tutti, grandi e piccini.

Ho apprezzato molto lo studio dedicato al mondo del pattinaggio, approfondito sia nella tecnica, che nel patos. Amando questo sport vissuto solo in tv, avere le stesse emozioni proiettare nel libro, dimostra la qualità dell’autrice nell’esprimersi.

Per esse la prima opera letta di Laura, ha trovato una nuova fan che non può esimersi dal consigliare questo libro.
Ps. Visto?!? Sono stata brava a non soffermarmi troppo su quel bel manzo in copertina….ops…ci sono cascata ahahahhaha…

Alla prossima dalla vostra CAPPELLAIA MATTA.

4 pensieri riguardo “Recensione – #1 No Strings Attached – Laura Rocca”

  1. Carissima, ti apparirà il commento con questo username un po’ strambo e altrettanto strambo avatar, ma sono io e questo era il nome che usavo sul mio blog in cui parlavo di epoca vittoriana, altra mia grande passione. Ormai il blog è inattivo da tempo, ma visto che per cambiare mi sarebbe toccato uscire e registrarmi ancora ho pensato di lasciare il commento così.
    Grazie per questa bellissima recensione, scritta benissimo e da cui traspare tutto il tuo sentimento e temperamento schietto.
    Ti mando un grande abbraccio e grazie per tutto quello che hai fatto per me in questo periodo,
    Laura

    Piace a 1 persona

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