Recensione – Una storia straordinaria – Diego Galdino

Un libro ricevuto a San Valentino, contiene tutto quello di cui amo ascoltare e vedere, La mia città del cuore Roma, una storia d’amore, l’uso della tecnica “parlo attraverso….(beh, niente spoiler ahahah) e soprattutto i kleenex dietro l’angolo…possiede tutte le carte in regola per essere un libro da leggere in “mood tristezza da quarantena e mi manca il mio fidanzato”. Veniamo a noi.

Buongiorno fanciulli e benvenuti in questa recensione dedicata al libro di Diego Galdino, autore conosciuto per pubblicazioni precedenti come Il primo caffè del mattino oppure la versione self Bosco bianco. Intravedi la sua scrittura attraverso la scia di donne innamorate alla strema di Nicholas Sparks e, personalmente, la mia prima esperienza con la sua penna quindi…..nooooooo….non sono ansiosa…chi io???? Naaaaaa ahahah

Presentiamo questo libro.

Scheda Tecnica

Trama

Luca e Silvia sono due ragazzi come tanti che vivono vite normali, apparentemente distanti. Eppure ogni giorno si sfiorano, si ascoltano, si vedono. I sensi percepiscono la presenza dell’altro senza riconoscersi. Fino a quando qualcosa interrompe il flusso costante della vita: Luca perde la vista e Silvia viene aggredita in un parcheggio. La loro vita, sconvolta, li porta a chiudersi in un’altra realtà e il destino sembra dimenticarsi di loro. Eppure, due anni dopo la loro grande passione, il cinema, li fa conoscere per la prima volta e Luca e Silvia finiscono seduti uno accanto all’altra alla prima di un film d’amore. I due protagonisti, feriti dalle vicissitudini degli eventi passati, si ritrovano, così, loro malgrado, a vivere una storia fuori dall’ordinario. Ma l’amore può essere tanto potente da superare i confini dei nostri limiti e delle nostre paure? E il destino, quando trova due anime gemelle, riesce a farci rialzare e camminare insieme?

Recensione

Avete mai desiderato avere la capacità di ascoltare con il cuore? Senza soffermarvi troppo con la mente? Bene!!! Questo libro va letto ed assaporato con il cuore, lasciate da parte la vostra mente e razionalità e sentite sulla vostra pelle il valore di queste parole che scivola attraverso tutti i sensi. un gioco di sguardi, un profumo diverso, un attimo di troppo.

I nostri due protagonisti (che non citerò il nome per farvi entrare di più nella parte), vivono una vita normale fatta da azioni ripetute e gesti incondizionati. Uno sguardo e un momento sfuggento sono all’ordine del giorno. Un lavoro normale, una vita normale, due persone normali. Quanto ti senti normale? Cosa vuol dire essere normali?

Ecco, un piccolo secondo di troppo e la vita cambia. Ti rimetti in gioco e, a denti stretti, desideri fino allo sfinimento quella maledetta normalità. A causa di due eventi particolarmente forti, i due protagonisti verranno colpiti in due modi molto diversi, ma con la stessa intensità. Lui perderà l’uso della vista, lei acquisterà il terrore nel prossimo. Due paure così estreme perchè diverse, mentali e fisiche, sono all’antitesi della nostra vita.

Quanto può radicarsi in noi la paura? Quanto possiamo andare oltre le nostre barriere? Cosa ci serve?

Ecco Diego lancia uno dei messaggi più semplici ma veri che molti, ancora oggi, non riescono a vedere. La fede. Non si tratta di un concetto spirituale ma la forza di avere la fede, di credere in noi, nelle nostre emozioni, sensazioni, paure, gioie, circondati da un destino che cambia costantemente le carte in tavola.

Una storia straordinaria è un viaggio che parte lento, tale da farti vivere e intraprendere un percorso sensoriale per aprire il tuo cuore e assaporare la leggerezza dell’amore. Quella storia che fa piangere il cuore, sperare di viverlo almeno un pizzico nella tua esistenza. L’amore per le piccole cose e i dettagli che ti circondano.

L’amore fatto di battute a suon di film mentre percorri le vie di Roma, assaporando cultura, buon cibo e il profumo della persona che ami. Questo libro è tutto questo, un mix di emozioni amplificate da una scrittura che ti entra nelle vene, lasciando percepire quelle che sono vibrazioni più profonde rispetto ad un occhio esterno.

Grazie a questo libro ho compreso la dolcezza dello stesso Diego, il modo delicato in cui tratta la figura femminile, l’ammirazione per la sua cara Roma descritta come una poesia in continuo movimento, danzando tra le note di un mercatino antico e una donna che offre della frutta. La passione per il cinema, tale da farvi sentire un pivello e prendere appunti per la futura maratona dedicata alla lista di film citati, per capire a cosa si riferiva in quel momento e commentarlo ad alta voce ridendo di gusto.

Questo non è un libro ma pura emozione. Cosa state aspettando, tuffatevi anche voi! Giuro non morde, solo piangere…di gioia, naturalmente.

Un bacio dalla vostra CAPPELLAIA MATTA,
Palma.

P.s. non mi sono soffermata molto sul tema della disabilità perché desidero farlo assaporare al lettore senza grandi paragoni e apprezzamenti perchè la delicatezza di Diego Galdino non ha eguali, quindi, abbiate fede 🙂

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